I video delle violenze della polizia al referendum in Catalogna

Dopo settimane e settimane di tensione, ieri si è tenuto il referendum per l’indipendenza della Catalogna—ritenuto illegittimo dalla Corte Costituzionale spagnola, e osteggiato dal governo di Mariano Rajoy. Secondo i risultati comunicati dalle autorità catalane, lo (scontato) risultato è stato un plebiscito a favore della secessione da Madrid: il 90 percento dei 2,26 milioni di persone che si sono recati ai seggi ha votato sì.

Se ora c’è la più totale incertezza sugli esiti della più grave crisi politica della Spagna democratica, è invece indubbio che la consultazione referendaria si sia tenuta in un clima difficilissimo, contrassegnato da una diffusa brutalità poliziesca.

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Secondo il ministero della Salute catalano il bilancio finale (in tutta la Catalogna) è stato di 844 feriti, alcuni dei quali gravi. Ada Colau, la sindaca di Barcellona, ha chiesto le dimissioni di Rajoy accusandolo di essere un “codardo” e di aver oltrepassato “tutte le linee rosse” scagliando “migliaia di agenti di polizia […] contro la popolazione indifesa.”

Il Primo Ministro, al contrario, ha negato l’esistenza del referendum ed elogiato la Guardia civil, che avrebbe agito in “forma professionale e proporzionale.” Questi dieci video raccolti da Twitter sembrano però raccontare un’altra storia.

1) L’irruzione dentro un seggio elettorale a Barcellona

2) Poliziotti a volto coperto sequestrano le urne in una scuola di Barcellona

3) Pestaggi contro elettori inermi e con le mani alzate

4) La Guardia civil manganella i pompieri a Barcellona

5) Un anziano trascinato a forza

6) La Guardia civil contro due mossos (agenti della polizia catalana)

7) Un ferito aggredito dalla polizia a Tarragona

8) Un agente della Guardia civil rompe le dita di una mano a un’elettrice catalana

9) Le cariche della polizia nel paesino di Aiguaviva, Girona

10) Un manifestante colpito alla testa da un proiettile di gomma (vietati in Catalogna dal 2014)

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