Música

Il mio primo appuntamento con MYSS KETA

Siccome sono un essere sociopatico, tutti i veri “primi appuntamenti” che ho affrontato nella mia vita, con donne o uomini, non hanno fatto altro che aggravare il baratro di disagio che sentivo verso l’umanità, o sono finiti con nasi rotti e incidenti stradali, quando è andata bene. Così ho pensato che per inaugurare questa nuova rubrica di primi appuntamenti con i grandi nomi della musica italiana avrei chiesto di uscire a una creatura misteriosa, un angelo senza volto. In due parole: M¥SS KETA​​​.

Tutte le foto di DARIO PIGATO – MOTEL FORLANINI

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Incontro M¥SS in una tiepida giornata di ottobre a Milano, in via Padova. Mentre sono assorta nell’avvincente lettura della Gazzetta sento rombare il motore di una berlina nera da cui scende lei, con due stivali color cielo, una pelliccia di “vera” alpaca e un elegante abito da sera. Ordino immediatamente due tartini on the rocks per metterla a suo agio. Un po’ meno a suo agio è la clientela del bar, in quel momento composta da un gruppetto di ragazzi nordafricani che mi chiedono chi sia questa ragazza mascherata inseguita dai paparazzi. Rispondo che si tratta di una famosa cantante e il nostro appuntamento inizia così, con un brindisi collettivo in onore della Keta nazionale. 

In effetti, poi ci penso, cosa avrei dovuto rispondere? Definire Keta una cantante mi è sembrato ridicolo, oltre che riduttivo, trattandosi di una creatura completamente surreale. “KETA NON ESISTE,” dice lei, eppure dietro a questo gimmick da balorda mascherata c’è decisamente più realtà di quanto ti aspetti. Ieri è uscito il primo vero album di M¥SS KETA, ed è già un greatest hits, il che è abbastanza eloquente sulla natura paradossale di questo progetto. Un esperimento nato per gioco, cresciuto insieme al collettivo milanese Motel Forlanini, che è diventato, senza nemmeno farlo apposta, sempre più vivo e serio—oltre che sempre più collettivo. E l’icona, più che la persona, attorno cui si arrocca questo gomitolo è la mia donna dal volto coperto, il mio appuntamento romantico di oggi, una che non esce mai dal personaggio, ma ti entra in testa molto facilmente. Appena si siede di fronte a me al tavolino del bar Mary le consegno il regalino che le avevo comprato a Loreto, roba veramente di classe, un bigliettino d’auguri per i sacramenti in cui le scrivo che è “crazy come una cresima”. Lei lo guarda, le scende una lacrima da sotto l’occhiale da sole, e so già che ho fatto breccia nel suo cuore.

Decido quindi di prendere il toro per le corna e andare subito al sodo: 

Noisey: M¥SS​, siccome sei un’influencer, non posso non chiederti se hai scelto di uscire con me perché ora che Chiara Ferragni sta con Fedez anche tu volevi il tuo toy boy tatuato.
M¥SS KETA:
CHIARA FERRAGNI E FEDEZ LI HO FATTI CONOSCERE IO A LIGNANO SABBIADORO, GLI HO ORGANIZZATO UN PICCOLO APE, SAI, C’ERA L’HAPPY HOUR, CINQUE EURO, CARINO, SI SONO TROVATI BENE. PENSO SIANO UNA COPPIA VISIONARIA, MA PER ME TU SEI MOLTO PIÙ DI UN FEDEZ… TU PUOI ESSERE LA MIA FEDE.

Oddio, è la cosa della cresima che ti ha conquistato!
Sì, SAI, IO SONO PIENA DI VALORI CRISTIANO-CATTOLICI, QUINDI ESSERE PARAGONATA ALLA CRESIMA MI HA FATTO EMOZIONARE.  

Tu quindi hai fatto tutti i sacramenti.
TUTTI, TRANNE IL FUNERALE PER IL MOMENTO. L’HO FATTO DI TUTTI I MIEI EX MARITI, MA IL MIO ANCORA NO. 

Di quanti ex mariti stiamo parlando?
NON POSSO DIRTELO QUESTO, AMORE, DOBBIAMO LASCIARE UN PO’ DI MISTERO NELLA NOSTRA RELAZIONE, ANCHE PERCHÉ I MIEI AVVOCATI MI TAGLIANO LE GAMBE SE RIVELO TROPPO.  

Hai avuto anche un marito colombiano…
CONOSCIUTO IN COLOMBIA, MA LUI ERA NAPOLETANO. GENTE CALDA. 

Ci sono tante miss nel mondo… Miss Kittin, Miss Modular, Miss Italia, perché hai scelto di essere una miss anche tu?
ALLORA, VIVENDO IN COLOMBIA AVEVO VINTO MISS COLOMBIA QUANDO AVEVO DICIANNOVE ANNI, ERO UNA SBARBATELLA, MA PER I MIEI USI E COSTUMI HANNO INIZIATO A CHIAMARMI M¥SS KETA, E DA Lì È NATO IL MIO NOME DI BATTAGLIA. 

Perché eri molto tranquilla forse… Come mai hai deciso che avresti coperto il tuo volto? 
TUTTO È NATO DALLA PRIMA CANZONE CHE HO SCRITTO, “MILANO SUSHI E COCA”, IO E QUESTO GRUPPO DI STILISTI CON CUI LAVORAVO—NON POSSO RIVELARTI CHI FOSSERO ESATTAMENTE PERÒ CIAO STEFANO CIAO DOMENICO—ABBIAMO DECISO CHE AVREMMO GIRATO IL VIDEO DI QUESTO PEZZO A VOLTO COPERTO PERCHÉ ERA IL MODO MIGLIORE PER COMUNICARE LE VERITÀ CHE RACCONTAVO. ANDANDO AVANTI POI MI SONO RESA CONTO CHE LA VERITÀ ARRIVA MOLTO MEGLIO SE CHI TE LA DICE HA IL VOLTO COPERTO. 

Hai ragione, infatti tu sai che io sono una persona che ha studiato…
MA INFATTI SEI INTELLIGENTE! SEI UN BUON PARTITO…

Oddio, grazie, sono lusingata… Ecco, insomma c’è questo filosofo che sostiene che vediamo la verità sempre per sottrazione: sono i limiti delle cose che definiscono ciò che queste cose sono. Alla fine se ci pensi gli artisti con il volto coperto sono quelli che riescono meglio nel loro intento. Lo dice anche Sorrentino. Non sei d’accordo?
CERTO INFATTI SE TU PENSI A BATMAN E ROBIN, O A ZORRO, CHE SONO COMUNQUE GRANDI ARTISTI, TI RENDI CONTO CHE PER COMUNICARE IL LORO MESSAGGIO HANNO DOVUTO FARE QUESTA SCELTA DELL’INCOGNITO. HANNO SUONATO A LOS ANGELES CON ME LA SCORSA ESTATE…

Mi raccontavi che poi Zorro era stato arrestato…
BE’ Sì MA QUESTO PERCHÉ IL RAGAZZO AVEVA UN PO’ LA FISSA DELLE RIGHE, SPADE E RIGHE ANZI… ORA SO CHE SI STA RIPRENDENDO, È NEL DESERTO DEL NEVADA.

Gli hanno detto “Se ne-vada!” 
VIRGINIA QUESTO APPUNTAMENTO PUÒ FINIRE QUI PER ME.

Dai scusami Keta, non lo faccio più. Raccontami come ti gestisci questo rapporto con la tua identità, che di volta in volta crei insieme al tuo team. 
OK, GUARDA IO HO RAGIONATO PARECCHIO DA QUANDO INDOSSO UNA MASCHERA. MI SONO CHIESTA INNANZITUTTO COSA SIGNIFICHI IDENTITÀ. CIOÈ. TRASPARE SOLTANTO ATTRAVERSO IL VISO? MI SONO RESA CONTO ANCHE CHE, PER VIA DELLA MASCHERA, È STATO PIÙ IMMEDIATO, PER MOLTI, IDENTIFICARSI CON M¥SS KETA. NON AVENDO UN VOLTO, C’È UN PO’ DI M¥SS IN OGNUNO DI NOI. 

Effettivamente se ci pensi hai saltato il passaggio della realtà e sei diventata immediatamente un’icona. Soprattutto la cosa che apprezzo del tuo team è che Stefano e Domenico hanno saputo ricreare questa icona in continuazione, non lasciarla sola a se stessa, ma reinventarla, ricrearla ogni volta che si mostra. 
ESATTO, POI SE DEVO DIRTI LA VERITÀ AD UN CERTO PUNTO SONO STATA COSTRETTA AD AFFIANCARMI NUOVI STYLIST PERCHÉ CON STEFANO E DOMENICO C’È STATO QUALCHE PROBLEMA TECNICO. DOMANI HO UN APPUNTAMENTO IN TRIBUNALE PER RISOLVERE QUESTO INCRESCIOSO. 

Ma per quella storia dell’utero in affitto che non gli hai concesso?
IO SINCERAMENTE SE DOMENICO MI RIMANDA UN’ALTRA EMAIL DI QUELLE NON SO COSA FARE. GLI HO DETTO CHE PER ME PUÒ AFFITTARE IL SUO, DI UTERO, CHE È ANCHE PIÙ SPAZIOSO, PERCHÉ AL MOMENTO IO HO UNA CARRIERA DA MODELLA. 

Sapevo che costava molto l’affitto dell’utero di Stefano, perché abitando molto in centro… 
VERO, PERÒ NON È CHE POSSO ESSERE UN ANGELO DI VICTORIA’S SECRET CON L’UTERO IN AFFITTO, HO UNA FORMA DA MANTENERE. 

Invece a te piace esplorare le periferie, per questo hai voluto incontrarmi qui in Via Padova, a NoLo, che poi è anche la zona che hai scelto per presentare la tua fanzine. Questa è una zona in cui tu, che vieni dalla Colombia, puoi trovarti in un bar gestito da una signora cinese al tavolo con gli amici nordafricani. È una zona che rispecchia la natura cosmopolitan del tuo progetto? 
QUELLO CHE MI AFFASCINA DELLA ZONA CHE VA DA NOLO A PORTA VENEZIA È TUTTO QUESTO MELTING POT CULTURALE PAZZO, CHE UN PO’ NON TI FA NEMMENO CAPIRE DOVE SEI ESATTAMENTE. SIAMO A MILANO, MA LA STRATIFICAZIONE CULTURALE CHE TROVI IN QUESTI QUARTIERI È LA STESSA CHE TROVI NELLE GROSSE CITTÀ EUROPEE, E POI SOPRATTUTTO QUI IO NOTO CHE CI SONO TUTTE LE TIPOLOGIE DI PERSONE PER STRADA. OGGI AD ESEMPIO AL PARCO TROTTER C’È LA PARTITA DI PALLAVOLO DELLE TRANS, MA NELLO STESSO PARCO CI SONO LE FAMIGLIE, GOMITO A GOMITO CON GLI SPUTAPALLINE O CON I PARRUCCHIERI AFRICANI O CON LE SIGNORE CINESI CHE HANNO I NEGOZI. QUESTA È LA MILANO IN CUI VOGLIO VIVERE. 

Vero.
E POI QUI CON ME SONO TUTTI COSì CORDIALI ANCHE SE NON HO UNA FACCIA, VIVIAMO TUTTI BENE INSIEME, SIAMO TUTTI BEN AMALGAMATI. 

Come sei dolce: che segno sei?
NON SO SE POSSO DIRLO… METTIAMOLA COSì: VERGINE, MA NON TROPPO.   

Visto che siamo nel momento Cioè, dimmi: come dovrebbe essere la tua persona ideale?
DOVREBBE AVERE IL CORPO DI FABRIZIO CORONA, MA COI TATUAGGI DI ELISABETTA CANALIS, IL GENIO SOTTILE DI DARIO FO (RIP), I CAPELLI DI JOHNNY DEPP IN CHOCOLAT, LA SIMPATIA DI ENZINO IACCHETTI—CHE COMUNQUE IN QUESTO PERIODO STO OSPITANDO A CASA, STA DA ME IN CORRIDOIO, MI SEMBRA DI FARGLI UN TORTO SE NON LO NOMINO. 

Vabbè praticamente stai descrivendo me. Forse hai scordato soltanto di nominare il fascino di Paolo Calissano prima dell’arresto. 
NO, LUI L’HO OMESSO APPOSTA PERCHÉ COMUNQUE ABBIAMO UN CONTO IN SOSPESO. È ANDATA COSì: PRATICAMENTE ERAVAMO ALLA PIZZERIA SANTA MARIA DI PORTA VENEZIA, ARRIVA IL MOMENTO DI PAGARE IL CONTO E LUI MI FA: “NO IO STI SOLDI NON CE LI METTO”. E IO GLI FACCIO “PAOLINO, MA HAI PRESO LA BUFALA CON I FRUTTI DI MARE, IO HO PRESO UNA MARINARA, ALMENO SMEZZIAMO.” LUI PRENDE E SE NE VA. POI QUELLA SERA È TORNATO A CASA, È SUCCESSO QUELLO CHE È SUCCESSO, A ME È PURE DISPIACIUTO, MA MI DEVE SEDICI EURO E A QUESTO NON SI SCAPPA. 

A proposito di amici finiti male, il tuo ex amante Fabri Corona è tornato al fresco. Tu gli avevi dedicato una ballata [“IN GABBIA (NON CI VADO)”, NdR]. Come ti fa sentire saperlo di nuovo dietro le sbarre?
MI SEMBRA EVIDENTE CHE, FINCHÉ CONTINUERÀ QUESTO ACCANIMENTO DA PARTE DELLA MAGISTRATURA, IL MOVIMENTO #FREECORONA NON SI FERMERÀ MAI. TRA L’ALTRO QUELL’HASHTAG È L’UNICO TATUAGGIO CHE HO, NON POSSO RIVELARTI DOVE, MA SOLO CHE NELLO STESSO PUNTO DEL CORPO LUI HA TATUATO #FREEMISSKETA, PERCHÉ SENZA KETA NON C’È FABRI E SENZA FABRI NON C’È KETA. IO SONO STATA TANTO TEMPO CON LUI, SOPRATTUTTO QUANDO CI HANNO PERMESSO DI CONDIVIDERE LA STESSA CELLA. 

Ah, una convivenza praticamente.
IO LO RICORDO COME UNO DEI PERIODI PIÙ BELLI DELLA NOSTRA VITA. CREDO COMUNQUE CHE QUESTA STORIA, ANCORA UNA VOLTA, CI METTA DI FRONTE ALLA DOMANDA: CHE COS’È VERAMENTE LA GIUSTIZIA? PERCHÉ NON È GIUSTO AVERE CONTANTI IN CASA? POSSIAMO DIRE CHE FABRI È UN CAPRO ESPIATORIO PERCHÉ HA LA COLPA DI ESSERE SENSIBILE AL DIVERTIMENTO E ALLA BELLEZZA, COSE CHE LO STATO ITALIANO NON CAPISCE ASSOLUTAMENTE. È STATO COSTRETTO A SUBIRE TUTTO QUELL’ITER PROCESSUALE SOLAMENTE PERCHÉ È UN UOMO SENSIBILE. MA ALLORA IO MI CHIEDO: PERCHÉ LE STESSE PENE NON LE FACCIAMO SUBIRE AGLI INSENSIBILI? 

Chi sono questi insensibili? 
TUTTI QUELLI CHE ACCUMULANO SOLDI PER ARRICCHIRSI… I SOLDI SI ACCUMULANO PER SPENDERLI. 


Visto che sono la tua dolce metà per questa giornata: se avessimo un milione di euro da spendere entro stasera dove mi porteresti? 
SICURAMENTE PRENDEREI IL MIO ELICOTTERO E INIZIEREI DA MONACO, ANDREMMO AL CASINO PERCHÉ COMUNQUE QUESTE MACCHINETTE NON CI HANNO DATO ALCUNA SODDISFAZIONE. POI SALTEREI IN BLOCCO PARIGI PERCHÉ È SOPRAVVALUTATA. POI COSTA AZZURRA. PARIGI ZERO.

Perché niente Parigi? È una città così romantica.
SECONDO ME I FRANCESI CI STAN PRENDENDO TUTTI PER IL CULO CON QUELLA “R” MOSCIA. LO FANNO APPOSTA PER FARCI SPAZIENTIRE. 

In effetti perché Trezeguet non lo pronunciano con quella loro R ma lo dicono normale?
ECCO! ED È QUI CHE TROVI LO SCALPELLO E TI APRI LA STRADA PER LA VERITÀ. IO POI NON DIMENTICO QUELLA STORIA DELLA GIOCONDA. 

A proposito, dato che sei un’amante dell’arte potresti darmi un’opinione sulla Gioconda in effetti. 
IO QUELLO SGUARDO ASSORTO LO CONOSCO BENE… Lì SIAMO A UN PAIO DI RIGHE DI KETA E QUALCHE BIANCHINO. A ME NON MI FREGHI MONNA LISA. 

Quindi come mai la Keta e non altre sostanze?
BE’ PERCHÉ, COME MONNA LISA SA BENE, TI FA ANDARE IN ALTRE DIMENSIONI. TRA L’ALTRO L’ULTIMA VOLTA HO DIMENTICATO IL PORTAFOGLIO NELLA SECONDA DIMENSIONE E DEVO TORNARE A RIPRENDERMELO. 

Stai tranquilla Keta, oggi sono il tuo cavaliere, questo giro te lo offro io. 
NO MA IN BANCA SONO PIENA, È CHE LA MARY NON HA IL POS. 

Raccontami l’evoluzione del tuo styling.
ALL’INIZIO USAVO I PASSAMONTAGNA COLORATI, ERO MOLTO PUSSY RIOT: ORO, FUCSIA, E COSì VIA. POI SONO PASSATA AL BURQA, ANCHE PER UNA QUESTIONE DI COMODITÀ. 

Quindi d’estate usi il burkini? 
ASSOLUTAMENTE Sì, INFATTI SONO TOTALMENTE CONTRARIA AL MODO IN CUI SI SONO COMPORTATI I FRANCESI E QUESTO È UN ALTRO MOTIVO PER CUI STO BOICOTTANDO PARIGI. PER QUESTO BISOGNA CHIAMARLO BURKINI CON LA R BEN MARCATA. 

Poi com’è andata a finire con il tuo outfit?
CHE FINALMENTE MI SONO SMARCATA DA DOMENICO E STEFANO E HO TROVATO QUESTA NUOVA STYLIST CHE SI CHIAMA ELENA, ABBIAMO PROVATO ANCHE LE MASCHERE DA LUCHA LIBRE, MA SIAMO IN CONTINUA EVOLUZIONE STILISTICA. 

Andiamo a prendere qualche birra al Milan Store, che non è lo store del Milan, ma un negozio gestito sempre da ragazzi cinesi che vende parecchie cose tra cui le birre, anche se la policy per i resi è molto autoritaria: 

Mentre ci incamminiamo verso il parco Trotter incontriamo un uomo arrivato da poco in Italia che mi chiede una sigaretta per poi affermare che Milano è l’inferno perché non si capisce se le persone sono uomini o donne, indicando me, dopodiché incontriamo un gruppo di ragazze transessuali che hanno appena finito di giocare la loro partita di volleyball al Parco Trotter. Un po’ rivaluto tutto il concetto dietro a “Le Ragazze di Porta Venezia,” che alla fine è un testo che parla di questo tipo di biodiversità. Camminiamo fianco a fianco con una volante dei carabinieri che ci scorta fin dentro al parco, e ne approfitto per spostare il focus del discorso su temi più impegnativi.

Hai sentito quello che ci ha detto il ragazzo? Che Milano è l’inferno perché non si capisce più chi è uomo e chi è donna e così via. Tu che ne pensi di Milano? 
BE’ IO DIREI CHE TUTTO QUELLO CHE LUI HA DEFINITO COME TERRIBILE SIANO INVECE VALIDI MOTIVI PER RIMANERE QUI. VOGLIO DIRE: GUARDA DOVE SIAMO IN QUESTO MOMENTO. È ARRIVATO QUESTO GRUPPO VARIEGATISSIMO DI PERSONCINE, ALCUNE DELLE QUALI VESTITE ANCHE TOTAL KIPSTA. ECCO, QUESTI SONO I MOTIVI PER CUI STO A MILANO. I CARRELLI PER STRADA, LE PARTITE A PALLAVOLO DELLE TRANS, ANDARE DALLA MARY E INCONTRARE GLI AMICI DEL BAR SONO MOTIVI PER CUI SIAMO QUA. NONOSTANTE TUTTO, POI, MILANO TI AGGREDISCE MOLTO MENO RISPETTO AD ALTRE CITTÀ: PENSA A LONDRA. LONDRA TI MANGIA. MILANO NON È CERTO SIMPATICA, MA DOPO UN PO’ MAGARI CI FAI UN APERICENA. 

A proposito di partite di pallavolo, sei una che fa sport? 
Sì CERTO. PRATICO IL SALTO DEL VASSOIO, IL NUOTO NELL’ACQUARIO, IL SALTO NELLA SECONDA DIMENSIONE (CHE DOVRÒ RIPRENDERE A BREVE INSIEME AL MIO PORTAFOGLIO).

Mi sembra di capire che non abiti qua a NoLo, anche se frequenti molto questa zona. 
ALLORA, A DIFFERENZA DI FEDEZ CHE MOSTRA AI QUATTRO VENTI IL SUO NUOVO ATTICO A CITYLIFE, IO CHE SONO UMILE NON L’HO MAI DICHIARATO AL FISCO, MA HO UN DOPPIO LOFT SOPRA I BASTIONI DI PORTA VENEZIA. NON È CHE ME LA DEVO MENARE COL FISCO PER IL MIO APPARTAMENTO, NO? LO TROVEREI UN PO’ DI CATTIVO GUSTO. 

Senti ma tu ti ascolti la musica elettronica… 
NON I CAZZO DI SUBSONICA.

Ma invece chi, tipo?
GUARDA, ULTIMAMENTE STO RIPRENDENDO TUTTA LA VECCHIA FIDGET HOUSE CHE HA CARATTERIZZATO LA MIA INFANZIA, QUINDI TIGA DEI PRIMI TEMPI, CROOKERS, CONGOROCK, QUELLA SCENA Lì. L’HO RIPRESA PERCHÉ L’ULTIMO ALBUM DI MR. OIZO, “ALL WET”, NON SI VERGOGNA DI ESSERE COSì SFACCIATAMENTE 2008, QUINDI HO PENSATO CHE NON DOVREI VERGOGNARMENE NEMMENO IO. IN REALTÀ PERÒ DI SOLITO O ASCOLTO ROBA ELETTRONICA SPERIMENTALE OPPURE LA MIA ADORATA HARDCORE. ME LA METTO IN CUFFIA QUANDO TORNO A CASA LA SERA E MI RILASSO. PROPRIO SABATO ERO GUEST STAR DI UN RAVE A BARANZATE DI BOLLATE, E DEVO DIRE CHE C’ERA PROPRIO QUELL’HARDCORE Lì CHE MI MANDA FUORI, CHE NON SAI NEMMENO PIÙ DOVE SBATTERE I PIEDI PERCHÉ I BPM SI SUSSEGUONO TROPPO VELOCEMENTE. ECCO. QUELLA È LA COSA PIÙ BELLA. E TI GIURO CHE MI RILASSA. POI SONO ANCHE MOLTO LEGATA AI CHEMICAL BROTHERS E AL MODO IN CUI USANO I LOOP PER PORTARTI ESATTAMENTE NELLA DIMENSIONE IN CUI TI VOGLIONO (CHE NON SEMPRE È LA STESSA IN CUI LASCI IL PORTAFOGLIO). 

Senti, ma invece solo io ti vedo in continuità con le grandi vocalist del periodo d’oro dell’eurodance? Tipo Gala, Carolina Marquez, Paradisio e così via? 
BE’, DEVI SAPERE CHE CAROLINA MARQUEZ ED IO CI CONOSCIAMO DALLE MEDIE IN COLOMBIA, ERA COMPLETAMENTE FUORI CONTROLLO COME ME. ERAVAMO IO, LEI E LORNA (QUELLA DI PAPI CHULO). UN GIORNO CI TROVIAMO NOI TRE E CI DICIAMO: PERCHÉ NON TORNARE A DAR VOCE ALLE NOSTRE ESIGENZE E AI NOSTRI RACCONTI DI VITA? ERANO I TEMPI IN CUI SI CREDEVA CHE LORNA FOSSE MORTA, TI RICORDI TUTTA QUELLA STORIA DELL’ELICOTTERO E DELL’LSD? INVECE VUOI SAPERE LA CRUDA VERITÀ? LORNA NON È MORTA, È SPOSATA E HA UNA FIGLIA. ORA, SECONDO ME LA GENTE SI SPAVENTA A VEDERE SITUAZIONI COME QUELLA DI LORNA CHE DEGENERANO IN QUESTO MODO IN UNA FAMIGLIA NORMALE. 

Oddio poverina. 
INFATTI NON CI SENTIAMO PIÙ. NE HO SOPPORTATE MOLTE, MA A QUEL PUNTO PER ME ERA DIVENTATA IRRICONOSCIBILE, QUINDI HO MESSO IN GIRO LA VOCE DELLA SUA MORTE—MA PER LEI EH, PER IL SUO BENE, LEI NON L’HA CAPITO E SI È INCAZZATA, MA NON POTEVO SOPPORTARE CHE IL MONDO SAPESSE DELLA SUA VERA FINE. DOPODICHÉ SONO SCAPPATA E HO INIZIATO LA MIA CARRIERA LASCIANDO LORNA E CAROLINA IN COLOMBIA. 

Quindi rimani l’unica voce del nu-eurodance in circolazione. 
Sì, POI CI HO PENSATO PARECCHIO A QUESTA STORIA DELLE VOCI FEMMINILI, PERCHÉ SECONDO ME IN UN CERTO SENSO SE È UNA VOCE DI DONNA A TIRARTI FUORI DELLE FRASI UN PO’ PESANTI, CATTIVE, BRUTALI, TI FA UN ALTRO EFFETTO. LA VOCE MASCHILE—A PARTE IL POETA GIGI DAG—NON RIESCE A SPIAZZARTI COME QUELLA DI UNA DONNA, NON RIESCE A TRASPORTARTI ALLO STESSO MODO.

Decidiamo che la panchina è un luogo troppo esposto ai raid improvvisi della polizia locale, quindi ci spostiamo in un luogo più appartato: il castello di legno. Dopo averle offerto in dono alcune frasche, indago più a fondo sul background musicale che ci unisce. 

Che poi se ci pensi in Italia non abbiamo una tradizione di rapper donne, cioè, a parte pochi esempi, le ragazze sono sempre state quasi inesistenti nel rap italiano, invece forse tu hai trovato una chiave per unire la tua interpretazione del mondo hip-hop con la tradizione tutta nostra delle voci narranti dei pezzi da discoteca. 
CAVOLI È VERO. INFATTI STO PARLANDO CON IL MINISTRO DELL’EDUCAZIONE E HO INSERITO ANCHE UN INCENTIVO PER LE RAGAZZE CHE SI AVVICINANO A QUESTO TIPO DI MUSICA. ANCHE PERCHÉ L’ITALIA FA ANCORA MOLTO MURO NEI CONFRONTI DELLE RAGAZZE CHE HANNO COSE DA DIRE. 

Forse succede anche perché si tenta di entrare nel mondo dell’hip hop, che comunque è una realtà molto testosteronica, da dimostrazione di cazzodurismo, con gli stessi strumenti con cui lo fanno gli uomini, mentre ci sono parecchie ragazze, da Nicki Minaj a Iggy Azalea, Kreayshawn, quella balotta lì, che hanno dato una loro impronta un po’ più ibrida al genere, un po’ come fai tu in realtà. 
MI STAI DICENDO CHE TI PIACCIO? 

Ma dai, mi sembra ovvio. E poi, forse anche il fatto che non ti sia presa sul serio dall’inizio ti ha permesso di fare il giro largo e di arrivare a una forma espressiva che alla fine è un ibrido di tutte queste cose che ti piacciono, no?
MA INFATTI SECONDO ME SI PERCEPISCE CHE AGGIUNGO IN CONTINUAZIONE MATERIALE A QUESTO INSIEME DISCONNESSO: TIPO UNA SERA POSSO ANDARE A MACAO CON RIVA E POI POSSIAMO TORNARE IN STUDIO E FARE UN PEZZO CON UNA BASE INDUSTRIAL, POI POSSIAMO FARE UN PEZZO COME “QUALITÀ/PREZZO” CHE È PIÙ SERIO, IMPEGNATO. CHE POI RISPECCHIA IL MODO IN CUI OGNUNO DI NOI È FATTO, NO? NON È CHE SIAMO UNA COSA SOLA, E BASTA. LA FORTUNA DI M¥SS KETA È AVERE LA POSSIBILITÀ DI METTERE TUTTI QUESTI ELEMENTI INSIEME, SENZA STARSI A SCERVELLARE SUL MODO IN CUI LI METTI IN FILA, PER CUI SI PUÒ SPERIMENTARE COMPLETAMENTE. FINORA ABBIAMO LAVORATO CON BASI DI GIGI D’AG, CON PEZZI DI SOMEC, DI ADRIANO CELENTANO… ED ERA TUTTO COERENTE CON L’INCOERENZA DI M¥SS KETA.

Insomma sei come il Cosmo, che va agitato non mescolato.
CHE POI QUELLO È IL MODO PER FAR SCIOGLIERE L’MD.

Vedi, non lo sapevo. 
MA COME NON LO SAPEVI? CON CHI SONO USCITA!!? RIMEDIAMO IMMEDIATAMENTE. 

Sì, anche perché quella cosa che non ami le droghe leggere ha gettato le prime ombre sulla nostra relazione. 
IO PIÙ CHE LA NATURALEZZA HO SEMPRE APPREZZATO LE COSE SINTETICHE, ARTIFICIALI. 

Per questo indossi una pelliccia sintetica?
TU DICI CHE È SINTETICA MA IO SOSTENGO CHE SIA ALPACA, COME LA METTIAMO?

Onde evitare che la mia M¥SS si prenda un brutto raffreddore al parchetto, decidiamo di andare a fare un po’ di piazza al Love, il piccolo locale di via Melzo gestito da Abeba, che ci riconosce e prepara immediatamente i migliori cocktail della casa per la sua adorata Myss. Eccomi qui come un novello Romeo che scalo il bancone per donare una rosellina alle mie Giuliette.

Subito dopo incontriamo una fan impazzita per M¥SS e io le faccio la mia prima scenata di gelosia. 

Ma tutto è bene quel che finisce bene e M¥SS per farsi perdonare mi intrattiene con un DJ set esclusivo. 

Ci sediamo a un tavolino con i nostri importanti cocktail e decido che è il momento di affrontare temi profondi. 

Adesso com’è il tuo assetto per i live? Sei sul palco insieme alle “Ragazze di Porta Venezia”?
Sì, LE RAGAZZE DI PORTA VENEZIA SONO DELLE RAGAZZE CHE HO RACCATTATO IN GIRO PER IL MONDO, TRA SFILATE DI DIOR, BUSKER FESTIVAL, AL CASINÒ IN RUSSIA. A ME PIACE AVERLE SUL PALCO PERCHÉ SICURAMENTE MI AIUTANO A RAPPRESENTARE TANTI ASPETTI DEL MIO MONDO. E COMUNQUE LA COSA BELLA È CHE SE SEI UNA RAGAZZA ANCHE TU POTRESTI BENISSIMO STARE SUL PALCO CON ME. NON C’È UNA FORMAZIONE FISSA. CI SONO RAGAZZE IN OGNI ANGOLO DEL MONDO. È LA GIUSTA ATTITUDE CHE TI RENDE UNA RAGAZZA DI PORTA VENEZIA, NON SERVE ESSERE EFFETTIVAMENTE DONNA (ANCHE SE AIUTA) E NEMMENO ESSERE EFFETTIVAMENTE DI PORTA VENEZIA. 

Se in questo momento dovessi dimostrarmi il tuo amore regalandomi una sostanza, che sostanza sarebbe? 
DUNQUE, DI SOLITO AI PRIMI APPUNTAMENTI CHE VANNO PARTICOLARMENTE BENE METTO UN PO’ DI GHB NEL BICCHIERE—E NON È DETTO CHE NON TE L’ABBIA GIÀ MESSO. OCCHIO. 

Allora prima che faccia effetto volevo intavolare un discorso serio con te.
TERRIBILE. 

Dato che la conversazione si stava facendo hot, decidiamo di prendere una Hummer Limo e farci portare fino in Piazza Duomo, perché M¥SS preferisce parlare di politica tra gli stand della Rinascente, a quanto pare. 

Dai, io lo so che in fondo ti interessa la politica, almeno un po’, visto che nomini addirittura Pisapiar in uno dei tuoi pezzi. Volevo chiederti come vedi il suo successore e che consigli gli daresti. 
PISAPIAR È STATO BRAVO, ANCHE SE ME NE HA FATTE PASSARE UN BEL PO’, PERÒ VABBE’, ABBIAM FATTO QUEL PARTY DI RICONCILIAZIONE A CONCILIAZIONE LA SCORSA ESTATE, QUINDI ORA SIAMO DI NUOVO IN BUONI RAPPORTI. AL NUOVO SINDACO INNANZITUTTO CONSIGLIEREI DI SMETTERLA DI CHIUDERE I POSTI PER TRASFORMARLI IN PARCHEGGI, MA ANZI, DI DARE PIÙ SPAZIO AL VOLTO NOTTURNO DI MILANO. AD ESEMPIO, ANCHE EVENTI COME I FESTEGGIAMENTI IN PORTA VENEZIA DELL’ECUADOR: QUELLE SONO LE COSE VERAMENTE BELLE CHE TI FANNO AMARE LA CITTÀ. PERCHÉ NON SONO GLI ORARI DA UFFICIO E LA IPERORGANIZZAZIONE CHE FANNO FUNZIONARE UNA CITTÀ, PIUTTOSTO DEVI FARE IN MODO CHE TUTTI SI SENTANO A CASA, QUINDI DEVI RENDERE MILANO ACCOGLIENTE DANDO SPAZIO A TUTTI, ALLE COSE GIUSTE. IN SINTESI: LEGALIZZARE LA COCAINA.  

Perché non droghe più simpatiche? 
VIRGINIA, NE ABBIAMO GIÀ PARLATO. IO AL BAR LA MATTINA VOGLIO CAFFÈ E COCAINA. MI SEMBRA ANCHE GIÀ UNO SLOGAN!

Subito sindaca!
GRAZIE.

Ed eccomi qui con la sindaca nella nuova sede dell’Amministrazione Comunale, ricollocata per l’occasione presso il cavallo di Piazza del Duomo.

Senti, avevo letto da qualche parte che se tu fossi sindaca trasformeresti Milano in una vera città di 24ore. 
SE FOSSI SINDACA IO FAREI IN MODO CHE QUESTA CITTÀ VIVESSE VENTIQUATTR’ORE SU VENTIQUATTRO. SO CHE NON SAREBBE SEMPLICE EDUCARE LA CITTADINANZA, MA A ME UNA CITTÀ 24H IN CUI OGNUNO SCEGLIE IL SUO SPAZIO, IL SUO PEZZO DI GIORNATA IDEALE PER VIVERE E LAVORARE SEMBRA MOLTO PIÙ EQUA RISPETTO A QUESTA GABBIA 9-18 IN CUI SIAMO IMPRIGIONATI. 

In che orari ti piacerebbe vivere?
IO MI SVEGLIEREI VOLENTIERI ALL’UNA DEL POMERIGGIO, GUARDEREI FORUM A COLAZIONE PERCHÉ IMPARO TANTO. GLI INSEGNAMENTI DI SANTI LICHERI MI SONO STATI UTILI PER I MIEI PROCESSI. DICIAMO CHE SAREI ATTIVA DALL’UNA ALLA MATTINA—QUELLA CHE ADESSO SI CHIAMA MATTINA, MA CHE PER ME SI CHIAMA AFTER. 

E come sarebbe il tuo after ideale? 
IN UNA LOCATION CASALINGA, MA GRANDE, TIPO I MIEI LOFT SOPRA I BASTIONI O LE VILLE DI CAPRI IN CUI CI PORTAVA FABRIZIO AI TEMPI D’ORO. ANDANDO PIÙ INDIETRO NEL TEMPO, GLI AFTER MIGLIORI LI HO FATTI NELLLE RESIDENZE ESTIVE DELL’AVVOCATO AGNELLI. INSOMMA L’AFTER È UN POSTO IN CUI SENTIRTI A CASA. IN QUESTO MOMENTO CI PORTEREI NELLA VILLA IN TOSCANA DELL’AVVOCATO. Sì. 

Anche se quella tua collaborazione con Lapo poi non è andata bene…
Sì, MA PER COLPA SUA EH. FINCHÉ TU MI FAI IL PIED DE POULE SULLA FIAT QUANDO TI HO DETTO DI FARMELO SULLA FERRARI A ME NON MI GIRA COSÌ. LUI SI È FISSATO CON LA CINQUECENTO, MA A ME NON VA BENE SOPRATTUTTO SE MI RUBI LE IDEE. NON SO SE SAI CHE ITALIA INDEPENDENT DOVEVA CHIAMARSI KETA INDEPENDENT, POI LE COSE SONO ANDATE IN UN ALTRO MODO. 

Un’idea che avete concepito insieme di cui poi si è preso tutta la paternità.
ERAVAMO INSIEME, ERAVAMO SOTTO LE COPERTE, SEMBRAVA ANDASSE TUTTO BENE… 

Poi gli hai consigliato di comprarsi Boiler Room e si è montato la testa.
Sì, SE TU GUARDI L’INDIRIZZO IP DA CUI HA DIGITATO “COME COMPRARE BOILER ROOM,” VEDRAI CHE LO HA FATTO DA UN CERTO LOFT NEI BASTIONI DI PORTA VENEZIA. NON POSSO DIRTI ALTRO PERCHÉ POI SANTI LICHERI. 

Per distrarre la mia M¥SS dai cattivi pensieri, decido di agire con le due cose più romantiche che si possano fare in Piazza Duomo: prima le regalo una rosa e poi le faccio fare un giro sulle palle del toro. 

Tu vorresti fare una Boiler Room? Chi vorresti con te?
FACCIAMO FINTA DI DIMENTICARE IL MIO INCIDENTE CON LAPO ANCHE SE KETA PERDONA, MA NON DIMENTICA. IO SO CHE CI HANNO GIÀ SUONATO, MA I NINOS DU BRASIL SONO UNO DEI MIGLIORI LIVE IN CIRCOLAZIONE, POI VORREI SICURAMENTE LA PATTY PRAVO. PER FORZA. LA VORREI NEL PERIODO IN CUI AVEVA FATTO LA “LA SPADA NEL CUORE” CON LITTLE TONY [1970, NdR]. PERCHÉ AVEVA LA MATURITÀ GIUSTA PER INTERPRETARE CERTE COSE… ANCHE SE LA PATTY PRAVO INTRODOTTA DA PIPPO BAUDO NEGLI ANNI OTTANTA CREDO RIMANGA IMBATTIBILE. OPPURE QUANDO FACEVA STRYX. RIVORREI QUELLA PUREZZA DI SPERIMENTAZIONE, QUELLA FOLLIA. POI A CREARE L’ATMOSFERA VORREI MINA. PERCHÉ MINA VIBRAVA, FINE DELLA STORIA. DOLORE NEL CUORE VERO. ECCO, FAREI MINA, PATTY NINOS E M¥SS. PERÒ IL GRAN FINALE LO FACCIAMO TUTTI INSIEME. 

Mi sembra una bellissima line-up. Ma senti, parlando dei periodi d’oro della musica italiana, perché secondo te a un certo punto qui hanno smesso tutti di sperimentare, anche col look, e il nostro panorama pop è diventato così noioso? Perché nessuno si traveste più, a parte te e i Niños du Brasil?
E EMILIO FEDE—MA QUESTO IN PRIVATO. SAI CHE È VERO? UN TEMPO C’ERA UNA SPERIMENTAZIONE LEGATA AD AMBIENTI UNDERGROUND IN CUI QUESTA COSA DEL TRAVESTIMENTO LA SENTIVI IN MANIERA DIVERSA, ERA IMPORTANTE ANCHE LA PERFORMANCE COME ATTO DI CREAZIONE DI UN NUOVO MONDO. C’ERANO ANCHE PROGRAMMI COME STRYX, APPUNTO, IN CUI SI CREAVANO AMBIENTI DIVERSI PER OGNI PERFORMANCE. 

Forse a un certo punto si è privilegiato il cantautorato alla performance e poi non ce ne siamo più liberati. 
È VERO. A UN CERTO PUNTO IL CANTAUTORATO HA INIZIATO A IMPORRE UN CONCETTO DI “VERITÀ”, DI SINCERITÀ ANCHE UN PO’ PIATTO, BANALE, CHE SE CI PENSI SI RIFLETTE ANCHE NEL MODO IN CUI GLI INTERPRETI SI MOSTRANO, O IN COME SI VESTONO—MALE. QUELLI DOVREBBERO ESSERE LE PERSONE NORMALI CHE RACCONTANO LE COSE COME STANNO, MENTRE IL TRAVESTIMENTO È ANCORA ASSOCIATO ALL’ARTIFICIOSITÀ, CHE È UNA COSA CHE IN QUALCHE MODO FA PAURA PERCHÉ TI PORTA ALTROVE. INVECE SECONDO ME IL TRAVESTIMENTO È UN MOMENTO DI ESPRESSIONE TOTALE E I CANTAUTORI SON DEI BUGIARDI. 

E poi picchiano le mogli. 
ESATTO! FANNO QUELLI PURI, MA POI VIOLENZA DOMESTICA. 

A questo punto capisco che dovrei omaggiare la mia M¥SS di qualcosa di più consistente di una rosa. Ma cosa? La Rinascente si rivela catastroficamente chiusa, il che ci ricorda che viviamo in una città che ha degli orari ancora troppo stretti per la nostra sete di libertà.

Proviamo anche da Prada ma mi accorgo che i cinque euro rimasti nel mio portafoglio non basteranno mai per acquistare quel blazerino tigrato che M¥SS tanto desidera. 

Cerco quindi di farle dimenticare la mia povertà distraendola con altre domande trabocchetto.

Se tu potessi punire un cantautore per educarne cento, chi sceglieresti?
MA NO, MI INTENERISCONO TROPPO… FORSE LIGABUE? 

Non so se è politicamente corretto prendersela con una lesbica di una certa età.
NO ALLORA DAI, NIENTE. NON POSSO PRENDERMELA CON NESSUNO, NEMMENO CON ROVAZZI. AH, A PROPOSITO: “ANDIAMO A COMANDARE” NON PRESENTA DELLE STRANE SIMILITUDINI CON “LO VOGLIO FARE“? FACCI CASO: PROVA AD ASCOLTARE LE DUE TRACCE SIMULTANEAMENTE E VEDRAI, IMPRESSIONANTE. ATTENZIONE ROVAZZI. 

Che poi se ci pensi Rovazzi è un po’ la tua antitesi nel mondo della musica: lui dice che non beve, non fuma, non si droga, dev’essere impegnativo passare una serata con lui. 
Sì, MA POSSO DIRE CHE ROVAZZI LA SERATA CON ME L’HA PASSATA E REGGEVA BENISSIMO IL COLPO. ABBIAMO SERVITO LA CENA DI SUSHI E COCAINA SUL CORPO NUDO DI ROVAZZI. ERAVAMO IO, CHIARA FERRAGNI, MARCY BURLON, GERRY, GREGGIO, IACCHETTI, LA MIUCCIA CHE SI È ATTACCATA ALL’ULTIMO, E POI C’ERA LA MARINI CHE PIANGEVA. E TUTTI CI SERVIVAMO DAL CORPO NUDO DI ROVAZZI. 

Tu hai qualche opinione sui talent show? Se domani ti chiamassero a fare il giudice? 
TOTALE, AL CENTO PERCENTO. DIMMI DOVE DEVO FIRMARE. PERÒ VORREI INNANZITUTTO CAMBIARE IL NOME DELLO SHOW IN X-FATTO

Cosa insegneresti ai giovani performer del tuo team? 
VORREI DIRE LORO DI CREDERE IN SE STESSI E DI NON CERCARE DI IMITARE NESSUN ALTRO. POI GLI INSEGNEREI COME VIVERSELA UN PO’ MEGLIO SUL PALCO, COSA FARE NEL BACKSTAGE…

Tu hai delle tecniche particolari? 
Sì, IO HO IL MIO “MAESTRO YOGA” COLOMBIANO CHE VIENE IN ELICOTTERO, UN’ORA PRIMA MI CHIUDO IN CAMERINO CON LUI, FACCIAMO DELLE TECNICHE DI RILASSAMENTO MA AL CONTEMPO DI RAFFORZAMENTO: BISOGNA ESSERE MOLTO RILASSATI PER DARE IL MASSIMO. 

Come quando devi andare in bagno insomma. 
ESATTO, VEDI CHE SEI UNA BRAVA ALUNNA? 

Felice di aver finalmente fatto breccia nel cuore della mia M¥SS, decido di spendere questi ultimi cinque euro nel modo migliore possibile: regalandole un ritratto dall’artista orientale Liu, di sede in Corso Vittorio Emanuele. In quel momento mi pento di non avere abbastanza skill tecniche per poter essere io la penna, o meglio il carboncino che delinea il dolce volto di Keta, ma devo dire che Liu è riuscito a cogliere la sua essenza nel migliore dei modi.

Mentre Keta Winslet è intenta a farsi dipingere come una delle ragazze francesi di Liu, penso che sia giunto il momento per intavolare un discorso sul futuro della nostra relazione. 

Ma quindi ora mi presenterai mamma e papà Keta? Non mi hai detto niente della tua famiglia…
MA COME, DELL’AVVOCATO AGNELLI TI HO GIÀ PARLATO PRIMA, ANCHE SE NON POSSO DIRE CHE GRADO DI PARENTELA C’È TRA NOI, POI C’È LOUISE VERONICA CICCONE CHE DOMANI ATTERRA A ORIO ALLE QUATTRO PER PORTARMI LE LASAGNE. DOPODICHÉ C’ERA YVONNE SCIÒ…

Anche se poi l’hanno mandata via dalla famiglia, le hanno detto Sciò.
MI STAI VERAMENTE METTENDO A DURA PROVA. 

Nonostante tutto, capisco che Keta è riuscita ad arrivare alla fine di questa romantica giornata senza spazientirsi troppo delle mie battute un po’ cheesy. Mentre guardiamo la luna spuntare dalle guglie del Duomo, le pongo il mio quesito metafisico:

M¥SS​, ma tu credi in dio? 
NO. PENSO CHE DOVREMMO CREDERE MOLTO DI PIÙ IN NOI STESSI PERCHÉ È LÌ IL NOSTRO DIO. 

Ed è così, riflettendo sulla vacuità dell’esistenza e sulla chiusura ingiustificata della Rinascente alle nove di sera, che si conclude questo nostro primo appuntamento. Devo ammettere che riversare tutto il mio romanticismo su questo essere senza volto e senza vergogna che si aggira per le strade di Milano è stato un investimento migliore rispetto al 99% degli appuntamenti in cui ho buttato via minuti preziosi della mia esistenza. Ora io non so se alle sue prossime date, quando tornerà a farsi aprire i concerti da Lady Gaga e Madonna, M¥SS KETA si ricorderà di me, ma di sicuro per un giorno sono stata la sua ragazza di Porta Venezia, e ogni volta che Keta riguarderà quel ritratto Keta penserà che in me c’era qualcosa che a Lapo o a Fabrizio in qualche modo mancava: una dose da cavalli di sano, assolutamente non-sintetico, romanticismo. 

L’ANGELO DALL’OCCHIALE DA SERA – COL CUORE IN GOLA 
è fuori su tutte le piattaforme streaming esistenti:

SPOTIFY – spoti.fi/2dFbl8g
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