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Ecco perché eliminare le zanzare dalla faccia della terra è una pessima idea

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È difficile trovare un insetto più detestato delle zanzare.

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Questi piccoli esseri succhia-sangue sono considerati più letali per gli umani di qualsiasi altro animale al mondo: da tempo sappiamo che le zanzare sono responsabili per la diffusione della malaria, che uccide mezzo milione di persone ogni anno.

Ora, con l’epidemia del virus Zika che ha scatenato il panico nel sud e centro America, c’è chi vorrebbe sterminarle. Su internet, decine di articoli e post propongono di “Eliminare tutte le zanzare” o si chiedono “Che male ci sarebbe se uccidessimo tutte le zanzare?”

Tuttavia, riuscire a sterminare un insetto che vanta circa 3,500 specie diverse ed è diffuso praticamente ovunque nel mondo appare quantomeno improbabile.

La maggior parte degli esperti crede che sarebbe troppo costoso e poco pratico, e che lo sterminio avrebbe conseguenze pesanti e imprevedibili sull’ambiente — richiamando alla memoria la trama di Primavera silenziosa di Rachel Carson, in cui l’uso eccessivo di insetticidi contamina le acque e uccide tutti gli animali selvatici.

“Non credo sia un piano realistico, perché non c’è una soluzione per sterminarle tutti,” spiega Joseph M. Conlon, perito dell’associazione americana per il controllo delle zanzare e entomologo della Marina da 20 anni.

“Sterminare le zanzare causerebbe un danno ambientale troppo grande, con immensi danni collaterali,” continua. “Non sto dicendo che se sterminiamo le zanzare i loro predatori morirebbero, perché non esiste predatore sulla faccia della terra che si nutra esclusivamente di zanzare. Ma ci sarebbe comunque un danno ambientale, magari anche in modi che non possiamo predire oggi.”

Anche Rich Merrit, professore emerito all’università del Michigan, che ha studiato le zanzare per 25 anni, concorda. Le sue ragioni sono però diverse: secondo Merrit, eliminare le zanzare depriverebbe molti pesci, uccelli e rettili di una fonte di cibo, e alcune piante di un impollinatore fondamentale.

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“Non puoi eliminare certi organismi senza avere ripercussioni sugli habitat acquatici – stagni, paludi, acquitrini – in cui essi rappresentano una preda fondamentale,” osserva Merritt, notando che ci sono pesci che si nutrono esclusivamente di larve di zanzare, ragni che catturano questi insetti nelle ragnatele, e pipistrelli che trangugiano interi sciami di zanzare durante la notte.

“Sono un nutrimento importante, specialmente nei tropici,” aggiunge. “Giocano un ruolo importante nell’ecosistema e che, per come si nutrono, fungono da filtro per altri animali. In altre parole, hanno parti della bocca che funzionano come mini spazzole e raccolgono particelle. In alcuni habitat, ad esempio, mantengono le acque pulite.”

Persino lo studioso Omar Akbari dell’università di California Riverside, che ha descritto le zanzare come l’animale più pericoloso al mondo, ha detto che sterminarle sarebbe esagerato.

“Credo che sterminare le zanzare avrebbe serie conseguenze ecologiche, perché le zanzare costituiscono una grande biomassa negli ecosistemi acquatici mondiali,” dice. “Eliminare le zanzare lascerebbe i predatori senza preda.”

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Così, qualcuno ha proposto di avviare un genocidio “selettivo”: Akbari, Conlon, e altri hanno suggerito un “approccio mirato” che si concentrerebbe solo su alcune specie di zanzara — come la Aedes aegypti e la Aedes albopictus, responsabili di trasmettere dengue, chikungunya, e Zika, ma anche la febbre gialla, e 40 delle quasi 430 specie della famiglia Anopheles che sono responsabili per la trasmissione della malaria.

“Una piccola minoranza della specie ricopre un ruolo importante nel trasmettere gli agenti patogeni che causano malattie umane, quindi dal punto di vista della salute pubblica ha senso che si cerchino modi per evitare che queste zanzare infettino le persone,” dice Dan Strickman, un funzionario della fondazione Bill & Melinda Gates.

“Crediamo di poter agire in maniera intelligente sulle zanzare mirando a colpire quei luoghi in cui si riscontrano problemi di malattie e usando metodi di sorveglianza per capire dove lavorare meglio. Un controllo efficiente delle zanzare riduce le possibilità di trasmettere la malaria da persona a persona e, insieme alle cure per coloro che sono portatori, creerebbe un mondo senza più malaria, evitando di dover sterminare una specie.”

Di recente, questo approccio ha ottenuto diversi pareri favorevoli, in parte anche per il successo riscontrato da alcuni metodi di controllo innovativi testati ultimamente. Una società inglese, Oxitec, ha creato delle zanzare geneticamente modificate – cambiando il DNA dei maschi in modo da renderli sterili e riuscendo a evitare che la loro progenie raggiunga mai l’età adulta. I test sul campo avviati in diversi luoghi, tra cui Malesia e Brasile, hanno rivelato che le zanzare OGM riducono la popolazione di Aedes aegypti locale del 90 per cento.

E questa settimana nella rivista PLOS Pathogens, un team di scienziati ha parlato di un altro metodo di controllo che sembra essere promettente – l’uso della Wolbachia, un batterio che normalmente infetta molte specie di insetti ma non l’Aedes aegypti. Introducendo il batterio nella popolazione di Aedes aegypti, si proteggono gli insetti dal contrarre dengue, Zika e altri virus, impedendo quindi che vengano trasmessi agli umani.

“Con l’avanzare della conoscenza biologica delle zanzare, della loro fisiologia, e con lo sviluppo di nuovi strumenti genetici, detti ‘gene drives’, sarà forse possibile un giorno sterminare specie selezionate di zanzare,” dice Akbari.

“Dato che solo 100 delle circa 3.500 specie stimate di zanzare sulla terra colpiscono gli umani, e di queste solo 50 sono portatrici di malattie umane, credo sarà in futuro possibile mirare e eliminare solo le specie portatrici e lasciare la restante popolazione intatta.”

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