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In questo gioco devi testare dei sexbot per salvare l’umanità

“In un mondo… Dove l’umanità finirà letteralmente per estinguersi se gli uomini non avranno dei sex robot non senzienti su cui strusciarsi…”

È questa la premessa della prima creazione in realtà virtuale di Nutaku, lo sviluppatori di giochi hentai e per adulti dietro a SexBot: Quality Assurance Simulator.

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Il titolo spedisce il giocatore in un futuro lontano dove la Terra è stata distrutta da una guerra termonucleare. Poco dopo la catastrofe, una malattia comincia a diffondersi attraverso l’aria e causa un drastico crollo della nascite di donne, fino al punto in cui l’umanità finisce per ritrovarsi a rischio di estinzione. L’umanità (presumibilmente, a questo punto composta da perlopiù uomini) si lancia nello spazio a bordo di una sorta di ‘arca’ per trovare una nuova casa. “Abbiamo cominciato a sviluppatore delle femmine artificiali per sostenere la popolazione durante il nostro lungo viaggio,” spiega il presentatore nel trailer del gioco. “Testare questa tecnologia vitale è il tuo lavoro.”

Quindi, è evidente che non ci sia un senso dietro a questa cosa, ma la trama dovrebbe essere più o meno così: L’umanità soccomberà se gli uomini non hanno modo di scopare un oggetto che abbia la forma di una donna. Nel futuro siamo tutti incel, a quanto pare. Be’, non io: tutte le donne infatti sono morte da tempo nel mondo di SexBot: Quality Assurance Simulator. Ma sta a te, coraggioso e attento tester delle Donne Robot, salvarci tutti. Ripeto. Non è compito mio, perché a quanto pare sono mega morta nella trama di questo gioco.

Il comunicato stampa menziona anche la presenza di un’opzione strap-on per i giocatori che non hanno un pene.

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In SexBot: Quality Assurance Simulator, recupererete dei dildo sballonzolanti da delle macchinette automatiche (praticamente tutte le dinamiche fisiche del gioco sono legate al concetto di gelatina); inserirai dei numeri a caso in dei computer steampunk; osserverai la tua donna robot danzare in maniera piuttosto sinistra. E mentre tenterai di fare sesso con lei, cercherai di fare il possibile per non infastidirla, per riuscire a “guadagnare la sua fiducia” mostrando “rispetto” e “gentilezza”.

Sì, come ciliegina su questa strana torta, il gioco non fa altro che insistere che il giocatore sia tutto sommato un bravo ragazzo. “Comportarsi malamente potrebbe condannare alla perdizione non soltanto te, ma tutta l’umanità,” spiega il presentatore nel trailer.

Non lo so. Questa roba sembra una cagata, onestamente. Svegliatemi quando ci sarà davvero un sex robot funzionante, o quando avremmo superato questo noiosissimo stereotipo della donna robot come oggetto ipersessualizzato.

Questo articolo è apparso originariamente su Motherboard US.