Emergenza contesto: lunedì sera Chiara Ferragni ha organizzato una festa di compleanno a sorpresa per suo marito Fedez (tra l’altro in ritardo di una settimana). Per fare una cosa simpatica l’ha organizzata all’interno di un supermercato. Durante la festa alcuni tra gli invitati hanno giocato con il cibo e lanciato le cose per terra. A un certo punto Chiara Ferragni ha anche sprecato dieci ortaggi di diversa natura per farsi un selfie. I non-invitati alla festa di compleanno ci sono rimasti piuttosto male e hanno accusato Fedez, per farla molto semplice, di mancanza di rispetto nei confronti del cibo, dei poveri e più in generale delle sofferenze dell’umanità tutta. Appena si sono resi conto della tempesta di merda che si stava sviluppando nel mare di internet, Fedez e Chiara Ferragni hanno provato a metterci una pezza, con una serie di spiegazioni che hanno incarognito ancora di più “l’opinione pubblica”.
In questa storia, sulla quale ora vi fornirò il mio personalissimo parere non richiesto, il primo problema è stata la scelta dell’ambientazione, un non-luogo che già settimane fa era riuscito a polarizzare l’intero dibattito pubblico con la questione delle aperture domenicali. Considerando che una buona fetta della fanbase di Fedez lo segue solo e unicamente per bastonarlo a ogni occasione utile, pensare che un supermercato fosse il posto giusto per festeggiare l’anniversario della sua nascita è stato un grosso errore. Ho il timore che ci sia qualcosa nei supermercati che ci spersonalizza e ci rende nervosi; immagino che per il 99 percento della popolazione mondiale si tratti di quel fastidioso nervo attaccato al portafoglio che ti porta a scegliere i frollini marca discount piuttosto che le Gocciole Pavesi. Siccome è stato già chiarito che la festa non era un’operazione commerciale di Carrefour mi piace immaginare che un giorno, mentre andavano a comprare la Lamborghini nuova, Fedez abbia confessato alla sua innamorata uno dei suoi sogni da bambino: restare chiuso dentro un supermercato con l’intero assortimento a disposizione.
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Mi ricordo che c’è stato un momento della mia vita, alle scuole superiori, in cui ho dovuto scegliere per chi fare il tifo tra Fedez e un altro rapper molto simile a Fedez che però arrivava da una diverso località dell’hinterland milanese. Quella volta ho scelto di dedicare le mie energie di fan a Emis Killa, ma ora è il momento di tornare a tifare per Fedez.
Potrei dire che questa storia sia una follia perché ieri mattina mi sono svegliato nel multiverso in cui (in termini molto generali) erano in corso circa 20 guerre e (in termini più specifici), il mio Ministro dell’Interno pensava che fosse una cosa da persone normali scrivere gli hashtag sopra i suoi selfie, come se ci si potesse cliccare sopra. Ma non lo farò, perché non è necessario per avvalorare la mia tesi.
Come forse saprete infatti alcuni anni fa il baratto è stato sostituito da un altro sistema: la compravendita. Grazie a questo sistema invece di scambiare le sue canzoni per una Lamborghini Huracan, a Fedez è concesso di convertirle in Soldi™, che gli permetteranno in seguito di acquistare una Lamborghini Huracan. Non è un concetto semplice da mandare giù, ma quando capisci il meccanismo diventa più semplice. Bisogna sempre ricordarsi anche che questa storia dei Soldi™ e della compravendita ha creato un sacco di problemi nel mondo, tipo: la Bocconi, la Luiss, il capitalismo.
Un altro esempio di questo problema: una volta durante una grigliata di Ferragosto ero così su di giri che ho deciso di versare un’intera bottiglia di acqua frizzante direttamente in testa a un mio amico addormentato al sole (pensavo che la frizzantezza avrebbe reso lo scherzo più fastidioso). Sono sicuro che in quel momento, da qualche parte nel mondo, c’erano persone più o meno della mia età che non avevano la possibilità di accedere a una fonte di acqua pulita; probabilmente la maggior parte di quelle persone avrebbe persino trovato incomprensibile o ridicolo il concetto stesso di acqua frizzante.
Questo non significa necessariamente che se hai abbastanza soldi da spendere puoi comprarti un sicario e nessuno può farti chiudere in prigione per sempre, ma semplicemente che il mondo non è tutto bianco o tutto nero e che è impossibile tracciare la linea del compromesso con certezza scientifica.
Se decidi di andare su tutte le furie perché alcuni ortaggi sono stati lanciati durante una festa di compleanno non diventerai una persona migliore e, allo stesso tempo, evitare di passare la tua giornata a infamare un ragazzo di 29 anni che sta festeggiando il suo compleanno in un supermercato non ti renderà una persona spregevole. Nessuno di noi può preoccuparsi contemporaneamente di tutti i problemi del pianeta, nemmeno se sei ricco quanto Fedez. Un buon passo per iniziare a diventare degli esseri umani migliori, anziché indinniarsi per ogni stupidaggine che viene pubblicata su Instagram, è ricordarsi che il tuo privilegio è una cosa reale e che a un certo punto della vita dovresti iniziare a farci i conti, sia che tu ti stia comprando i frollini del discount o l’intero supermercato per quattro ore.
Per quanto mi riguarda, il festeggiato che, quasi in lacrime, manda a casa tutti gli invitati durante la sua festa a sorpresa e poi (per un pelo!) non si cancella da Instagram mi sembra un ricordo di questa consapevolezza sufficiente a non buttargli sulle spalle la croce della fame nel mondo.
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