Col crescere degli strumenti tecnologici in dotazione alle forze dell’ordine, il narcotraffico ha dovuto adeguarsi e trovare nuove ingegnose idee per spostare i loro carichi.
Esistono cartelli colombiani, per esempio, che usano sottomarini per trasportare droga.
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“Le mafie sono sempre state all’avanguardia: basti pensare al fatto che hanno usato le tecnologie GPS ben prima di noi,” spiegava a VICE News Juan Antonio Delgado, portavoce della AUGC (La Asociación Unificada de Guardias Civiles), in un’intervista di qualche mese fa.
Velivoli intercettati dalle forze dell’ordine.
Stando al report annuale del 2015 dell’EMCDDA (l’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze), il 47 per cento dei sequestri di droga in Europa avverrebbe in Spagna.
L’Observatorio de la Droga de Colombia ha inoltre rilevato che, nello stesso anno, sarebbero state sequestrate 775 tonnellate di coca, in un contesto in continua crescita in un paese leader in questo tipo di produzione.
Un sottomarino forse usato per il narcotraffico, in Colombia.
Con numeri del genere, non stupisce il fatto che i cartelli debbano affrontare le minacce di polizia e concorrenza con idee sempre nuove, molto spesso ‘geniali’. Anche senza far sfoggio di strumentazioni e metodologie top gamma.
Molto spesso, infatti i narcos preferiscono metodi più rudimentali per non dare nell’occhio.
Come i panini prosciutto e formaggio ripieni di coca, per esempio: i prodotti alimentari in genere sarebbero, a quanto pare, i preferiti dai cosiddetti muleros—appellativo col quale vengono definiti quelli che cercano di introdurre sostanze illecite nel paese.
In questo senso, uno dei classici è nascondere cocaina dentro i Ferrero Rocher, com’è successo nel 2010 col ritrovamento di 500mila dollari della sostanza, bloccata presso l’aeroporto JFK di New York.
Lo stesso era successo nel 2014, quando la polizia spagnola scoprì un traffico di speed—nascosta nei cioccolatini—che arrivava fino al Giappone.
Nel 2011, invece, è stato il turno delle Banane—e per un carico da ben 550 chili. I Mossos d’Esquadra, la polizia dell’autonomia catalana, ricordano poi a VICE News che nel 2014 ritrovarono 131 chili di metanfetamina nelle scatolette di ananas sciroppata—il più grande sequestro di droga mai realizzato fino ad allora.
Video via Europapress.
Non mancano al ‘menu’ anche patate e sugo, così come protesi chirurgiche, intonaco e palloni da calcio. Uno degli episodi più crudeli, tuttavia, è quello che ha coinvolto dei cuccioli di cane, usati per trasportare eroina liquida. Per questo caso, l’estate scorsa è stato arrestato un veterinario dopo due anni di latitanza.
Proprio i cani, però, sono anche l’arma migliore contro il narcotraffico. “E di gran lunga,” aggiunge Javier Estevez del Sindacato Unificado de Policía (SUP) interrogato da VICE News, che ci ha spiegato come spesso venga usato il caffè per cammuffare l’odore delle sostanze—metodo sul quale si dice molto scettico.
“L’unica cosa che si può fare per far sì che i cani non riconoscano certi odori è pregare che non siano specializzati proprio nella sostanza che avete addosso, o di trasportarne una che non rilascia odori all’esterno. (…) I cani non sono infallibili, ma quasi.”
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