Come ogni anno, il calendario ce lo ricorda e ne possiamo vedere chiaramente gli effetti tutt’intorno a noi: sto parlando di Febbraio, che è il mese dove ci si ammala con l’influenza, si celebra il carnevale e dove scatta la febbre Sanremesca, fra le altre, causata dalle apprensioni e aspettative per il Festival della musica italiana. Siccome sono stato vaccinato da piccolo, ho dovuto sperimentare un contagio coatto alla malattia—non che di mio non avessi aspettative, dato che già le covavo—non appena mi hanno comunicato che dovevo scrivere su Sanremo. Quindi, attenzione, mi sono sottoposto alla stessa redenzione forzata che ha sperimentato Alex il protagonista di Arancia Meccanica, mi sono legato alla poltrona davanti al televisore con degli spilli che mi costringevano a tenere aperti gli occhi e con la sola mano destra libera con il telecomando puntato su qualsiasi talk show che parlasse di Sanremo 2016.
Ero sul punto di ammalarmi anche io quando credo di aver sognato a occhi aperti (oppure ero solo stordito dalle troppe ore di esposizione alla tv) comunque, mi dovete crede ragazzi, mi è apparso Marracash vestito da Arcangelo Gabriele! Al posto della spada c’aveva un microfono con cui ripeteva: “Sanremo è la champions dei Talent Show”. Poi la televisione ha mandato la pubblicità di una nota marca di acqua minerale e c’erano dei pupazzi fatti a cartone animato ed erano in una specie di talent show di fronte una giuria e reppavano. Non so dirvi se per questi motivi o quali altre suggestioni mentali fatto sta che ho risposto a San Marracash con un pronostico che avevo sentito da un vecchio scriba di questi che frequenta il tempio di Sanremo dai secoli dei secoli e cioè:
1- arriverà un rapper
2- uno che è uscito dai talent show
3- un veterano, iscritto alla Siae per lo meno da quarant’ anni
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Dunque, il festival di Sanremo si tiene all’Ariston, quelli famosi per le cucine, dal 1977. Oggi Martedì 9 Febbraio 2016 prima delle 16:00 già pioveva e così era anche l’altr’anno, dicono che porti fortuna, sarà così ma di sicuro non lo è stato per Morgan, che ieri insieme ai suoi Bluvertigo si è presentato sul red carpet con uno skateboard, dopo due spinte il nostro eroe è capitolato a quattro de spade come Gesù il Nazareno quando è caduto per la prima volta sulla via crucis. Lo skateboard è stato la croce de Morgan, poiché qualsiasi persona capirebbe che sul tappeto rosso, le ruote non compiono il loro lavoro a pieno regime e se ci mettiamo tutti i fiori e le altre amenità che la gente tirava, sarebbe stato impossibile che le ruote non si bloccavano. Morgan, è stato uno scivolone in tutti i sensi: se lo skate pensavi fosse un trick per apparire più giovane, hai ottenuto l’effetto opposto. Meno male che non siamo al tempo dei romani, se no la gente te tirava le pietre, altro che i fiori.
Prima di partire con la telecronaca di questo che potrebbe essere il nostro superbowl della musica italiana, vorrei dichiarare che il miglior reporter, intervistatore e esperto inviato sul campo a cui mi sono affidato di più fino ad ora è Cristiano Margioglio, che vestito come Marion Cobretti (Sylvester Stallone in Cobra) con occhiale scuro e un guanto che oserei dire sempre alla Stallone in Over The Top, dichiarava: “I più grandi artisti sono sempre quelli che si concedono ai fan e sono disponibili con le interviste.” Qualche minuto dopo dichiarerà che i guanti alla Over The Top erano di Raffaella Carrà e che glieli ha gentilmente dati in dono. Questo ha aumentato la stima che ho per Cristiano a livelli eccelsi, era quasi diventato un semi-dio, secondo me hanno poteri paranormali quei guanti. Un’altra che ho seguito è la nostra Valeriona, la Valeria nazionale, non cambiata di una virgola da quando era sopra un’enorme mortadella nei poster del film di Bigas Luna e nell’immaginario erotico di noi adolescenti del novanta, e oggi non ha nessuna intenzione di smentirsi anche sotto la pioggia: vestitino provocante, calze a rete e tacco dodici e omaggiava i fan meglio di Will Smith l’altr’anno. Valeriona è il simbolo matriarcale che l’italiano medio ha perso.
Un altro intervento che ho apprezzato è stato quello della cantante Marcella Bella, quella che cantava “Montagne Verdi”. Lei asserisce che ai tempi suoi, i big avevano davvero una fama consolidata e i giovani erano veramente inediti, ecco perché venivano messi più in luce. I tempi sono cambiati, considerando l’avvento di Internet, dei talent show e il potere delle etichette discografiche, ora come ora, non esistono più artisti che non si sono mai sentiti prima e di conseguenza non c’è neanche necessità di fare più luce sui giovani poichè uscendo dai talent hanno una fan base già forte. La Marcella ha introdotto anche l’argomento rivalità, il beef in gergo rappettaro. Ha raccontato di quando è venuta a male parole con la Donatella Rettore perché la criticava per i suoi tacchi alti ma che in pratica la prendeva in giro perché era bassa. Ecco, con le premesse ci siamo, il Festival ancora non è iniziato ma io sono tutto un fremito. Vorrei vedere scorrere il sangue tra le due presentatrici della serata e un Carlo Conti ancora più nero del solito, perché abbiamo un sacco di problemi con l’immigrazione ed è giusto nel 2016 che il presentatore del Festival sia di nuovo uno di colore, come l’anno scorso. In America ci siamo riusciti con Obama, adesso è giusto che l’Italia riconfermi la voglia di cambiamenti. I have a dream.
Benissimo, la serata si è aperta alle 20:35 dopo il telegiornale. L’anteprima è iniziata con un messaggio promozionale seguito da Carlo Conti che veniva ossequiato da un comico che non faceva ridere. Anteprima terminata, mi aspettavo iniziasse lo spettacolo vero e proprio invece è partita una presentazione dal taglio fotografico simile a quello di un reality o di un talent show per ogni cantante/concorrente: cosa vuoi che trasmetta la tua canzone? Come sapevi che ce l’avresti fatta a passare le selezioni? Quali altri artisti che sono in gara apprezzi? Sta cosa non mi è piaciuta per nulla, i partecipanti sono cantanti, cioè artisti, non concorrenti di un reality e per me è un po’ come denigrarli. Intanto sono passate da poco le 21:00, il buon Carlo ancora non ha fatto capolino e viene lanciato il primo stacco pubblicitario. Noi a casa ne approfittiamo per tappare lo stomaco che ancora non avevamo mangiato. Grigliata mista di carne e asparagi accompagnati da un buon Verdicchio di Matelica da 2 euro e 20 centesimi.
Alle 21:12 finalmente si parte seriamente e alla grande. La scenografia è elegante, le luci tantissime, posizionate sulla porta di ingresso degli artisti e sulla famosa scalinata che porta al palco, creano dei giochi di luce che sul nero le fanno apparire diamanti. L’effetto è sfavillante e si accaparra tutta la mia attenzione, ho pensato ai tecnici delle luci a tutta la squadra di montaggio della scenografia, al lavoro che hanno fatto, sicuramente saranno stati pagati profumatamente e sicuro si saranno pure divertiti un mondo a tirar su tale spettacolo. A ripensarci adesso a fine serata, credo che questo luccichio di luci e brillanti su nero sia stato il tema principale ricorrente. Brillantini ovunque! Sui tubini neri e lunghi delle cantanti e delle ospiti, sulla giacca e sugli occhiali di Elton John, nell’abito interamente fatto di perline che a una certa ha indossato la valletta, pure sul pavimento del palco, dappertutto oh! Ancora mi fanno male gli occhi per tanto luccichio, solo Carlo Conti è rimasto immune dal brillantino (per fortuna). La canzone utilizzata per la sigla è stato un omaggio a David Bowie, ci è piaciuto.
Carlo Conti è il vero negro della serata e ci spiega quali sono le regole del gioco: questa sera avremo i primi 10 campioni in gara e saranno giudicati per il 50% dal televoto e per il restante dagli organi di stampa. Non si perde tempo in smancerie, parte subito presentando il primo artista in gara: Lorenzo Fragola, vincitore di X-Factor, per la seconda volta sul palco dell’Ariston a soli 20 anni. Tra le voci di corridoio nei vari talk show e telegiornali di oggi pomeriggio, era dato come uno dei favoriti. Ci presenta “Infinite Volte” in vestito da sera scuro e cravatta, fa molto Justin Timberlake de noartri. Chiaramente la canzone è d’amore “…altre mille volte ho perso, questa guerra con me stesso ma…“, aggiungerei io, “NON VOJJO PIAGNE PIU’”. Lorenzo ha le idee chiare, non vuole più far l’amore senza amore… come biasimarlo del resto.
Finalmente, per la felicità di tutti i maschietti italiani che c’hanno sempre una cosa in mente, è arrivato il momento del classico stereotipo televisivo: la valletta. Madalina Ghenea signori, dovrebbe essere una sorta di sosia di Sofia Loren da giovane, made in Romania. Si è presentata con un abito lungo tigrato e subito su Twitter ha spopolato er meme che la paragonava all’Uomo Tigre, eppure a me la favola che quando era piccola e non se poteva sparà a cannone er festival de Sanremo poiché er nonno il giorno dopo andava a lavorà, mi ha toccato il cuore… sinceramente lo dico.
Il secondo artista in gara è Noemi, che da come viene presentata è una che spazia tra il blues e il pop e plana con l’aliante anche sul rock, anche in quei giorni. Pure lei è uscita da X-Factor. Spicca con la sua bella capigliatura rosso fuoco. La gente dalla platea le urla che è brava prima che inizia a cantare. “La Borsa Di Una Donna” è un testo introspettivo che parla dell’essere donna e del ripartire nella vita anche se si è stati feriti. La canzone non mi dispiaceva anche a livello di esecuzione, alla fine esce dal palco dicendo: “stai senza pensieri”… peccato che a fine serata sarà fra quelli in possibilità di eliminazione, s’è portata sfiga da sola.
A questo punto Carlo ci presenta l’altra protagonista femminile insieme a Madalina, qui a differenza di prima non ci sono toni di rosso nella scenografia e neanche l’atmosfera come se fosse scesa l’unica vera donna originale appena cacciata dall’Eden. Dal sipario fra giochi di luce compare una Sabrina Ferilli in gran forma, che per il primo minuto mi ha ingannato davvero, Virginia Raffaele è una grande! Introdotta dal remix tecno della Raffa Nazionale “A Far L’Amore Comincia Tu”, che sta pure nel film La Grande Bellezza, fa la sua degna figura, è simpatica, irriverente e carina ed è imbattibile come imitatrice. Dieci e lode per lei.
Terzo gruppo in gara sono i Dear Jack, anche loro usciti da un talent, per l’esattezza Amici. Anche loro sono in giacca ma di colori diversi, con la camicia con i primi 3 bottoni slacciati, tipo divisa. Già da oggi pomeriggio girava il gossip che il loro brano fosse molto orecchiabile. È la solita canzone d’amore, Tragedione, Pianto greco fra due ragazzi che vorrebbero un’altra chance per la loro relazione. Il brano in questione si chiama “mezzo respiro” e me sa che lo dovevano chiamà: “Respiro Finale”, poiché i ragazzi a fine serata stavano fra quelli che non passano.
Dopo i Dear Jack, Carlo ce introduce a un vero veterano: Giuseppe Ottaviani, classe 1916, atleta dell’aeronautica che ancora corre e fa il salto triplo e va 3 volte a settimana in palestra con la moglie. Er buon Beppe ce concede in eurovisone la ricetta der suo elisir de lunga vita: l’amore per la donna, l’amore per i risultati, l’insalata sempre a tavola, e la curiosità del sapere, infatti dice che il suo miglior amico è il computer. Informatizzateve a italiani! Grazie Beppe!
Adesso er buon Carlo ce presenta er suo vice, er suo braccio destro, famoso per la sua bellezza che tutte le italiane hanno potuto ammirare nelle ficssio in cui è stato protagonista. Capello alla Tom Cruise in Top Gun, occhio azzurro alla Paul Newman, giacca, papillon e catenella che spunta attaccata al pantalone, secondo me è la cintura de castità, o almeno, alle donne je devi dì così pè forza. Ar vecchio Gabriel co ‘na faccia del genere, je ce vonno per lo meno quattro, cinque, sei membri intercambiabili pè soddisfà tutte le donne che je fanno il filo. A Gabriel, se voi te posso prestà il mio, non so’ geloso, basta che poi me lo ridai.
La quarta coppia partecipante è Giovanni Caccamo e Deborah Iurato, con il pezzo “Via da qui”. Sono entrambi siciliani, lui è in giacca con una camicia blu a fantasie bianche, mentre lei con un vestito viola scollato, con un tulle trasparente dal seno al collo, con all’altezza delle spalle delle applicazioni di paillettes viola, a mo’ di fiori ricamati come fossero tatuaggi sulle braccia. A me sto vestito piaceva anche se durante il dopo festival è stato mega sblastato, lo hanno definito alla Casamonica, il che è tutto un programma… Comunque anche qua il tema della canzone è lo stesso: sempre sto fantomatico Amore. Intanto Carlo lancia il secondo stacco pubblicitario. Io ringrazio Dio perché me so’ riuscito a fa’ un caffè e una canna e magari riesco ad esse più lucido.
Si riparte a vele spiegate, con una super big del calibro di Laura Pausini, ventidue anni nello showbiz, il che fa di lei un peso massimo. Questa sera sfoggia un giacchetto blu che avrebbe fatto invidia ad uno spacciatore di crack di Harlem, con tutti i ricami in oro e paillettes. Er patchwork de Laura non lo batte manco Ralph Lauren in persona. Al secondo pezzo “Strani Amori”, si è tolta la giacca e aveva sotto un vestito rosa e nero, la gioielleria de tutto punto matcha con la cintura del vestito, anche quella tempestata di bigiotteria. Acclamata a furor di popolo, c’ha lo stalker seriale in platea che la segue: “Pierangelo ti ama!”. È visibilmente emozionata, ieri era il compleanno della bambina che ha avuto con Paolo, il suo chitarrista e compagno nella vita. Però il duetto incredibile di Laura che c’aveva promesso anche durante il TG1 il buon Carlo, non si è rivelato così eclatante, in pratica, era la Laura che cantava sopra un suo filmato.
Dopo l’ultimo pezzo della Laura, Carlo ha mandato ancora la pubblicità. Al rientro, siamo in compagnia degli Stadio, gruppo di veterani, la canzone in questione è “Un Giorno Mi Dirai”, anche questo pezzo era tra quelli citati nei gossip di oggi pomeriggio. La canzone è stata scritta per la figlia del cantante, ed è una sorta di dichiarazione da genitore a figlio, a quante cose i nostri parenti hanno rinunciato per metterci al primo posto nella loro vita, l’atmosfera mi ricorda qualcosa come Sting o gli U2, ma non ho troppo tempo per indagare.
Ok, il momento si è fatto tosto, poiché Garko ha indossato gli occhiali da vista, ci ha anche confessato che si è preso una pasticchetta per il mal di stomaco e Carlo gli ricorda che non è stato il primo a mettere questo record, ricordando l’exploit dello scorso anno di Arisa. Quindi sul tema del mal di pancia è arrivato il momento di introdurre la prossima artista che è proprio Arisa che ci propone “Guardando il cielo”. Quest’anno se vede che qualcuno l’ha guardata dal cielo e l’ha fatta vestì con un outfit un minimo normale. Un vestito celeste di maglia, con una sottoveste che spuntava sotto al vestito e arrivava fino alle ginocchia, dandogli quel tocco di trasgressione che secondo me Arisa cerca. Il tema della canzone sono le insicurezze e che c’è di più del vivere in città.
Dopo Arisa, pausa pubblicità e poi i comici della serata: Aldo, Giovanni e Giacomo. Lo sketch dei barbari, padre e figlio con le corna, è il classico schema che propongono di solito. Le battute sono riciclate dai loro spettacoli teatrali, non mi hanno entusiasmato. Ancora pubblicità e poi Madalina al suo secondo cambio d’abito, stupendo, nero e con le piume sul decoltè, bellissima la collana a girocollo che portava. Enrico Ruggeri, gran veterano ci propone una gran verità “Il primo amore non si scorda mai” e non solo l’amore per una donna io aggiungerei. Bellissimo il beat, mi è piaciuto quel piano acidissimo che entra verso la fine della canzone. Proseguiamo fra varie amenità, Aldo, Giovanni e Giacomo ricevono un premio dal vice sindaco di Sanremo e il buon Carlo ne approfitta per ringraziare tutte le forze di polizia, anche Gabriel lo fa, ma appare molto meno convinto.
Prossimi in gara sono i Bluvertigo, gruppo fondato nel 1994 (pure i Ztk sono stati fondati nello stesso anno). Qui ero partito un po’ prevenuto, devo ammetterlo, vista la performance di Morgan con lo skate, ma mi sono dovuto ricredere dopo averli visti live. Morgan complimenti, te li devo fa, sei il Prince Italiano de noarti, esecuzione da dieci e lode, super movenze e quando hai tirato la chitarra al tuo compare che l’ha presa al volo, avete spaccato. La canzone non mi è dispiaciuta e secondo me rappresenta l’idea della nascita di un amore, che prima è una cosa insignificante che parte “semplicemente” ma che poi diventa la cosa piu’ importante della tua vita e che si riflette in tutte le tue azioni quotidiane.
Siamo arrivati all’ospite d’onore, il big estero in questione è Sir Elton John che senza perder tempo ci snocciola un classicone come “Your Song”. Giacca nera con paillettes a macchia di leopardo da capitano di fregata, orecchino anni 80 da indiano con una croce in diamanti, Elton è un vecchio coatto e sa il fatto suo quanto a stile, corone d’oro ricamate sulle maniche della giacca, ci fa volare con il piano, dice che gli piace suonare live e si capisce il perché. Elton dice che non serve essere famosi per aiutare le persone, certo i soldi aiutano, ma questo è un atteggiamento buono, non cristiano come è stato detto durante la trasmissione, qui non c’entra la religione, c’entra che uno può essere un bravo cristiano indipendentemente dalle sue inclinazioni sessuali e finalmente anche io sono riuscito a dire la mia sulle polemiche di questi giorni. Ci lascia con un pezzo tratto dal suo prossimo album in uscita: “Blue Wonderfull”. Prima di congedarsi, Carlo gli ha dato un mazzo de fiori, er sor Elton se deve esse emozionato perché uscendo dal palco è inciampato, ma ringraziando il Signore s’è ripreso subito e non s’è addobbato.
Poi c’è stato uno sketch di Virginia Raffaele che era un dissing alle vallette bone e straniere e subito dopo ha dissato pure Arisa. Per il momento non ci sono stati sviluppi, ma state tranquilli che ve tengo informati sui risvolti dei vari beef. Adesso è il turno del mio favorito che non ha minimamente deluso le mie aspettative, anzi: Rocchino, al secolo Rocco Hunt è venuto a mettere in chiaro come stanno le cose. Viene presentato da Gabriel che ci ricorda che 2 anni fa era lui il vincitore di Sanremo. Rocco ha una voce squillante che esprime sicurezza, ha una maglia e una felpa della Iuter in pendant e due catene al collo. Il pezzo risulta molto orecchiabile, il testo di protesta riguarda il sociale. Ha ragione Rocco, giovani, bisogna darsi una svegliata, “Wake Up” appunto.
Mentre Rocco ci saluta e ringrazia è arrivato per Madalina il terzo cambio d’abito e abbiamo capito tutti che c’ha un bel curriculum di lingue, è poliglotta Madalina.
L’ultima artista in gara è Irene Fornaciari, quarta volta a Sanremo, look tutto nero molto sobrio, con un bel fioccone come cinta sul vestito. La base mi è piaciuta, in generale tutto il pezzo è molto bello. “Blu” parla di tutte quelle persone che partono per migliorare la propria vita, affrontando un duro viaggio per mare e purtroppo non tutti riescono a farcela. Argomento decisamente attuale in questi giorni. Ultima pausa pubblicitaria e si riparte un po’ impreparati, senza stacchetto musicale introduttivo e con un applauso un po’ sottotono.
Come ospite estero finale c’è il rapper francese Maitre Gims , nato a Kinshasa in Congo. Mezzo milione di copie vendute e Settanta milioni di visualizzazioni sui social. A me sembra un po’ il Kanye West della Banlieu ma è solo un’opinione a prima vista. Io sono ignorante, non lo capisco il francese, e quindi non ho la più pallida idea del testo cantato, però il buon Carlo ci ha fatto la cortesia di farci capire che Maitre c’ha due anime dentro de lui, quella hip hop e quella pop. Er momento che ha detto sta cosa, a me pure m’è apparso de sentì un’anima, quella de Sean P, che se rigirava nella tomba e glie mannava li meglio mortacci sua, insieme ad un sonoro “WHAT!!”
La serata si è conclusa con classifica. Due gruppi, i primi 6 passano e gli altri 4 sono a rischio eliminazione (una delle 4 verrà ripescata nell’ultima serata). L’ordine è casuale ma in pratica quelli che passano sono: Stadio, Ruggeri, Fragola, Rocco Hunt, Arisa, Caccamo/Iurato mentre quelli che vanno al ripescaggio sono: Fornaciari, Noemi, Bluvertigo e Dear Jack. Io non condivido su tutto e vi do la mia personale classifica di gradimento che è:
Rocco Hunt
Irene Fornaciari
Bluvertigo
Enrico Ruggeri
Noemi
Stadio
Caccamo e Iurato
Dear Jack
Arisa
Fragola
Se beccamo domani col report della seconda serata, mò fateme dormì che è tardi.