odio il mio lavoro
Illustrazione di Evan Weselmann.
Attualità

‘Odio il mio lavoro. Come faccio ad andare avanti mentre cerco altro?’

Può essere difficile continuare a svolgere a dovere il proprio lavoro, soprattutto se hai già deciso di lasciarlo.
Daniele Ferriero
traduzione di Daniele Ferriero
Milan, IT

Domanda: Sto lavorando in un ruolo relativamente nuovo, che in teoria non mi dispiace. Tuttavia, a causa di diversi fattori, ho perso completamente fiducia nell’azienda: sono sottopagato, ho diversi ostacoli alla mia crescita professionale e in generale non sono contento dei miei superiori. Sto cercando un nuovo lavoro e ho almeno due diverse opzioni interessanti.

Nel mentre, però, sta diventando sempre più difficile sentirmi motivato—sono davvero esaurito. I miei superiori mi hanno parlato di diversi aspetti sui quali potrei lavorare, ma personalmente mi verrebbe solo da urlargli “Non me ne frega nienteeeee!” Ovviamente, ho detto che mi rendo conto del problema e che cercherò di migliorare, ma non ce la posso fare.

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Non ho abbastanza soldi da parte per dare le dimissioni in attesa del nuovo lavoro. Che opzioni ho, a questo punto? Sperare nel licenziamento? Oppure fare uno sforzo, raccogliere le poche energie rimaste e impegnarmi mentre continuo a cercare altri lavori o aspetto risposte? Non so davvero quale sia la scelta giusta.

Risposta: Può essere molto difficile continuare a svolgere un lavoro che non solo non ti piace, ma che hai già deciso di lasciare! Tanto più che il confronto con i tuoi superiori può indicare che la situazione abbia già preso una piega preoccupante.

Nella maggior parte dei casi, quando sei scontento di una posizione lavorativa e stai cercando di andartene, è nel tuo stesso interesse cercare di comportarti nel modo migliore finché non lasci l’impiego. Potrebbe tornarti comoda qualche raccomandazione dal tuo attuale posto di lavoro. Nel caso in cui tu stia cercando di cambiare totalmente la tua area di competenza, il tuo futuro datore di lavoro potrebbe comunque contattare i tuoi vecchi capi per parlare del tuo carattere o della tua etica.

Tra le altre cose, i tuoi attuali colleghi potrebbero comunque rivelarsi importanti per la tua rete di conoscenze, nonché dei buoni contatti per qualche lavoro futuro. In più, è bene mettere in conto che non potrai mai sapere quando incontrerai di nuovo quelle persone. Potresti lasciare il lavoro immaginandoti di non vedere mai più nessuno dei tuoi colleghi… per poi ritrovarteli in un colloquio due anni dopo. O persino scoprire che il tuo nuovo capo è amico del tuo vecchio capo.

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Se guardi alla situazione in questo modo, fare un buon lavoro fino all’ultimo giorno è quasi un investimento sul futuro… e sulla tua stessa fuga! Una buona reputazione ti renderà più semplice trovare un nuovo lavoro, nonché gli eventuali lavori successivi, e ti fornirà diverse possibilità di scelta in futuro.

In sostanza, per quanto tu possa farti tentare dall’idea del licenziamento, dovresti cercare di evitarlo. Essere licenziati per una condotta poco soddisfacente non è la cosa peggiore del mondo, ma non è nemmeno l’ideale per lanciare la propria carriera. Tanto più che l’indennità da disoccupazione, per quanto utile, non sarà altro se non una frazione del tuo stipendio iniziale.

Ad ogni buon conto, ci sono delle eccezioni. Se sei in azienda da pochissimo tempo, nell’ordine di qualche mese o ancora meno, può rivelarsi decisamente più facile dire addio al lavoro ed eliminarlo dal tuo CV, dalla tua vita e dalla tua memoria. Certo, rimane la possibilità di poter incappare in qualche tuo ex-collega in futuro, senza contare che perderai dei contatti potenzialmente utili, ma il compromesso potrebbe rivelarsi ideale. Se sei davvero infelice e ne risenti sul piano psicofisico, la bilancia potrebbe decisamente pendere dalla tua parte.

Supponendo che non sia così, però, ricordati: vuoi andartene e a un certo punto te ne andrai davvero. Dunque, attendere quel momento facendo nel frattempo un buon lavoro ti renderà la vita più semplice in futuro.

Un po’ di consigli pratici per salvare le apparenze: assicurati di fare abbastanza per sembrare adeguatamente occupato, partecipando alle riunioni e collaborando ai progetti a lungo termine (pur sapendo che poi non ci sarai); non arrivare in ritardo e non andartene via palesemente in anticipo. In più, considera l’idea di lavorare in sordina a dei documenti da lasciare alla persona che ti sostituirà; organizzare e documentare il tuo lavoro attuale è una maniera del tutto legittima di passare il tempo (almeno fintanto che non ostacola altri lavori di maggiore importanza) e può dare molte soddisfazioni lavorare su qualcosa direttamente legato alle tue eventuali dimissioni.