A Bari la Digos ha fatto irruzione in una casa per lo striscione ‘Salvini bimbominkia’

Da quando è al governo, Matteo Salvini e il suo staff comunicazione non perdono occasione di pubblicare sui social i “bagni di folla” in cui incappa il “Capitano” nel suo tour della penisola.

Ieri, ad esempio, è successo a Bari al quartiere Libertà. “Questa accoglienza me la porterò nel cuore per molto tempo!”, ha scritto su Facebook il ministro dell’interno, per poi aggiungere: “Gli unici razzisti che conosco sono alcuni politici di sinistra che hanno trasformato questa città e l’Italia in un campo profughi: RAZZISTI nei confronti degli italiani.”

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Se si vede la scena del basso, cioè come appare nel video, sembra davvero di trovarsi di fronte ad una rockstar che riceve la benedizione da una massa adorante. Tuttavia, siamo pur sempre nell’era degli smartphone e delle foto dall’alto; e un altro scatto, effettuato da un balcone, dimostra che la presenza numerica era molto più contenuta di quanto potesse apparire a prima vista.

Questa divergenza tra propaganda e realtà emerge anche da una circostanza ben più seria. L’accoglienza a Salvini, infatti, non è stata proprio così calorosa: nel corso della mattinata del 13 settembre, un centinaio di persone riunite sotto la sigla “Mai con Salvini – Bari” ha attraversato le strade del quartiere per protestare contro il leader della Lega.

Mentre si svolgeva il corteo, è poi giunta la voce che la Digos aveva fatto “irruzione” nella casa di una donna. La sua colpa? Aver appeso fuori dal balcone del proprio appartamento—che si trovava dentro la “zona rossa” blindata dalle forze dell’ordine—uno striscione con la scritta “SALVINI BIMBOMINKIA.”

La notizia l’ha data lei stessa su Facebook, parlando di una lunga perquisizione. In un’intervista su Facebook ha poi spiegato che gli agenti non avevano un mandato di perquisizione e che lei aveva cercato di bloccarli all’ingresso—senza però riuscirci, e ritrovandosi, come riferisce la stessa Ansa, con una possibile denuncia di vilipendio delle istituzioni.

“Questa forma di repressione non è una novità, anche se così improvvisa e violenta non me la ricordavo” da parecchio tempo, ha aggiunto.

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