10 cose che fai in palestra e che qualsiasi personal trainer detesta

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La palestra è il tuo regno, vero? All’inizio non ci credevi, ma dopo qualche mese di frequentazione ti senti finalmente al posto giusto, lanci occhiate ai novellini e sorridi ai frequentatori abituali come se tra voi ci fosse una consapevolezza speciale cementata da occasionali battute e il sudore lasciato sulle panche degli spogliatoi. Frequenti tutti i corsi possibili, al tuo ingresso saluti ogni istruttore, e con alcuni hai pure qualche piccolo rito. Figata, no?

Ecco, non proprio. Magari il tuo personal trainer ti odia e in cuor suo spera tanto che tu smetta di essere così fastidioso. Ma niente paura: ecco un po’ di consigli per riconoscere le cazzate peggiori che fai in palestra—e piantarla una volta per tutte.

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BAN HASS, istruttrice di spinning e specialista di fitness

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ARRIVARE IN RITARDO ALLA LEZIONE

“In genere, quelli nuovi arrivano in ritardo. Se la lezione inizia alle 10 di mattina, loro arrivano esattamente alle 10, senza aver mai fatto una lezione di spinning. Ma nel fitness, essere ‘in orario’ significa essere in ritardo—devi arrivare almeno 10-15 minuti prima dell’inizio, per prepararti.

Arrivano e sono disorientati perché non sanno cosa stanno facendo, il che rovina l’esperienza per loro e distrae tutti gli altri. Inoltre, c’è chi arriva troppo tardi per partecipare alla lezione [capita che un istruttore non faccia entrare più nessuno quando la fase di riscaldamento è conclusa, perché potrebbe infortunarsi], quindi si altera e se la prende con l’istruttore stesso.”

QUELLI CHE PENSANO DI SAPERLA PIÙ LUNGA

“Poi c’è sempre la persona che pensa di saperne più di tutti e vuole fare a modo suo. Non parlo di qualcuno che non può fare certi esercizi per ragioni di infortuni precedenti, ma una persona che non vuole mai seguire le istruzioni. È fastidioso. Lo noto in particolare nelle mie lezioni che hanno una componente di competizione, per cui le persone vogliono vincere a tutti i costi. A che pro? Perché sprecano così i loro soldi? Se pensi di poter fare allenamento da solo, fallo.”

ZOE PARK, campionessa di fitness e personal trainer specializzata in preparazione agonistica

FARE TUTTO DA SOLI

“Come personal trainer, mi capita spesso che una persona nuova alla palestra mi dica, ‘inizio da solo per vedere come va e se miglioro, poi più in là in caso capiamo.’ No: se puoi permetterti un personal trainer, sfruttalo subito. Se inizi da solo rischi di prendere delle abitudini sbagliate. I personal trainer sono lì per guidarti, controllare la tecnica e personalizzare il tuo allenamento. Spesso mi capitano persone che arrivano per una consulenza, poi lavorano da sole per 12 settimane e si fanno male. Quindi: vieni prima da me per imparare, poi continua da solo.”

NON PRENDERSI LE PROPRIE RESPONSABILITÀ

“Talvolta, quando un cliente si mette in contatto con un professionista del fitness, pensa che quest’ultimo sia dotato di una bacchetta magica con cui trasformare qualsiasi corpo in un ideale irraggiungibile. Ma non funziona così. Sia nelle sessioni private in palestra che con i miei clienti online, mi trovo a fare i conti con persone che non vogliono assumersi responsabilità, che sia cambiare dieta, smettere o diminuire il consumo di alcolici o mettersi a fare gli esercizi stabiliti.

“Capisco tutto—la vita è complicata—ma spesso le persone non vogliono essere oneste e danno la colpa all’allenatore. Penso che sia molto difficile per loro guardarsi in faccia e ammettere che avrebbero potuto fare le cose diversamente.”

WESTON WEST, trainer specializzato in performance sportiva, bodybuilding e perdita di grasso corporeo

RIFIUTARSI DI METTERCI IMPEGNO

“Lo noto molto nelle lezioni di gruppo—le persone arrivano a lezione perché vogliono essere spronate, ma poi non si impegnano. Non devi massacrarti, ma se vieni a lezione fai quello che fanno tutti, altrimenti stai sprecando tempo e soldi. Ho tenuto molti corsi nella mia vita in cui le persone si rifiutavano senza mezzi termini di fare gli esercizi. Capisco—possono essere faticosi. Ma si inizia tutti da qualche parte, e il minimo che puoi fare è provare. Io sono lì per guidarti e aiutarti a farlo nel modo più giusto.”

ASPETTARSI UN MIRACOLO

“Alcune persone arrivano convinte che vedranno i risultati finali nel giro di una notte. Queste cose richiedono pazienza e perseveranza. Arrivano clienti che dicono, ‘Oh, è un mese che mi alleno e non ho ancora raggiunto l’obiettivo.’ È normale. Abbi fiducia nel processo per intero.”

TOM SIMPSON, istruttore di fitness

NON ASCOLTARE

“Capita spessissimo, nelle lezioni dove sono coinvolti i pesi. Spiego ai partecipanti una cosa semplice, iniziamo e… non hai idea della quantità di variazioni e improvvisazioni che vedi un corso di 30 persone. Anche quando ti rivolgi direttamente a una persona—cosa che io cerco di non fare, per non farla sentire a disagio—ma anche quando capita che guardi una persona e le dici ‘Fai A’, puoi star certo che farà B.”

NON COMUNICARE INFORTUNI PRESENTI O PASSATI

“All’inizio di ogni corso chiedo sempre a tutti di farmi sapere se ci sono infortuni o condizioni particolari di cui dovrei essere informato. Molti non me lo dicono, poi si mettono a fare esercizi e percorsi, e io non capisco se sono maleducati o ignoranti. Spesso le persone non pensano che tu stia parlando con loro, chissà perché. Di recente ho avuto una donna che non usava la panca quando gli esercizi lo prevedevano, così ho spento il microfono e le ho chiesto se fosse tutto ok. Mi ha detto che l’osteopata le aveva detto di non usare la panca. Che va benissimo. Ma perché non me l’ha comunicato quando ho fatto la domanda la prima volta?”

HANNAH LEWIN, trainer di condizionamento e resistenza fisica

CHIEDERE SCUSA

“È fastidioso—ma soprattutto triste—quando le persone non credono in se stesse neanche un po’. Per esempio, se non sono forti abbastanza o non riescono a replicare un movimento, un sacco di clienti mi chiedono scusa, perché non hanno fatto tutto perfettamente. Non chiedermi scusa! Va bene così! Allenarsi è anche avere lo spazio per fallire—sono letteralmente lì per aiutarti a capire l’errore e migliorare.”

MANDARE MESSAGGI

“Le persone tengono il telefono vicino e mandano messaggi durante i corsi, e alle volte è ok—non sai cosa sta succedendo nella loro vita e magari c’è un’ottima (o terribile) ragione per cui hanno bisogno di tenere contatti costanti con qualcuno. Ma se è per lavoro o per pura socialità—lascia il telefono nell’armadietto per 45 minuti. Distrae anche le altre persone e il tuo istruttore, soprattutto se la lezione è fatta in una stanza in penombra e la luce del telefono la illumina a giorno ogni minuto. È una questione di rispetto verso tutti.”