La primavera del 1975 fu particolarmente nera per la leggendaria punk band New York Dolls. In Florida, nel corso di un tour organizzato dal manager Malcolm McLaren, il chitarrista Johnny Thunders e il batterista Jerry Nolan si trovavano ad affrontare una rapida discesa nel buco nero dell’eroina, e all’interno del gruppo il livello di conflitto era alto.
Una notte, mentre la band si trovava in un motel di proprietà della mamma di Nolan, quest’ultimo e Thunders lasciarono la band.
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Con la diaspora dei Dolls a Tampa, il bassista Arthur Kane si diresse in California per formare la Killer Kane Band con Blackie Lawless (che poi formò i W.A.S.P.), il chitarrista Andy Jay e il batterista Jimi Image, e si preparò a conquistare la scena losangelina a colpi di grezzo proto-punk in stile Alice Cooper.
La loro unica registrazione, un EP di tre canzoni intitolato Mr. Cool, uscì sulla neonata etichetta di New York Whiplash Records nel 1976.
Kane è morto di leucemia nel 2004, non molto tempo dopo essersi esibito in una reunion con i membri rimanenti dei Dolls.
Mr. Cool è stato recentemente ristampato dalla etichetta di Chicago Hozac. Ascolta una canzone e leggi questa breve intervista con il chitarrista Andy Jay.
Noisey: La band si è formata dopo l’implosione dei New York Dolls durante il disastroso tour del 1975 in Florida. Come sei stato coinvolto tu?
Andy Jay: Ai tempi vivevo a Detroit. I Motor City Bad Boys si erano appena sciolti, per cui avevo deciso di trasferirmi nella California del Sud dove c’erano più opportunità. Pochi giorni dopo il mio arrivo, ricevetti una telefonata da parte di Arthur “Killer” Kane che mi chiedeva di vederci a Hollywood per parlare di una nuova band che voleva formare. Gli piaceva come suonavo la chitarra e mi disse che gli ricordavo Johnny Thunders. Suonavo una Les Paul Jr. del 1955 che aveva la stessa tonalità sporca e fichissima.
Frequentavamo i New York Dolls a metà anni Settanta. Jerry Nolan, Sylvain Sylvain e Arthur. David Johansen e Johnny Thunders erano irraggiungibili. Avrò visto almeno dieci o venti concerti dei New York Dolls.
Com’era lavorare con Blackie? Ho letto che a un concerto uscì da una cella da galera costruita apposta per lui sputando sangue finto.
Andavo abbastanza d’accordo con Blackie. Avemmo qualche scontro come succede in tutte le band. Blackie in effetti sputava sangue finto e faceva un gran casino sul palco. Bevevamo molto e i primi giri ce li facevamo sempre al Rainbow Bar & Grill, al Whiskey, ecc. Quando ci misero come headliner allo Starwood, suonavano anche i New Order di Ron Asheton con Dennis Thompson degli MC5. Il posto era pieno da scoppiare! Non mi dimenticherò mai quella serata. Anche il backstage era pieno di gente: Kim Fowley, Glen Buxton della Alice Cooper Band, il DJ Rodney Bingenheimer. Dopo il concerto, i nostri roadie trovarono di tutto sul palco. Un reggiseno, vetri rotti, bottiglie di birra e numeri di telefono di ragazze scritti su tovaglioli.
Com’era la scena dei tempi?
La scena era al massimo. C’erano più band di quante ne possa nominare. Le Runaways erano sempre divertenti. Uscii con Jackie Fox per un po’. Joan Jett, Lita Ford, Cherie e Sandy West mi venivano a trovare a casa nella Valley. Diedi a Sandy la mia giacca di pelle con le borchie. Era davvero felice. Si parla del 1975 o giù di lì. Ci rimasi molto male quando morì.
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