Cultura

19 cose da sapere quando inizi l’università

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Se stai iniziando l’università, probabilmente hai passato gli ultimi mesi a fantasticare come sarà non avere più verifiche e interrogazioni, non doversi più preoccupare di cosa pensano e dicono quelli dell’altra sezione, e soprattutto andare a vivere lontano dai tuoi genitori.

Eppure, con questa nuova emancipazione dalle catene dell’infanzia arriva anche una nuova consapevolezza: devi cominciare completamente da capo con un gruppo di altre matricole che a loro volta non hanno idea di cosa stiano facendo. Ma non preoccuparti, ci siamo noi: ecco una lista di tutte le cose che devi sapere prima di iniziare l’università.

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A nessuno frega un cazzo del tuo voto di maturità

Wow, incredibile, hai preso 97 perché quella di Matematica ce l’aveva con te. Sono sicura che tutte le persone che hai conosciuto in vacanza quest’estate sono rimaste molto affascinate dalla tua capacità di inserire questa informazione in ogni conversazione. In ogni caso, è finita. Che sia un miracolo che ti abbiano ammesso oppure che tutta la tua ex-scuola sia convinta che tu sia un futuro premio Nobel, ora si riparte da zero. La cosa fica dell’università è la possibilità di incontrare persone con mille storie diverse. Non fissarti sui voti passati.

Impara a cucinare un minimo

Ok, magari fino a qualche mese fa non potevi scegliere di nutrirti solo di focacce farcite del supermercato e kebab. O magari credi che la ricetta della pasta col tonno di Bello Figo sia perfetta per nutrirsi risparmiando. Fidati, un giorno starai male e non capirai perché. Impara a cucinare qualche sugo, a preparare le verdure in modo che non sappiano di fango, magari un piatto regionale, una ricetta della tua famiglia. Non solo il tuo stomaco ti ringrazierà, ma ti ringrazieranno anche coinquilini, compagni di corso ed eventuali persone con cui finire a letto.

Non devi dare tutti gli esami alla prima sessione

“Non è tanto la media, è non andare fuoricorso!” “Ah ma se finisci in tempo e non hai i voti chi vuoi che ti assuma?” Questi discorsi sono talmente classici che colano dai muri nei corridoi delle università. Ma il primo anno serve anche a imparare i propri ritmi: fa’ un piano, soppesa adeguatamente i crediti, e cerca di rispettarlo. Ma non puoi fare tutto subito. Prendila con calma.

… Ma non prendertela troppo comoda

Se fatichi a resistere alla tentazione di trasformare il tuo intero primo anno in una festa dell’indipendenza, ricorda che non c’è modo migliore per rovinare suddetta festa che trovarti al secondo anno con tutti gli esami del primo da fare o da rifare. Non c’è nulla di male a restare un po’ indietro, e nel secondo anno avrai l’esperienza che serve per recuperare, ma cerca di avere qualcosa per cui premiarti alla fine della sessione estiva.

Impara a gestire i soldi e ignora le altre persone

C’è sempre una ragazza che dopo lezione si lamenta di essere “completamente senza soldi” perché ha prosciugato una prepagata tra Vinted e cocaina, mentre a Roma c’è un attico vista Fori Imperiali intestato a lei che suo padre usa come sala riunioni. Per ogni studente che “non posso chiedere un altro bonifico ai miei dopo due settimane” ce n’è un altro che fa due lavori per potersi permettere affitto e spesa. Memorizza la posizione del Lidl più vicino, procurati una bicicletta usata e concentrati su di te.

Non hai bisogno di una relazione subito

Non mi interessa se sa preparare le lasagne come quelle della nonna, se ti ha fatto avere il primo orgasmo della tua vita, se ha una collezione di dischi bellissima. Finirà male. Il primo anno non è quello giusto per una romantica relazione monogama e l’inevitabile catastrofico cuore spezzato che ne conseguirà. Tieniti questa opzione per l’ultimo anno, quando l’agonia della fine della relazione farà sembrare preparare la tesi un po’ meno un incubo.

Impara a fare le pulizie

Certo, puoi sempre tenere delle salviette umidificate sul comodino per toglierti lo strato appiccicoso di schifezze sulla pianta dei piedi prima di entrare nel letto, però ci sono anche soluzioni meno disgustose.

Sii gentile, soprattutto con le persone con cui fai sesso

Le storie di una notte possono creare tempeste emotive, imbarazzi cosmici e dubbi esistenziali… specialmente se non ci si è abituati. Ma non è necessario comportarsi come Patrick Bateman in American Psycho soltanto perché non si vuole avere una relazione. Non raccontare bugie, non fare finta di non conoscerla/o e manda un messaggio il giorno dopo. Insomma, non essere stronza/o.

La vita continua anche se non vai a ogni evento per matricole

Anzi, probabilmente sarà un po’ meglio. Le persone che pretendono di diventare tue amiche dopo tre secondi di conversazione a un evento di socializzazione apposta per le matricole di solito sono le stesse persone di cui non vorresti mai vedere la cronologia di ricerca. Prenditi qualche serata libera, il tuo corpo e la tua mente ti ringrazieranno. I migliori amici arriveranno più tardi, quando avrete tutti smesso di cercare di essere una persona che non siete e sarete finalmente voi stessi. A tal proposito…

I veri amici non sono usa-e-getta

Per i primi mesi di università, il volume di facce nuove nella tua vita potrebbe essere un po’ esagerato. Tutti vogliono conoscere più persone possibile e nessuno ha un vero gruppo di amici. Anche se ti sembra di conoscere un milione di persone al giorno, se trovi qualcuno che ti capisce, che ti fa ridere, che condivide i tuoi stessi valori—vedetevi da soli! La qualità è meglio della quantità. Sempre.

Studia in maniera astuta

Esistono tremila metodi a seconda della predisposizione, della possibilità di frequentare le lezioni e del tempo che possiamo dedicare a preparare agli esami. Cerca il tuo, fai prove, confrontati con gli amici e poi applicalo. Il mio, per esempio, era questo: andavo a una o un paio di sessioni prima e “intervistavo” tutte le persone che avevano appena dato l’esame. Mi segnavo tutte le domande e poi facevo una media sulla loro frequenza. Al momento di ripetere mi concentravo solo su quelle e il resto del programma lo leggevo e basta.

Se non ti va di studiare, obbligati ad andare in biblioteca

La maggior parte del tempo ti ritroverai probabilmente a cazzeggiare fuori, alle panchine. Ma meglio aver colorato una trentina di pagine con gli evidenziatori in otto ore che niente.

Fa’ attività extracurricolari

Sport, teatro, il giornaletto o la webradio—ogni gruppo può farti trovare amici e persone con cui condividere gioie e dolori del percorso di studi. Esiste la probabilità che i tuoi coinquilini del primo anno non diventino i tuoi migliori amici e che i buoni rapporti non sopravvivano al quarto turno di pulizie. Rifuggi i rimproveri passivo-aggressivi sul gruppo Whatsapp uscendo di casa a spaccarti gambe e fegato con la squadra di calcio studentesca.

Non andare a vivere con una coppia al secondo anno

È inevitabile: due persone nel tuo gruppo di amici finiranno a scopare. Fa’ in modo di non andare mai, ripeto: mai, a vivere con loro al secondo anno. Non sarà la vita buffa e tenera che ti hanno inculcato serie come How I Met Your Mother e Friends. Finirà in guerra civile o in rapporto morboso. In ogni caso, sarà una sofferenza.

Ricorda: nessuno sa drogarsi

Alle feste universitaria, ci saranno sempre un paio di persone fatte. Ma non significa che sappiano cosa stanno facendo. Se decidi di usare delle droghe, usa sempre attenzione e inizia con una dose bassa. Informati sulle iniziative di riduzione del danno che ti permettono di testare le sostanze o, se non ne trovi (ed è probabile, purtroppo) acquista online un test kit per determinare la purezza di quello che prendi.

Non c’è bisogno di fare amicizia con chi ti sta antipatico

L’inferno delle superiori è finito. Quelle comitive giganti e incestuose in cui tu disprezzavi almeno tre degli amici che vedevi ogni settimana non sono più la tua realtà. Se non ti piace l’atteggiamento di qualcuno, puoi non farci amicizia. È facile.

Non c’è niente di male a cambiare idea!

Dover decidere che cosa si vuole fare della propria vita a 18 anni è terribile. Personalmente, io non mi sarei fidata ad affidare alla me stessa 18enne la scelta del festival estivo a cui andare dopo la maturità, figuriamoci che carriera intraprendere. Se il corso di studi che hai scelto non fa per te, ammettilo! Prenditi un anno sabbatico, lavora, viaggia, iscriviti a un’altra facoltà e ignora quello che fanno gli altri. È molto più saggio ammettere di aver cambiato idea che pagare un sacco di tasse universitarie per studiare materie che odii.

Trovati un lavoro

Va bene anche un lavoretto da dieci ore a settimana, perché probabilmente avrai un sacco di tempo libero e zero soldi per godertelo. Inoltre conoscere persone che non sono studenti può farti scoprire un punto di vista diverso sulla città.

Sbaglia

Tutti parlano sempre di quanto hanno imparato all’università, ma raramente ammettono che molte lezioni sono arrivate dagli sbagli che si sono concessi di commettere quando erano giovani, single e in grado di superare i postumi di una sbronza in un’oretta o due. Non trattarti con troppa severità. Qualcosa andrà storto, ma non sarà una tragedia. Ci sono buone probabilità che anche gli altri siano talmente preoccupati di cosa hanno detto o fatto la scorsa notte che non penseranno due volte alle cazzate che hai fatto tu.