Intervista al ragazzo che si è tatuato il logo della Juventus due settimane prima che cambiasse

Tutti hanno quell’amico che ha ponderato per mesi su un tatuaggio—a volte se l’è addirittura disegnato da solo, a matita, e lo tiene nel portafogli e ogni tanto lo tira fuori e lo guarda mentre col cellulare nell’altra mano passa in rassegna 87 account Instagram di tatuatori nel raggio di chilometri per scegliere quello più adatto. Poi il momento di fare il tatuaggio arriva, e due giorni dopo succede qualcosa che fa mettere in discussione tutti quegli sforzi. A volte perché il tatuaggio è una merda (e probabilmente lo era anche l’idea), a volte perché lo stemma della Juventus che ti sei fatto sulla schiena cambia dopo appena due settimane, e tu ti ritrovi con un tatuaggio “datato” e la tua foto su pagine da un milione e mezzo di fan.

Ecco, mentre c’era chi congetturava a cosa somigliasse il nuovo logo della Juventus e chi difendeva la capacità di avere un occhio nel futuro di Agnelli & co., Kevin stava vivendo la situazione appena descritta.

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Ma facciamo un passo indietro: Kevin è un ragazzo umbro che, subito dopo Natale, ha deciso di regalarsi un tatuaggio in onore di quella che—scorrendo rapidamente la sua bacheca, dalla foto profilo con il filtro “Fino alla Fine” e il “lavora presso Juventus F.C.”—ho capito essere la sua passione principale: la Juventus. Il tatuaggio era lo stemma della Juventus, e capirete perché ieri, poco dopo la diffusione del nuovo logo e dello stemma, Kevin ha pubblicato la foto del tatuaggio sul suo profilo Facebook, accompagnata dalla frase, “E poi ci sono io che il 3 Gennaio decido di tatuarmi lo stemma della Juve, e il 17 Gennaio lo cambiano… Grazie presidente!”

Qualche ora dopo l’immagine ha cominciato a girare su alcuni gruppi Facebook di tifosi juventini e poi è stata ripostata anche su Calciatori Brutti, dandogli gloria eterna l’occasione di essere commentato da centinaia di persone. Rapito dalla sua storia, ho deciso di contattarlo per farmi raccontare il suo stato d’animo.



VICE: Ciao Kevin, ho letto la tua storia e non potevo non contattarti. Innanzitutto: perché hai deciso di farti questo tatuaggio?
Kevin: Il motivo è molto semplice: per me la Juve è passione, è sentimento… Ora mi prenderai per esaurito, forse per matto, ma se sei un vero tifoso forse capisci le emozioni che può farmi provare seguire e tifare una squadra di calcio. Un giorno mi sono ritrovato a pensare come potessi rendere ancora più forte questo legame e mi son detto: “Perché non tatuarmi lo stemma?” E alla fine l’ho fatto! Non ho pensato molto al pensiero altrui, il corpo è il mio, penso di potermi tatuare qualcosa che credo mi appartenga.

Capisco, certo. Non deve essere stato bello, però, vedere dopo così poco tempo la tua squadra cambiare logo…
L’ho scoperto per caso, mi è arrivato un messaggio da un amico su un gruppo di Whatsapp che mi diceva: “Kevin, guarda, hanno ufficializzato un nuovo logo della Juventus!” Lì per lì non volevo crederci, pensavo fosse una di quelle cazzate del web, quando ieri mattina ho aperto le app che uso per tenermi aggiornato sulle novità della squadra, però, mi sono reso conto che avevano DAVVERO cambiato il logo.

Dopo un momento di smarrimento l’ho presa sul ridere, tanto quel che è fatto è fatto. Poi ho la spalla destra libera, quindi c’è ancora spazio per il nuovo stemma. Certo Andrea [Agnelli], la prossima volta magari fai un’intervista prima, fammi una chiamata, scrivimi una lettera, mandami un fax, così magari aspetto un attimo e sto al passo coi tempi.

Comunque la tua foto ha fatto il giro di un sacco di pagine. Come hai preso questa improvvisa celebrità?
Come ti dicevo ho preso subito la notizia sul ridere, quindi sono stato il primo a mettere la foto su un gruppo di tifosi della Juventus. Uno dei membri, dopo avermi contattato, ha mandato lo screen a Calciatori Brutti e un secondo dopo i miei amici condividevano la foto taggandomi. So che è una pagina che prende in giro e ironizza, ma per me non c’è nessun problema.

Leggo sconosciuti che commentano in tutti i modi: c’è chi mi compatisce, chi mi incoraggia, chi mi fa i complimenti del tatuaggio, ma soprattutto chi mi offende per il tatuaggio o deride per ciò che è accaduto, ovvero per il cambio di logo. Non mi tocca molto, io ci rido sopra e lascio stare.

Ma in tutto questo, cosa ne pensi del nuovo logo?
Sinceramente preferisco il vecchio. Però mi ci abituerò senz’altro, per forza di cose. Ammetto, però, che per ovvie ragioni non mi dispiacerebbe se Andrea Agnelli decidesse improvvisamente di tornare al vecchio [ride].

Lo avresti disegnato diversamente?
Se devo essere sincero io in realtà, a prescindere dal tatuaggio, non avrei cambiato niente.

E ti saresti ugualmente tatuato il nuovo logo? 
Sì, forse sì. Come ti dicevo ho ancora la spalla destra libera, anche se so che con la fortuna che ho il giorno dopo mi ritroverei con un nuovo cambio di logo [ride].  Comunque non sono assolutamente pentito, lo stemma che ho tatuato è storia della Juventus e nessuno la cancella.

Sembri molto convinto del tuo tifo, da quanto segui la Juve?
Ho iniziato a seguirla da piccolo grazie a Del Piero: in pratica all’inizio non seguivo la Juve ma Del Piero. Crescendo, a partire dalla stagione 2011-2012 con il primo scudetto con Conte in panchina, ho iniziato a seguire ogni partita della Juventus come un “malato.” Da lì in poi è diventata una vera e propria fede.

Visto che sei così preso bene, posso chiederti come finisce la stagione?
Spero nel migliore dei modi: la Champions rimane un sogno, lo scudetto un obbligo. Ma in ogni caso forza Juve e soprattutto tatuatevi tutto quello che volete e fregatevene dei giudizi della gente. 

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