Anne Imhof ci vuole hardcore

La 57sima Biennale di Venezia ha inaugurato lo scorso weekend e sarà in corso fino al prossimo novembre 2017. Noi di i-D siamo stati alla cerimonia di inaugurazione e abbiamo visitato il padiglione dell’artista tedesca Anne Imhof che ha vinto il Leone d’Oro riformulando il Faust di Goethe. Ecco qualche considerazione su una delle performance più controverse di questa edizione.

Appropriazione

Non era ancora iniziata la Biennale di Venezia che già tra gli addetti ai lavori dell’arte si parlava di Anne Imhof e del progetto a cui stava lavorando da un anno. La folla davanti al padiglione tedesco in cima alla collina dei giardini non smentisce tanta aspettativa nel giorno della sua inaugurazione. Due recinzioni industriali che potrebbero somigliare a quelle che circondano gli stadi o le discoteche di periferia segnano il perimetro di questa architettura d’epoca fascista rendendola ancora più severa e robusta. Affisso sulle grate, un cartello che dice:

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ATTENZIONE. Questa aerea è difesa da cani da guardia addestrati. Non avvicinarsi. Non entrare.

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