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Cosa ci insegna il conto da 526 euro pagato da un turista inglese a Venezia?

Le notizie di clienti “truffati” da ristoranti acchiappa turisti si rincorrono ciclicamente. L’iter in genere è sempre lo stesso: gli ignari clienti entrano in un ristorante locato in una zona di richiamo (piazze principali, vie piene di negozi o attrazioni), non si interrogano troppo sul prezzo o sono attirati dalle formule tutto compreso, e… SBAM! Alla fine arriva un conto salatissimo per poche portate, forse neanche buonissime.

Non tutti i turisti si sbattono troppo per trovare online i posti migliori dove mangiare, e molti ingenuamente si fanno attirare da cartelli chiassosi o dai fastidosissimi “buttadentro”, che reggono menu e foto di piatti, che il più delle volte non sono neanche del locale.

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E quindi eccolo l’ennesimo caso, in una delle città più turistiche d’Italia e del Mondo: Venezia. Vittima questa volta un ragazzo inglese che con i suoi genitori ha dovuto sborsare 526 euro, manco fosse entrato per caso in un ristorante stellato.

No, appunto, il ristorante non è stellato. Però è vicino a Piazza San Marco, serve carne e pesce, e ha – stando alle review online – tanti cartelli fuori che segnalano menu turistici a prezzi molto (forse troppo) ragionevoli. Luke Tang, vittima di questo esoso pranzo, ha chiesto un primo piatto da dividere con i genitori, qualche contorno e ha indicato un piatto di pesce sul menu, senza sincerarsi del costo. Il piatto in questione era un Pescato Misto pieno di pesce fresco grigliato, aragoste, scampi e frutti di mare. Una volta ricevuto il conto Tang si deve essere davvero pentito di non aver chiesto il prezzo, che ammontava da solo a circa 300 euro dell’intero conto. Il resto, vista la posizione del locale, aveva un prezzo decisamente più abbordabile: la pasta al nero di seppia è costata 14,50 euro e le 20 ostriche 5,50 euro ciascuna.

La notizia della “truffa” arriva dallo stesso Tang, che ha scritto sconfortato una lettera al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, non per esigere un rimborso ma per segnalare il comportamento scorretto del ristorante “Che potrebbe rovinare la reputazione di Venezia “. Per tutta risposta Brugnaro ha dichiarato che quello scontrino con Venezia non c’entrava assolutamente nulla. Vabbè.

All’Independent il turista inglese ha raccontato inoltre di non aver ordinato le ostriche arrivate al tavolo. Una volta ricevuto il conto, Luke ha provato a questionare con il cameriere, ma gli sarebbe stato detto che stava pagando quello che aveva ordinato. “Si sono approfittati che non parlassimo italiano” dichiara Luke sempre all’Independent.

Dalla sua il ristorante ha riferito al Corriere del Veneto: “Hanno mangiato 3,5 kg di pesce in tre, in un ristorante in Piazza San Marco con 14 camerieri, che è stato restaurato, con tv al plasma, prezzi chiari e un alto standard di pulizia …”

Tralasciando la questione della tv al plasma e della pulizia – che dovrebbe essere data per scontata – forse i gestori non hanno tutti i torti. Anche se qualche legittimo dubbio viene andando a controllare le review su TripAdvisor o Yelp (molto usato dai turisti americani). Infatti basta aprire entrambi i profili per leggere opinioni non troppo lusinghiere. Fra i primi commenti di Yelp quello dell’utente Heloisa C. da Chicago che scrive qualcosa che ci torna familiare

“Ci hanno portato al tavolo cibo extra che non avevamo ordinato e fatto pagare dopo. Si sono approfittati che del fatto che non parlavamo italiano. Risparmiate i vostri soldi per un posto onesto e per cui ne valga la pena”.

Screen da Yelp

Sotto ancora l’opinione di Jaime G. dai Paesi Bassi:

“Evitate questo ristorante! Una stellina è anche troppo. Questo ristorante è una truffa. Abbiamo ordinato un menu da 9 euro di pesce e il conto che ci è stato portato era di 90 euro. Non ci hanno spiegato che ci avrebbero fatto pagare in base ai grammi o in base ai grammi che avresti mangiato. Appena inizi a discutere non vogliono sentire ragioni, vogliono soltanto i loro soldi…”

E così via (qui il profilo del ristorante su Yelp)

Per par condicio andiamo a dare un occhio anche su TripAdvisor.
I commenti sono più o meno sullo stesso stile, alcuni più moderati, ma le foto degli scontrini fioccano e capiamo che il Pescato Misto ordinato dalla famiglia inglese non è il solo piatto di punta del ristorante. Date un occhio a questi due rombi al forno dalla modica cifra di 204 euro.

Screen da TripAdvisor

Cosa ci insegna questo ennesimo scandalo degli scontrini?

Che quando si va in una città molto turistica, e si vuole mangiare vicino alle attrazioni principali, o ci si documenta prima bene sul web, oppure ci si fa una bella merenda al sacco grazie alla generosa colazione dell’hotel, come faceva mia madre negli anni ’90, quando non si potevano controllare le recensioni di TripAdvisor, facendoci risparmiare così un sacco di soldi.