Sì, ma qual è la corretta igiene intima dopo il sesso?

Questo post fa parte della nostra settimana della salute femminile, una serie di contenuti sulla salute delle donne e sull’importanza della libertà e l’autodeterminazione di ognuna nel governarla.

“Ero a casa di questo ragazzo e dopo averlo fatto, dato che in bagno non c’era sapone, ho preso il detersivo per i piatti pensando facesse lo stesso…” Ecco, come potete immaginare non fa lo stesso, e non credo ci voglia uno specialista per capire che in quelle occasioni un qualcosa pensato per togliere l’unto dalle pentole non sia il prodotto più indicato.

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L’amica che all’università mi fece questa confessione è ancora viva, ma ripensando al suo caso mi sono genuinamente chiesta quante cazzate facciamo con il nostro apparato genitale, e quanto poco sanno—soprattutto le ragazze più giovani—della corretta igiene intima e di quella sessuale, che poi sono profondamente correlate.

Dato che non avrei potuto scrivere una guida esaustiva solo con i consigli di mia madre—che pure fin da piccola mi ha terrorizzato con la possibilità che un non idoneo andamento della mano dalla vulva verso l’ano durante il bidet potesse uccidermi—ho chiesto a un esperto di rispondere a un po’ di domande in materia. Anche le più basilari, alle quali il dott. Maurizio Passafaro, Specialista in Ginecologia e Ostetricia a Milano, ha risposto con molta pazienza.

“Senza nulla togliere alla particolarità dell’atto sessuale,” esordisce, “possiamo ricordare che è sempre utile (e penso si possa trovare un istante senza creare imbarazzo o perdita di spontaneità) una detersione delle mucose degli organi sessuali. Questo è importante per la donna, ma anche per l’uomo, che tende talora a scordarsene.”

Passafaro mi spiega che l’apparato genitale femminile ospita un insieme di batteri che costituiscono la fisiologica flora batterica, il cui equilibrio dev’essere rispettato. Una volta che si sballa possono insorgere i problemi che hanno ripercussioni sia sulla salute che sull’attività sessuale. Quindi è importante utilizzare “prodotti di qualità, soprattutto con caratteristiche che rispettino i caratteri biologici, a PH neutro, e l’acidità naturale della vagina—utilizzabili, in caso di necessità, anche dal partner maschile.”

Ma quali sono i comandamenti per un’igiene intima e di conseguenza sessuale a prova di bomba?

“Il modo migliore è ovviamente avere già normalmente le più corrette norme di igiene:

– Cambiare la biancheria intima ogni giorno, evitando possibilmente i materiali sintetici e preferendo il cotone;
– Lavare la biancheria a 60°, poiché è a quella temperatura che si inizia a inattivare la spora dei miceti, ovvero i funghi, evitando così che gli indumenti restino, in sostanza, sporchi;
– Durante le mestruazioni, cambiare protezione almeno tre volte al giorno. Non tenere un assorbente interno per più di quattro ore consecutive;
– Evitare indumenti troppo stretti;
– Lavarsi le mani prima di qualsiasi contatto con le parti intime:
– Non indossare a lungo indumenti bagnati (es. costume da bagno), poiché l’umidità favorisce la proliferazione dei batteri.

Tutte queste pratiche, che dovrebbero costituire una consuetudine, possono già prevenire una grandissima parte di problematiche inerenti la sessualità e non solo.”

A proposito di consuetudine, dopo il sesso a volte l’unica cosa che si vorrebbe fare è rimanere in quello stato goduto senza muovere un dito. E allora: quanto è male aspettare un po’ prima di lavarsi, e quanto è bene andare immediatamente a urinare?

“Si può stare tranquilli, basta appunto detergersi prima di rivestirsi; l’ideale sarebbe il prima possibile o dopo un paio di ore, ma capisco che se si ha un rapporto la notte, difficilmente si avrà voglia di praticare una corretta igiene intima subito dopo. Per quanto riguarda la minzione subito dopo il sesso, per la donna è fondamentale. Questo perché durante il sesso l’uretra viene traumatizzata: meglio eliminare dunque subito l’urina ‘vecchia’ e ancora meglio sarebbe reidratarsi bevendo un paio di bicchieri d’acqua.”

E poi ovviamente: “Dopo la minzione è opportuno detergere il perineo dalla regione vulvare verso l’ano, per evitare la trasmissione dei batteri.” (Sì, mia madre sarebbe molto soddisfatta di leggere questo pezzo).

Ripensando all’amica dell’università, chiedo a Passafaro: se sei a casa di un ragazzo che pare non disporre di giusti strumenti per la detersione—cosa che la dovrebbe dire lunga sulla possibilità di continuare a vederlo —come comportarsi? Bisogna girare con le salviettine?

“Le salviette rinfrescanti possono essere utili, ma sole se umidificate con derivati non alcolici. Quindi le salviettine in commercio, nove volte su dieci, non vanno bene. In assenza di un prodotto specifico molto meglio un po’ di carta igienica con l’acqua per una pulizia d’emergenza, seguita da un lavaggio più accurato quando si è a casa.”

Chiedo al dottore se ci sono accortezze particolari per il sesso durante le mestruazioni: “Non ci sono limiti particolari, ma bisogna raddoppiare tutte quelle raccomandazioni di cui abbiamo parlato prima. La presenza di sangue nella vagina è un terreno di cultura per i batteri, quindi le possibilità di infezione si moltiplicano.”

Quanto alle lavande vaginali, Passafaro ammette di non essere particolarmente favorevole: “Ok se si hanno delle vaginosi batteriche o si è persone anziane, ma per le ragazze più giovani non lo consiglio. In primis perché si tratta sempre dell’introduzione di un oggetto meccanico, e in poi se fatta male può creare danni. Potrebbe esserci un fluire di batteri nelle fornici vaginali (sotto il collo dell’utero), e quando lo si fa in modo veloce e poco attento può ledere anche la mucosa.”

Sulle malattie veneree ci vorrebbe un intero capitolo, quindi decidiamo di non approfondire lasciando limitandoci a una fondamentale raccomandazione: “La migliore prevenzione è la conoscenza e la massima confidenza con il proprio o la propria partner. È inoltre necessario fare controlli regolari presso il medico di fiducia, e un immediato consulto quando si hanno avuto rapporti a rischio.” Altrettanto importante è non sottovalutare “secrezioni vaginali, bruciore non per forza solo esterno o un dolore simile a quello mestruale ma che continua per tutto il mese.” Potrebbero essere dei segnali.

Lo stesso vale per le cistiti e vaginiti in relazione al sesso. Come già anticipato, un rapporto sessuale rappresenta un microtrauma anche a carico dell’uretra, “quindi in caso di disturbi alle vie urinarie inferiori è opportuno limitarsi con i rapporti sessuali.” Ciò vuole dire che se vi state curando per risolvere una cistite o una vaginite è meglio pensarci due volte prima di fare sesso, e se proprio non si può resistere, è necessario moltiplicare gli accorgimenti di pulizia e detersione e assumere probiotici locali o, volendo, integrare con cibi che ne sono pieni (come yogurt e latticini freschi).

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