Música

Il collage post-apocalittico di Panoram

Nel mondo succedono cose terribili, probabilmente andremo incontro a nuove guerre mondiali e slittamenti ideologici, le previsioni meteo per i prossimi mesi danno in arrivo piogge di locuste e tormente di grilli, la civiltà per come la conosciamo è in rotta di collisione. Benissimo, no? Significa che è il momento di costruirsi un bunker antiatomico e scavare fin sotto il livello del mare per trovare un po’ di senso. Quando guardarsi intorno fa spavento, però, la civiltà ricorre alla ricchezza dell’underground, fonte inesauribile di elementi nutrizionali e gemme di enorme valore. 

Non nascondo che, tra gli artisti ancora semi-nascosti nel nostro sottobosco, quello che mi fa sognare di più è il qui presente Panoram. In arrivo il suo quarto lavoro, A Doom With A View—che uscirà in cassetta per la label di Los Angeles Origin Peoples, che segue AccentsEveryone Is A DoorBackground StoryNonostante il concetto stesso di concept album sia abbastanza ridicolo da caricare sulle spalle di un producer, ho sempre l’impressione che il motivo per cui adoro i lavori di Panoram sia il suo storytelling, che varia ad ogni release, appoggiandosi di volta in volta a tavolozze sonore densissime di riferimenti, dal funk cosmico al kraut ad aperture quasi Clams Casiniche, fino ad arrivare a questa sorta di collisione post-apocalittica che si struttura nella forma che vedete qui sotto. Ho pure il sospetto che ci sia una meta-narrazione nei suoi album, come se i viaggi interstellari raccontati nei precedenti fossero giunti a termine su un Pianeta con tutt’altra vegetazione e forme di vita assurde, e il nostro astronauta del synth cercasse di trasmettere la sensazione di dover ripartire da echi lontani per ricostruire un sistema di segni sonori. A Doom With A View, in poche parole. 

Non è il caso di farvi sentire in colpa dicendovi che Panoram all’estero è apprezzatissimo (il 2 dicembre suonerà a Liverpooll’11 al Birthdays di Londra con una formazione inedita basso-batteria-synth, quindi amici di Brexit sapete cosa fare), ma vi dico, forse non sono nemmeno la più grande fan di questo ragazzo, dato che uno dei producer più raffinati della nostra penisola, Francesco De Bellis, condivide con me questa passione, quindi è indubbio che abbiamo ragione noi. E allora fate qualcosa per la vostra Patria e schiacciate play sul video che vi presentiamo oggi in esclusiva e che illustra un pezzettino di A Doom With a View. Se poi iniziate a prendervi bene (e credo proprio che sarà così), a questo link potete acquistare la cassetta, o la Panorassetta, come l’ha chiamata lui stesso—condividiamo anche questa macabra predilezione per i giochi di parole scadenti, io e Panoram

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Dai che stare sottoterra non è così male. Buon ascolto: 


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