In occasione del ventennale dei fatti del G8 di Genova, abbiamo deciso di dedicare una serie di articoli e approfondimenti a quella che ancora oggi rimane una delle pagine più nere della storia d’Italia.
Il G8 di Genova è senz’ombra di dubbio uno degli eventi contemporanei maggiormente ripresi e fotografati.
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Dal corteo dei migranti che ha aperto il controvertice del 19 luglio, fino alla processione di barelle con i feriti trasportati fuori dalla Diaz la notte del 21 luglio, migliaia di giornalisti, operatori e fotoreporter hanno seguito e documentato ogni momento di quelle giornate drammatiche.
Tra questi c’era il fotografo Francesco Acerbis, che proprio in questi giorni—in occasione del ventennale—ha inaugurato la mostra “20G8 – Ferite, memoria, futuro,” curata e progettata insieme a Claudia Rotondi.
L’esibizione è composta da oltre 120 scatti di quattro fotografi che erano presenti a Genova: lo stesso Acerbis, Elio Colavolpe, Luana Monte e Luca Nizzoli Toetti.
Nello spiegare il significato della mostra, il socio fondatore di STILL Denis Curti ha detto che “la rappresentazione della violenza è qualcosa che ci ha sempre accompagnato. La violenza ci spaventa e attrae, lascia una profonda impressione, quasi indelebile. I giorni e i fatti accaduti durante il G8 di Genova di 20 anni fa sono l’occasione per riflettere su questi temi.”
La mostra è ospitata nella galleria STILL di Milano, dal 19 al 24 luglio 2021, in via Zamenhof 11.