Cultura

Le cose più imbarazzanti che facciamo quando intorno non c’è nessuno

Illustration of a barbie and two French bulldogs looking at her, superimposed on two microphones and a star. Background: red, aqua, brow-green and purple.

Stare a casa da soli è una delle poche gioie dell’età adulta, specialmente se si è soliti condividere i propri spazi con coinquilini, partner o bambini. Non fa differenza quanto tu sia o meno un animale sociale: nessuno è completamente se stesso in presenza di altre persone.

Senza rendercene conto, ci tratteniamo quasi sempre—anche con le persone più vicine a noi. E poi, una volta liberi e al riparo dallo sguardo altrui, facciamo cose veramente strane. Qual è quella cosa bizzarra che fai quando sai che nessuno ti vede? E soprattutto: perché?

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Ho deciso di porre questa domanda a un po’ di persone. Tra loro c’era chi si vergognava troppo per condividere il suo vero nome, quindi abbiamo pubblicato solo il nome di battesimo.

Kiki, 24 anni, fa finta di essere nel confessionale di un reality show

VICE: Vivi da sola?
Kiki:
Sì, vivo sola in un monolocale e mi piace un sacco. Anche se a volte mi sembra di stare un po’ impazzendo.

Cosa intendi di preciso?
Spesso commento quello che mi è successo come se mi trovassi nel confessionale di un reality show. Mi immagino di stare seduta davanti a una telecamera a dare la mia opinione—a volte faccio anche qualche battuta cattivella. Quelle cose che non diresti mai in faccia a nessuno, ma che ti dà piacere pronunciare ad alta voce.

Non ti sembra che sia un modo per rimuginare su ciò che ti infastidisce?
Mi sembra che molto spesso non valga la pena litigare, quindi spesso preferisco parlarne da sola nel mio angolino privato.

Robbert, 33 anni, gioca con le Barbie

VICE: Cosa fai quando sei solo?
Robbert:
Tiro fuori le mie Barbie, i loro vestiti e accessori, e ci gioco per ore.

Da cosa deriva questo hobby?
Penso sia più che altro nostalgia. Ho iniziato a collezionare Barbie quando ero piccolo. Ha sempre fatto parte della mia vita. Vivo con il mio partner e lavoriamo spesso insieme, quindi quando sono a casa da solo colgo l’opportunità per avere una conversazione privata con le mie Barbie. Adoro creare degli scenari utopici ed esagerati.

Quindi in un certo senso è uno sfogo creativo.
Sì. A volte addirittura disegno e realizzo io stesso i vestitini. Il mio partner fa spettacoli drag e lavoriamo insieme ai costumi di Veronika Deneuve, la sua maschera drag. In pratica, le mie Barbie rappresentano una forma di mini-drag. Anzi, potrei usare gli scampoli di tessuto avanzati dagli abiti di Veronika per crearne delle versioni in miniatura. Quanto sarebbe fico?

Jon Ericsson, 29 anni, dibatte con se stesso

VICE: Cosa fai quando sei a casa da solo?
Jon:
Non so mai come passare il tempo, quindi di solito rollo una canna. A volte, quando sono tutto fatto, penso a un tema e faccio un dibattito con me stesso ad alta voce.

Quindi costruisci un’intera tesi e poi la smonti da solo?
Precisamente.

Sembra un modo semplice per essere sicuro di vincere ogni volta.
Sicuro. Ma mi aiuta anche a pensare in maniera più approfondita a questioni importanti. Mi spinge a esplorare diversi punti di vista e capire in cosa sono validi.

Ricordi un tema nello specifico che ti ha lasciato un’impressione duratura?
Una delle prime volte che l’ho fatto ho scelto di dibattere pro e contro dei monopattini elettrici. A volte mi cimento in argomenti più seri, come l’appropriazione culturale o il reddito di base universale.

Suona serio. Sei mai stato beccato nel bel mezzo di un acceso dibattito?
Una volta, sì. Vivo con mia sorella, ma lei lavora molto e spesso passa la notte dal suo partner. Una sera credevo di essere a casa da solo, invece lei stava dormendo in camera sua. È apparsa improvvisamente sulla porta mentre ero nel mezzo di una discussione con me stesso. È rimasta lì in silenzio, con lo sguardo fisso su di me. Poi mi ha chiesto di fare più piano ed è tornata a dormire.

Nathalie Mattys, 27 anni, inventa canzoni per il suo cane

VICE: Sei spesso a casa da sola?
Nathalie:
No, ma il mio ragazzo è in viaggio e io devo studiare quindi sono sola adesso per un paio di settimane. Però c’è il mio cane Rockie, quindi non sono sola-sola.

È di buona compagnia?
Certo. Ci parlo sempre. Ma è una cosa abbastanza normale per chi ha un animale domestico, credo. Di recente ho iniziato a cantargli delle canzoncine—canzoncine che compongo io stessa.  

“Si chiama Rockie, mi mangia le infradito, è un cucciolone piscione pelosone puzzone…”

Canto per farlo divertire o per ricompensarlo quando fa il bravo: quando facciamo una passeggiata e non abbaia a nessuno, gli canto una canzone per dirgli che è un bravo cane.

E Rockie sembra apprezzare i tuoi sforzi?
È difficile a dirsi. Ho letto da qualche parte che ai cani piace che gli si parli. Al momento mi sta anche aiutando a studiare: ogni tanto gli ripeto la lezione ad alta voce, mi è molto utile. Ma in realtà lo faccio più che altro per me stessa. Se non fosse per le nostre chiacchierate e canzoncine, probabilmente non aprirei bocca per giorni interi.

Aaron, 28 anni, gira per casa nudo

VICE: Cosa fai quando sei a casa da solo tutto il giorno?
Aaron:
Giro per casa nudo.

Hai coinquilini?
Sì. Al momento sto affittando una stanza del mio appartamento a una ragazza che non conosco molto bene.

E ogni volta che lei esce, tu ti togli tutti i vestiti?
Dal primo momento che sono solo, sì. E poi faccio le solite cose: pulisco, lavo i piatti, faccio la lavatrice… Sinceramente mi piace proprio stare nudo. È il più grande senso di libertà che puoi provare.

Ci sta. Come hai scoperto questa passione?
Da quel che ne so lo faccio fin da quando ero bambino. Se sfogli le mie foto d’infanzia a casa dei miei, mi troverai quasi sempre nudo.

Cos’è che ti piace così tanto?
La comodità. Tendo ad avere caldo, quindi mi piace avere addosso meno strati possibile. Anche a casa dei miei amici spesso sto in mutande.

Uwi Van Hauwermeiren, 30 anni, lascia regnare il caos

VICE: Che cosa intendi esattamente?
Uwi:
Ho il superpotere di rendere il mio appartamento un casino in un secondo. Il mio partner è più precisino, ma io preferisco vivere nel caos organizzato. Da qualche tempo abitiamo insieme, quindi abbiamo dovuto fare compromessi: quando è qua, sto più attenta.

E invece quando il gatto non c’è i topi ballano?
Sì, proprio così. Non lo faccio apposta. Penso che il mio cervello ritorni in automatico alle mie vecchie abitudini da procastinatrice. Perdo il controllo molto velocemente.

Immagina se il tuo compagno tornasse a casa prima del previsto…
È successo! E non è stato bello. Mi sono giustificata dicendo: “Oh, ops, stavo giusto per iniziare a rimettere a posto.”