Questo post fa parte di Formula, la serie di Motherboard in collaborazione con Audi in cui esploriamo le meraviglie dell’intelligenza artificiale, la tecnologia più importante del 21esimo secolo.
Il trasporto di merci su gomma rappresenta uno dei servizi più importanti per il funzionamento della nostra attuale economia. Come riportato dai più recenti dati di Eurostat, questo settore ha visto una crescita del 2,2% nel 2015 in termini di tonnellate/chilometri e Francia, Regno Unito, Spagna, Polonia, ed Italia hanno dominato il trasporto su gomma nel 2015, gestendo il 45,7% di tutti i beni consegnati in Europa.
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Le merci sono sempre in viaggio attraverso l’Europa. Nella autostrade vediamo un flusso costante e capillare di mezzi pesanti che percorrono le principali arterie europee consegnando incessantemente prodotti e beni. Nascosti dietro i vetri di questi automezzi vi sono gli autotrasportatori che, guidando instancabilmente, rappresentano il cuore pulsante di tutta l’infrastruttura.
Costretti, però, ad ore estenuanti di guida per soddisfare le esigenze del mercato, questi conducenti potrebbero finalmente trovare un assistente fondamentale nell’intelligenza artificiale: come i piloti degli aeroplani, in futuro potranno attivare la funzione di autopilota e lasciare la guida in mano all’AI.
Diverse aziende stanno lavorando in questa direzione. Ad ottobre 2016, infatti, la startup Otto, che si occupa di produrre tecnologie per la guida autonoma specifiche per gli autoarticolati e gli autotreni, ha effettuato la sua prima consegna dimostrativa per mezzo di un veicolo a guida autonoma. La dimostrazione è stata svolta in associazione con Budweiser che ha fornito il materiale da trasportare: casse di birra. Il tragitto previsto era lungo oltre 190 chilometri, partendo da Fort Collins per arrivare fino a Colorado Springs.
Le tecnologie utilizzate sono note da anni, come ad esempio sistemi per evitare la collisione, radar che ispezionano l’area di fronte al camion, sensori per controllare il posizionamento del mezzo all’interno della corsia, e sistemi di frenata assistita.
Nel caso delle tecnologie di Otto rimane comunque necessaria la presenza di un essere umano a supervisionare la guida del mezzo, presenza che è indispensabile nei tratti stradali al di fuori delle autostrade — questi autoarticolati hanno bisogno dell’intervento umano all’interno dei percorsi cittadini e nelle manovre di ingresso ed uscita dall’autostrada.
Un’altra tecnologia fondamentale per lo sviluppo di camion a guida autonoma è il sistema di platooning. Con questo sistema è possibile far comunicare fra di loro diversi mezzi in modo da farli avanzare lungo la strada come un vero e proprio plotone ben organizzato. Una delle aziende che si sta occupando di questa tecnologia è Peloton che utilizza un sistema di comunicazione veicolo-veicolo (V2V) in grado di condividere le informazioni riguardo la frenata e l’accelerazione di tutti i mezzi che costituiscono il plotone. In questo modo il camion apripista gestisce gli altri camion in maniera simultanea, permettendo di ottenere una frenata o accelerazione dei mezzi molto più rapida rispetto a quella garantita da un conducente umano.
Questo sistema garantisce quindi una maggiore sicurezza sia per i conducenti dei camion che per tutti gli altri utenti della strada. Inoltre, viaggiando in file ben ordinate, si ottengono notevoli benefici dovuti alla riduzione della resistenza aerodinamica che permette quindi una maggiore efficienza nei consumi di carburante.
Il sistema di platooning è finito anche all’attenzione dell’Unione Europea grazie all’azione dell’Olanda, che ha indetto la European Truck Platooning Challenge, una sfida che ha come obiettivo, attraverso la collaborazione fra diversi enti ed aziende che producono mezzi pesanti a guida autonoma, di ottenere lo sviluppo di un framework europeo per diffondere e rendere realtà l’utilizzo di questa tecnologia.
La tecnologia di guida autonoma ed il sistema di platooning promettono quindi di modificare radicalmente l’esperienza di guida degli autotrasportatori e di garantire benefici a tutta l’infrastruttura dei trasporti. Aumenterà la sicurezza per i conducenti poiché l’AI reagisce in maniera più rapida ed accurata ed allo stesso tempo le condizioni di guida saranno migliorate poiché la funzione di autopilota permetterà, durante i lunghi viaggi, di far riposare il conducente.
Il traffico stradale migliorerà non solo per quanto riguarda la riduzione del rischio di incidenti ma anche perché attraverso il platooning i camion potranno impiegare in maniera più intelligente lo spazio stradale, viaggiando a distanza più ravvicinata fra loro. Inoltre, grazie ai vantaggi aerodinamici, il consumo di carburante e l’emissione di CO2 saranno ridotti.