Nell’ultimo anno, è cresciuto molto il numero di tatuaggi stick and poke fatti in casa. Che sia per il desiderio di riconquistare un senso di controllo nel limbo dettato dalla quarantena, come apocalittico impulso dinanzi all’incertezza, o semplicemente come nuovo gesto quotidiano, questo tipo di tatuaggi fatti a mano hanno visto crescere la loro popolarità.
Online si trovano in vendita varie tipologie di kit da tatuaggi do-it-yourself con aghi, guanti e stencil—e io, come molti altri, ho deciso di seguire questo trend. Questo non significa che lo consigli a chiunque: i tatuatori esistono per un motivo.
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Ho quindi contattato un’amica disponibile che si era anche guardata un paio di tutorial su YouTube e aveva da poco iniziato a provarci. Indubbiamente, non è stata una grande idea: i nostri tatuaggi si sono trasformati in tristi promemoria dei nostri limiti artistici, piccoli puntini neri disallineati che faticano a formare quanto, in tutta sincerità, non possiamo chiamare linee.
Alla ricerca di qualche consiglio professionale per realizzare il mio prossimo tatuaggio in maniera un po’ meno sgradevole, ho parlato con tre professionisti che hanno elargito un po’ di consigli per i novellini che vogliono dedicarsi ai tatuaggi fatti a mano.
Che cos’è il tatuaggio stick and poke?
Conosciuto anche come tatuaggio “hand poked”, il tatuaggio stick and poke viene realizzato immergendo un ago nell’inchiostro e pungolando poi manualmente la pelle. Benché sia un tipo di tecnica certamente più adatta ai principianti rispetto alle macchinette, non significa sia meno autentica o legittima—tanto più che i tatuaggi sono permanenti proprio allo stesso modo, e hanno uno stile del tutto specifico.
“Penso che i tatuaggi fatti in casa con ago possano essere belli tanto quanto quelli fatti con le macchinette,” dice Vivien Su, una tatuatrice part time di base a Singapore. Vivien ha cominciato a usare questa tecnica l’anno scorso, mentre il paese era in lockdown.
Vivien paragona questa tipologia di tatuaggi al “disegno su un foglio di carta,” e i tatuaggi a macchina al “disegnare sull’iPad.”
Idee per il primo tatuaggio fatto a mano
“Meglio privilegiare cose semplici,” dice Vivien, il cui primo tatuaggio DIY stick and poke è stato un piccolo fulmine. “Credo sia stata un’ottima idea, perché ha delle linee molto nette. Non c’erano molti dettagli.”
Invece, per la sua prima volta, Chua Yi Min, una tatuatrice malesiana di 29 anni, si è disegnata un gattino nell’interno coscia. Raccomanda a chi si approccia per la prima volta a questa tecnica di scegliere tipi di disegno semplici e piccoli, composti da linee rette.
“Una parola o una lettera è sempre una buona scelta,” sostiene Patrick, tatuatore di 39 anni con base a Londra. Il primo tatuaggio che si è fatto è stato una “X”.
“Quando cominci, è meglio se per punzecchiare la pelle ti prendi il tuo tempo e procedi con calma, in special modo se non hai familiarità con la tecnica,” dice Vivien. “Poiché i tatuaggi fatti in casa con l’ago hanno bisogno di molto più tempo per essere realizzati, comincia da cose molto piccole.”
In quale parte del corpo fare tatuaggi a mano?
“Dipende dalle tue priorità,” dice Vivien, che suggerisce gli avambracci e le cosce per un’esperienza meno dolorosa. Trovare un punto dove la pelle sia già tesa funzionerebbe a dovere per un primo tatuaggio. Vivien racconta di aver fatto il suo primo tentativo sulla sua caviglia, anche se si tratta di “un’area molto dolorosa”, soltanto perché la pelle tirata di quella parte è più facile da bucare.
Anche Patrick raccomanda di puntare alle cosce. “Se lo si fa su un braccio si ha a disposizione soltanto una mano ed è difficile lavorare con una mano sola.”
Quanto è sicuro un tatuaggio stick and poke?
Tatuarsi a casa presenta alcuni rischi per la propria salute e sicurezza, come ad esempio le infezioni da stafilococco o le malattie a trasmissione ematica.
È questo il motivo per cui dovete tenere tutti gli strumenti puliti e non riutilizzare mai e poi mai i vostri aghi, senza scuse possibili. “Si tratta di cose che puoi tranquillamente cercare su Google,” sottolinea Patrick, aggiungendo poi che tutte le attrezzature per i tatuaggi dovrebbero essere state sterilizzate completamente.
OK, quindi come si fa il tatuaggio stick and poke?
Comincia con uno sketch. Yi Min dice che in questa prima fase il tuo corpo deve essere rilassato e naturale. Solo in questo modo lo sketch iniziale del disegno apparirà come dovrebbe.
Successivamente, è importante stiracchiare la pelle. “Questa è la parte più importante,” sostiene Patrick. “Devi stenderla molto.” Mentre una mano procede a bucare e disegnare la pelle, l’altra deve insomma tenderla.
Quando buchi la pelle, l’ago imbevuto di inchiostro deve avere un’angolazione di circa 45 gradi, anche se non ci sono regole precise a riguardo. Vivien rimarca che è più difficile essere precisi, se l’ago arriva perpendicolare sulla pelle. Anche la direzione del buco ha una sua importanza.
“Se si trattasse di una linea dritta… Comincerei dal fondo e lentamente risalirei,” spiega Vivien. Secondo lei, in questo modo è più facile fare una linea netta e pulita.
E ora arriva la parte insidiosa: quanto in profondità dovresti andare? Se buchi solo in superficie, l’inchiostro potrebbe disperdersi e uscire anziché rimanere sotto la pelle. Però, se vai troppo in profondità, l’inchiostro potrebbe diffondersi—un problema conosciuto come “blowout”, uno “scoppio” che fa sembrare i tatuaggi un po’ sfocati.
Secondo i tre tatuatori, sapere quanto andare a fondo è una capacità che si acquisisce con la pratica. Ma in generale concordano sia meglio iniziare con un tocco leggero.
“Al massimo, puoi sempre tornare indietro e aggiungere inchiostro… ma non puoi tirare fuori l’inchiostro dalla pelle,” dice Vivien, che aggiunge anche che preferisce “entrare con meno forza” sui clienti e doverli richiamare per un’altra sessione, invece di esagerare e rischiare di lasciare loro delle linee troppo spesse.
È anche importante sottolineare che la pelle di ognuno di noi è ben diversa e questo significa che bisogna adeguare le proprie sessioni in base alla reazione dell’epidermide di ciascuno. Yi Min dice che di solito lavora al tatuaggio almeno due volte per riempire tutti gli spazi a dovere, ma non va oltre le quattro volte.
“Lavorare troppe volte a un tatuaggio rischia di fare male alla pelle. La parte tatuata si gonfia,” spiega.
Non essere troppo preoccupato se ci sono spazi bianchi tra i puntini. Dai un po’ di tempo al tuo nuovo tatuaggio, invece di correre a ritoccarlo—l’inchiostro potrebbe allargarsi un po’ nel paio di settimane seguenti, riempiendo così quegli spazietti.
Come curare un tatuaggio stick and poke?
Quando il tatuaggio è completo, coprilo con la pellicola. Patrick suggerisce di tenere il tatuaggio ancora fresco coperto per due o tre giorni, evitando bagni, piscine e il sole durante il processo di guarigione. Dopotutto, “un tatuaggio è una ferita.”
È normale che il tatuaggio pruda o perda scaglie di pelle, dice Yi Min. Se poi individui spazi vuoti tra i singoli puntini che vuoi riempire, lei suggerisce di aspettare da due a quattro settimane prima di rimetterci mano. In questo periodo, suggerisce di evitare qualsiasi attività possa irritare o torcere la pelle appena tatuata.
In quanto forma d’arte, è naturale farsi tentare—ed eventualmente demoralizzare—dall’idea di paragonare il tuo tatuaggio stick and poke con quelli fatti dalla macchinetta di un professionista.
“Sono stata molto dura con me stessa quando ho iniziato a fare i tatuaggi a casa con l’ago, perché li paragonavo sistematicamente a quelli fatti con la macchinetta, e penso si tratti di un’aspettativa irrealistica,” dice Vivien. “Durante la tua prima volta, non pensare a creare un qualcosa di bellissimo e incredibilmente dettagliato.”
Dopotutto, si tratta ben più spesso soprattutto dell’esperienza in sé.
“Penso che il tatuaggio realizzato a questo modo, se paragonato a quello con le macchinette, sia un po’ meno formale, ed è questo il motivo per cui è approcciabile e perché così tante persone ci si stanno dedicando,” dice Vivien. “Dovrebbe essere divertente.”
Per me, è vero. Dopo due sessioni e cinque orribili tatuaggi, io e la mia amica siamo più a nostro agio con i tatuaggi ad ago e a mano. Nessuno di noi due è troppo disturbata da quanto risultano dozzinali rispetto a quelli dei professionisti, e i loro puntini così grezzi si sono trasformati nella testimonianza di quei pigri pomeriggi passati a parlare e tatuarci.
“Un sacco dei miei tatuaggi, quelli che non sono fatti così bene… sono quelli che amo di più,” dice Patrick.