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Dei biohacker stanno cercando di sintetizzare il THC

Immagine: Wikimedia Commons

Come si fa a produrre erba senza l’erba? Modificando geneticamente il lievito per produrre THC, ovviamente. 

La teoria è stata esposta in un articolo di Cannabis Culture più di dieci anni fa, e ora una startup di biotecnologi irlandesi sta cercando attivamente di trapiantare nel lievito le informazioni genetiche sia del THC che di un altro cannabinoide chiamato CBD, in modo che una nuova “marijuana” per scopi medici (e forse ricreativi) possa essere fatta crescere in laboratorio—senza il bisogno della pianta. 

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“In questo momento far crescere marijuana per scopi medici è costoso, ed è una pratica sottoposta a pesanti restrizioni. Cresce lentamente e bisogna avere a che fare con diverse varietà prima di ottenere una miscela equilibrata,” mi ha detto Sarah Choukah, CEO di Hyasynth Bio. “Vorremmo riuscire a bypassare questo processo, per farla crescere più velocemente; possiamo creare l’erba da una pratica tecnologica che potrebbe farci ottenere delle miscele personalizzabili di lievito.” 

Esattamente—si possono ottenere diverse varietà di lievito che produce THC, come succede con la marijuana. Sul sito il team afferma che “piuttosto che fare affidamento sulle varietà di piante generate da una coltura selettiva, si potranno produrre microbi creati appositamente per lo scopo.” 

Choukah e il cofondatore della startup, Kevin Chen, affermano di non essere totalmente sicuri sulla forma finale del loro prodotto, ma probabilmente non verrà fumato. È più verosimile che il THC, prodotto dalla manipolazione del lievito, verrà assorbito attraverso un cerotto, una crema topica, o nella forma di un vaporizzatore o di una sigaretta elettronica. 

L’obiettivo primario non è di creare un altro modo con cui la gente possa farsi le canne. Piuttosto, verrà usata la capacità di modificare velocemente e in modo preciso il contenuto di THC per elaborare delle cure specializzate per alcune malattie, come l’epilessia e la sclerosi multipla. Verrebbe inoltre creato un tipo di THC affidabile per ulteriori ricerche. Ma non si può dire che il mercato dell’erba ricreativa non sia nel radar del team. 

“Più avanti, a seconda degli sviluppi delle norme a riguardo, potremmo entrare nell’ambito ricreativo,” ha affermato Choukah. 

Il progetto descritto è simile ad altre ricerche in cui vengono manipolati batteri, alghe o lieviti per creare qualcosa che non esiste in natura, come abbiamo visto per la carne sintetica e certi tipi di biocombustibili. Il team spera di riuscire a inserire il DNA della cannabis nel lievito, per sfruttare poi le proprietà naturali del fungo in modo che diventi un produttore di THC. Oltre al THC e al CBD il team spera di riuscire a sintetizzare altri tipi di cannabinoidi. 

Già nel 2009 una squadra di scienziati aveva scoperto il gene che codifica per il THC, e inizialmente si pensava che la scoperta avrebbe portato i ricercatori a tentare di creare una nuova varietà di erba. Ma le cose stanno andando diversamente. 

“Altre persone prima di noi ci avevano pensato, ma non erano mai arrivate alla realizzazione pratica,” ha affermato Chen. “Alle persone non piace lavorare sulle ricerche che riguardano la cannabis perché ci sono parecchi ostacoli normativi. E poi, credo, secondo alcuni i progetti su una droga illegale hanno implicazioni etiche.” 

Il team afferma che è totalmente legale modificare il lievito per creare il CBD, mentre per quanto riguarda il THC la questione è più spinosa. Questo è uno dei motivi per cui la compagnia inizialmente si focalizzerà sull’ambito medico, ma Choukah ha ammesso che sta tenendo d’occhio le azioni di legalizzazione negli USA. 

Choukah e Chen hanno già ricevuto dei finanziamenti per l’avvio del progetto (visto?) e affermano che le sperimentazioni in laboratorio inizieranno entro la prossima settimana, e che si lavorerà a ritmi sostenuti—con la speranza di riuscire a capire se il progetto sia realizzabile o no entro il prossimo mese. Se sarà difficile manipolare il lievito, il team proverà a modificare geneticamente l’ E. Coli o alcuni tipi di alga. La compagnia pianifica di presentare il proprio lavoro alla giornata dedicata agli esperimenti di biologia sintetica che si terrà in Irlanda il 19 agosto.

“Se faremo il colpaccio,” ha detto Chen, “entro quel giorno il progetto sarà pronto.”