Ho provato gli afrodisiaci alla cannabis

San Valentino è tornato anche questo 14 febbraio, come una specie di demone che ogni anno riemerge dalle viscere della terra per il sacrificio di sangue annuale a lui dedicato. E negli Stati americani in cui la cannabis è legale nessuno si è lasciato perdere quest’occasione.

Nel tentativo di trasformare i prodotti al THC e gli infusi al CBD in un tripudio di romanticismo come accade per fiori e cioccolatini, tutti i produttori dell’industria della cannabis, dalle corporation alle piccole imprese a conduzione familiare, hanno iniziato ad avventurarsi nel mondo degli afrodisiaci. 

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Dato che mi piace molto fare sesso e anche farmi le canne, ho deciso di provare alcuni di questi prodotti per vedere se mi avrebbero aiutato ad affrontare il mese dell’amore.   

FORIA PLEASURE

Come si legge sul foglietto illustrativo, “Foria Pleasure porta il potere di antiche piante curative nelle vostre mani. Inspirate forze curative e sbloccate il piacere con un olio stimolante completamente naturale, pensato appositamente per le donne.”

Essendo un uomo, per valutazione di questo prodotto mi sono dovuto fidare del resoconto fatto dalla mia ragazza. Le istruzioni dicevano di spruzzare l’olio alla cannabis “direttamente sul clitoride, sulle grandi e piccole labbra e all’interno della vagina.” L’azienda invita gli utenti a occupare i 15 minuti successivi con preliminari, dopodiché la donna può masturbarsi da sola o con il partner. 

Avevo qualche remora all’idea di dire a qualcuno di massaggiarsi un prodotto sui genitali e poi prendersi tutti i meriti quando—sorpresa sorpresa—tutto quello sfregare lo fa finalmente eccitare. Ho ripensato allo sketch di Steve Martin al Saturday Night Live, “Crema di bellezza per il pene “, ma devo ammettere che Foria pleasure ha mantenuto le promesse.

Per amore della decenza e della morale comune vi risparmierò i particolari di ciò che è successo dopo l’assorbimento del prodotto. Basterà dire che lo spray ha indubbiamente aumentato il piacere della mia ragazza, e anche il solo contatto con il prodotto mi ha regalato momenti molto interessanti.

FORIA EXPLORE

Foria offre anche un altro prodotto, pensato però per la zona anale. La supposta prometteva di sballare chiunque l’avesse inserita nell’ano e, nonostante nessuno dei due volesse accogliere un organo sessuale o un sex toy a forma di organo sessuale in quella cavità, abbiamo deciso di provare.

Il gel ha iniziato a fuoriuscire dalla supposta non appena ho aperto la confezione. “Com’è possibile che ‘sta roba mi vada su per il culo?” mi sono chiesto ad alta voce. È saltato fuori che non avevo conservato correttamente il prodotto: se non custodito a temperatura ambiente, il calore scioglie le supposte. Abbiamo messo tutto in freezer per qualche minuto, così da farlo solidificare, e poi ci siamo finalmente inseriti queste pallottole congelate della dimensione di un tappo di penna su per l’ano, aspettando che si sciogliessero e facessero il loro dovere. 

Dopo che il prodotto ha iniziato a fare effetto—in modo piuttosto pruriginoso—ci siamo stimolati e leccati per poi scoprire che i nostri nervi erano stati “modulati” dal THC e i nostri cervelli stavano ricevendo “stimoli più piacevoli” del solito. Detto questo, l’esperienza mi ha ricordato più le ore post-dentista con l’anestesia ancora in circolo che un intercorso erotico.  

SUICIDE GIRLS CHILL

Il sito delle Suicide Girls è nato durante gli anni della mia adolescenza, nel 2001, e le ragazze che ci lavoravano possono prendersi il merito di una buona parte delle mie erezioni di allora. Quindi farmene venire una in più non mi pareva un gran problema. La concorrenza sleale delle nuove schiere di ragazze tatuate su Instagram ha divorato la nicchia digitale delle Suicide Girls, spingendo così il brand a dare una svolta alla sua immagine. Come? Associandola al mercato della cannabis e dando il suo nome a una linea di vaporizzatori per erba. 

La sezione marketing del brand mi ha detto che la linea “Chill”, grazie alle sue proprietà rilassanti, era proprio quello che faceva al caso mio. Dopo aver fatto due tiri mi sono sentito più rilassato, anche troppo. Il vaporizzatore “Chill” era così forte che mi sono trovato completamente fatto, con gli occhi socchiusi di chi ha fumato troppo. Sebbene non possa negare di essermi sentito più tranquillo, io e la mia partner abbiamo passato le successive ore intrappolati sul divano senza la forza di formulare frasi sensate, figuriamoci fare sesso.

CANNDESCENT CONNECT 402

Certo, ci sono migliaia di vaporizzatori e lozioni alla cannabis messi a punto in laboratorio, ma perché provare a migliorare qualcosa di già perfetto? A volte non c’è niente di meglio di una canna.

Canndescent è un’impresa che ha tentato di spiccare tra la folla di altre aziende scegliendo per i suoi prodotti categorie semplici e immediatamente comprensibili, come Calm, Create o Recharge. La loro Pozione d’Amore N°9 fa parte della sezione Connect, e un sabato pomeriggio io e la mia ragazza abbiamo provato a fumarla. 

La descrizione dei prodotti Connect diceva che fumarla “produce una sensazione effervescente sia a livello fisico che psichico, stimolando conversazioni intime e tutto quello che ne consegue.” La sensazione che abbiamo provato può effettivamente essere definita effervescente, ma avendo fumato subito dopo aver visto un film d’azione la conversazione che ne è seguita non era proprio un tubare da innamorati, quanto una chiacchierata poco seria sull’iperviolenza come strumento d’intrattenimento.

Per quanto riguarda il “e tutto quello che ne consegue,” nonostante ci fossimo tenuti per mano e guardati negli occhi per tutta la durata della conversazione, eravamo entrambi troppo fatti e troppo pigri per pensare di affaticarci spogliandoci e muovendoci compulsivamente, quindi qualche coccola in stato comatoso è stata la cosa più arrapante che abbiamo fatto quel pomeriggio. 

PAPA & BARKLEY RELEAF MASSAGE

Sebbene il pensiero di introdurre la parola “papa” nelle mie attività sessuali mi disgustasse, l’olio per massaggi “Papa & Barkley” era l’occasione giusta per ricompensare la mia ragazza per la sua partecipazione all’esperimento. 

L’olio è presentato come un antidolorifico, ma mi è stato detto che i suoi benefici rilassanti, uniti all’intimità delle carezze del partner, lo avrebbero potuto trasformare in un prodotto afrodisiaco. Dopo aver steso un asciugamano—non volevo macchiare le lenzuola—ho iniziato a fare un massaggio da romanzo Harmony alla mia ragazza. Come al solito mi sono avvicinato alla parte interna delle cosce un po’ troppo velocemente, ma per fortuna gli effetti afrodisiaci hanno iniziato a farsi sentire dopo pochi minuti.

Io non ero fatto, ma essendo entrambi nudi e incremati abbiamo deciso di fare comunque sesso. Dopo, la mia ragazza mi ha detto che il sesso post-massaggio non aveva niente di diverso dal sesso che facciamo di solito, che io definisco solitamente “trascendente e distruttivo.”

A conclusione di questo esperimento mi sento di dire che i Willy Wonka della cannabis dovranno lavorarci su ancora per un po’ prima di convincermi che i loro afrodisiaci sono qualcosa in più che una bella trovata commerciale. Ognuno ha i suoi gusti, e a me ad esempio piace di più sfruttare “il momento giusto.” Non trovo eccitante comprare un prodotto con l’intenzione esplicita di usarlo per un incontro sessuale già pianificato, perché così svanisce tutta la magia dell’imprevisto. Ma sono contento di sapere che esistono e che volendo potrei usarli a mio vantaggio. O svantaggio.

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