Música

Profezie su ciò che accadrà alla musica nel 2015

Siamo a metà anno e al posto di stilare una classifica delle cose fiche e merdose successe nella musica fino a ora, ho deciso di profetizzare quelle future. Tipo Virgi con Sanremo, con la differenza che alcune sono frutto della mia capacità di predire il futuro, e altre sono umili e pure verità. Un gioco molto spassoso potrebbe essere tentare di indovinare cosa è cosa. Buon divertimento.

VERDENA — Endkadenz Vol. 2

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I nostri amici Verdena sono stati enigmatici a fare uscire la prima parte a gennaio e la seconda ad agosto. Cioè, è incredibile, uno in INVERNO e uno in ESTATE. Che paura poi il fatto che quello invernale abbia la copertina rossa, cioè un colore caldo, mentre quello estivo ce l’abbia blu, cioè uno freddo. Troppi messaggi occulti qua dentro, io non so se sono in grado di capire, sicuramente no, ma so quasi di per certo che in “Natale con Ozzy” parla della tristezza di passare il natale ascoltando noise giapponese in compagnia del gatto Ozzy, appena sterilizzato. “Nera Visione” invece è la versione romantica di “Passione nera” ma con strumento protagonista il pianoforte.

RADIOHEAD —Seeds

Il nuovo gioiello dei Radiohead si chiama Seeds perché vuole lasciare per la prima volta messaggi sociali di gran impatto e personalità. Yorke ha voluto fare le cose in grande, e vorrei anche vedere dopo quattro anni dall’ultimo King Of Limbs, che già dal titolo si capiva benissimo quanto autoreferenziale poteva essere. Qui sono presenti velate denunce alla Steve Albini ai diritti di copyright, ben riarrangiate in un nuovo sound elettronico/psichedelico/dronico che sicuramente emozionerà tutta Rolling Stone. La canzone “Lift”, il cui titolo è già stato confermato, parla di quanto sarebbe ora di ribellarsi all’impero di Spotify/Apple Music e contiene una controversa provocazione in cui Yorke incita alla pirateria. Dicevo prima, Coppola non ne impazzirà ma riconoscerà il salto qualitativo rispetto all’ultimo album e ci farà un’intervista in cui rideranno assieme di essere i veri punk del nuovo millennio.

EGREEN – Beat & Hate

Kaos. Sangue Misto. Numero Zero. Inoki. Kaos. Inokaos. Neffa. Old school. Hardcore. Odio pieno. Questo in breve è ciò che contiene il nuovo incazzatissimo album di Egreen. Proposta: al posto di scomodare i soliti pachidermi, fai rime in cui nomini la scena ambient-noise-drone italiana?? Tipo “Io sono il più hardcore e tu non sei un cazzo di nessuno frate / tu al massimo fai il limbo nudo a casa di Maurizio Abate”. Che bomba lì sì che saresti un capo.

CAT’S EYES – Flowers in the Dustbin

Già vedo i miei compaesani aretini esaltarsi su Twitter di quanto anche questa volta Badwan si sia superato. La svolta free jazz sperimentale della faccia da culo più immensa dell’indie rock inglese è riuscito nell’intento di far piangere bimbe più di Guepek, considerando la coltissima citazione del titolo, che riprende volutamente il (poco) famoso gruppo anarcopunk inglese con cui sua zia, attualmente malata, girava in gioventù. Per l’occasione Badwan farà apparizioni in pubblico con un taglio di capelli inedito, rasato, minimale, quasi gabber. I giochi di contrasto sono per i più sopraffini, specie se nella tracklist dell’album compare anche una cover di “Hey Jude” dei Beatles reinterpretata da un coro di eunuchi clericali—È TUTTO VERO.

REUNION NERORGASMO

C’è una voce che gira ed è una voce che mi è stato dato il permesso di diffondere in questi termini. Questo autunno—alle brutte questo inverno—i suddetti si riuniranno per un concerto benefit a El Paso, esattamente come nel 2012, ma con una sostanziale differenza: la formazione originale, perciò Marina, Simo, Sandrino e varie voci alternate. Luca avrebbe apprezzato. Ah questa non è una stronzata eh, accadrà davvero.

LIBRO GODBLESSCOMPUTERS

Secondo me entro fine anno esce il capolavoro scritto definito dell’artista ravennate che ama i computer. Un bel contrasto no? Uno ama i computer, poi però scrive i libri. Vabè, a parte le cagate, vai a capire come potrà mai chiamarsi il libro di Godbless. Ciò che è certo è che sarà un romanzo autobiografico di formazione, con allusioni soft porno. Probabile collaborazione con lo Sgargabonzi.

DRAKE – View from the 6

Il feat. con Beyoncé, amici io ve lo dico, farà cacare. Però forse ci saranno video belli suoi in cui appare fiero di avere il maglioncino legato al collo “tipo Brianza”, come ha detto il mio amico Jacopo l’altro giorno.

NOT WAVING

La seconda metà del 2015 DEVE appartenere a Alessio Natalizia aka Not Waving, che mesi fa ci ha pure fatto uno dei mix più belli di sempre. A settembre esce per Diagonal, mi hanno detto ha spaccato a Dancity, e in generale mi sembra l’unico essere umano su cui, musicalmente, riporre le mie fiducie per il resto dell’anno. Vive a Londra ma qualcuno lo faccia suonare a Milano.

HARTAL! PER ZEN HEX

Zen Hex è una di quelle etichette italiane che fanno ancora sperare nel buon gusto presente in ognuno di noi. La sua primissima uscita è stato un 7″ dei Father Murphy, quasi un anno fa, la seconda saranno gli Hartal!, un gruppo forlivese/veronese psych-noise che migliorerà la settimana a molte persone, noi compresi. Questo a settembre però, quindi sul pezzo.

NEW ORDER – Music Complete

Un disco che può piacere solo all’amato ex collega Claudio Biazzetti, ora noto come Caldo, che mi ha rivelato essere molto “elettronico”, quasi fossero tornati ai vecchi tempi di Power, Corruption & Lies. Tra l’altro l’altra sera sono finita in un posto orribile in cui hanno chiuso il set proprio con “Blue Monday”, e come ha detto il mio amico Lucio, “bisogna davvero essere dei pezzenti per credere di poter chiudere un set con i New Order.”

KANYE WEST – Swish

Non ho parole per descrivere quanto insofferente sono anche solo alle parole KANYE e WEST prese singolarmente. Bo ragazzi non ce la posso fare, Yeezus è servito solo a mettermi al corrente che c’è un gruppo chiamato Achiijuice Rockers (cit.) che gli ha fatto una base. Swish per me parlerà a tratti anche della Grecia, e sicuramente l’unico pezzo conscious dell’album avrà un video con Kanye che passeggia per Atene con aria afflitta mano nella mano con gli anziani della città.

Se anche voi volete profetizzare avvenimenti musicali di qui a fine anno sentitevi pure liberi di farlo qua sotto, magari mi sono scordata qualcosa. Sicuramente è così. Tipo, Jovanotti riuscirà a farmi odiare il popolo e l’accento aretino ancora una volta, così come qualche politico insospettabile tipo Rosy Bindi si darà alla musica, memore del buon esempio di Razzi, Giovanardi, e tutti gli altri. Magari Mattia Costioli diventerà poeta, Birsa potrebbe decidere di abbandonarci di nuovo, o che ne so, uscirà un film sulla seconda guerra mondiale con protagonista Johnny Marsiglia—è una vita che lo dico. No future un cazzo.

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