Novità dal mondo della carne

Non mangio carne da anni. Mi disgusta. Ma non è sempre stato così. L’essere cresciuta in Sudafrica mi rende una grande esperta di carne. Fatemi un nome di un animale, uno qualsiasi, io l’ho mangiato. Zebra? Niente male. Numididi? Sa di pollo che ha fatto indigestione di prosciutto. Da bambina andavo in giro con gli altri in cerca di prede per la colazione. Non scherzo, all’epoca vivevo in una specie di Fabbrica di cioccolato, solo che invece del cioccolato c’era SOLO carne.

Non è dunque strano che, pur non avendone mangiata per anni, sia tuttora interessata al tema. A volte sento perfino una specie di stretta al cuore quando vengo a sapere che ci sono novità nel mercato della carne, conscia del fatto che non proverò mai più la soddisfazione di togliermi dei pezzetti di bistecca dai denti. Non che ne senta il bisogno, certo. Ma nel profondo so che odio perdermi quei piccoli momenti. Ad ogni modo, è questo ciò di cui ci occupiamo oggi: nuovi tipi di carne e di confezionamento della carne.

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CARNE IN POLVERE
Avete presente quando da piccoli fissavate il comando per il popcorn sul microonde desiderando ardentemente di premerlo? E ricordate come, dopo averlo fatto, passavate i due minuti successivi con l’acquolina in bocca per poi aprire lo sportello e scoprire che dentro non c’era niente, e l’unica cosa che riuscivate a pensare era “Uffa! Non vedo l’ora di avere 18 anni per andarmene da qui!”? Sono passati anni, ma ancora oggi, quando tornate a casa ubriachi, non potete fare a meno di fissare quel pulsante desiderando che arrivi il giorno in cui sarà possibile avere cibo istantaneo. Be’, sapete una cosa? Quel giorno è arrivato—o quasi.

Il vincitore di uno degli ultimi Electrolux Design Lab ha ideato Cocoon, un generatore di piatti di carne e pesce preconfezionati progettati geneticamente. La macchina riscalda cellule muscolari trattate sotto forma di polvere, trasformandole in pezzi di carne. Per quello che ho capito, insomma, vi basta inserire una bustina piena di polvere di pesce per avere un pesce vero e proprio. Presto, passatemi la confezione di James Franco!
 

ODDIO, NON C’È PIÙ SALSA NELLA STAMPANTE!
Premessa: le stampanti per il cibo sono nel radar degli amanti del tecno-alimentare da un pezzo. I bravi ragazzi della Cornell University hanno già sviluppato il prototipo di una macchina in grado di stampare un bel pasto, ma finora sono riusciti a ottenere solo biscotti e dolcetti. Recentemente, tuttavia, ci sono stati dei passi avanti, e presto sarà il turno della carne. La stampante per il cibo non è così diversa da quella che sta nella vostra cameretta, ma dà l’idea che il suo funzionamento sia un tantino più complicato rispetto alla classica bistecca in padella. La cosa divertente è che il cibo può essere “riassemblato” a vostro piacimento, con le caratteristiche estetiche, sensoriali e nutrizionali preferite.
Per ora l’idea di carne stampata sembra uscita da un film di John Waters, e probabilmente per un bel po’ non vi allontanerà dai vostri barbecue, ma ciò non toglie che si tratti di una bella trovata.
 

HOT DOG SPIRALIFORMI
Si tratta di una curiosità alimentare po’ vecchia, ma è troppo bella perché faccia finta di niente. Di solito, le modificazioni in questo campo riguardano cose inutili come la gastronomia molecolare e la crisi alimentare mondiale, ma a volte c’è anche qualcosa di serio. Pare che gli hot dog uccidano più bambini delle tate frustrate, e i tizi della American Academy of Pediatrics ne hanno piene le tasche. In cerca di un design alternativo per gli hot dog, si sono dunque rivolti alla RKS Design, che ha a sua volta consultato quelli del Didò, certamente più vicini ai gusti dei più giovani.
 

Dopo aver giocato con carne cava, a canalette, a zig-zag, i designer hanno optato per un bizzarro hot dog spiraliforme. Grazie a questi amanti delle molle, e con un po’ di fortuna, un giorno non dovremo più rischiare la morte per soffocamento da hot dog.

L’HAMBURGER DI DOMANI
Attenzione: gli hamburger del futuro sono disgustosi. Ad aver creato questi obbrobri è Dave Arnold, direttore del reparto tecnologia del French Culinary Institute. Il procedimento per la realizzazione degli hamburger è troppo lungo e noioso perché ce ne occupiamo qui e ora. Basta sapere che il Soup Dumpling Burger è la cosa più complicata al mondo. Prevede che la polpetta di carne sia riempita di gelatina di brodo di vitello che, una volta cotta, diventa liquida. La cottura viene ripetuta per milioni di volte in milioni di modi diversi. Il bacon è incollato insieme, e alla fine tutto viene tagliato con uno stampo circolare. Date un’occhiata al video per farvi un’idea. Non so voi, ma io mi ci vedo ad addentare un bella galletta di Soylent verde alla 2022: i sopravvissuti.
 

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