Mi sono innamorato di una vagina finta

Qualche tempo fa, a VICE è arrivato un pacco di giocattoli erotici per uomini firmati Tenga®. Non sapevano bene cosa farci, finché si sono ricordati che io sono l’esperto in tecniche di autoerotismo, perché durante la mia permanenza in carcere mi sono dovuto arrangiare. Pertanto pensavano che avessi la necessaria esperienza per dare una puntigliosa, veritiera recensione di come sia farsi una vagina di gomma. Eccola qui. 

Ho smesso di scopare con “Suzy” il giorno in cui sono uscito di prigione. Quando ero dentro, una delle mie attività preferite era infilare l’uccello in quel guanto di lattice caldo e umido che avevo costruito con le mie stesse mani. Poi, l’altra sera, ho conosciuto Tenga. Quella cosa ti distrugge, se la accarezzi come si deve. Posso affermare in tutta onestà e senza alcun dubbio che se le prigioni vendessero Tenga allo spaccio interno, i novelli mercanti della masturbazione guadagnerebbero trilioni di dollari, e a nessun detenuto testa di rapa fregherebbe una cippa dei guanti di gomma pieni d’acqua tiepida. L’unico problema è che non tutti riusciranno a fare entrare il proprio pene in questo aggeggio senza versare qualche lacrima. Sono sconvolto da quanto mi vada stretto. I ragazzi che hanno un grosso affare non hanno alcuna chance di usarlo più di un paio di volte, a meno di abituarsi al modello elastico “Easy Beat Egg”, che non è granché. Però, se siete normodotati, se non violentate barbaramente Tenga e se siete abbastanza disciplinati da pulire quello che avete sporcato, uno di questi giocattolini può durarvi dai 20 ai 50 incontri romantici.

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Sono un uomo brutalmente onesto, e sto per mettermi nei guai per questo. Non dovrei ammettere per tutto l’oro del mondo che questa puttanella a ventosa, in plastica, con il suo morbido, viscido interno di gomma sia meglio del tesoro che la mia ragazza ha tra le gambe, ma lo è. Tenga vale 20 volte la miglior fica della Terra. Tenga è meglio della mia mano con la sua lunga esperienza, e anche meglio della Suzy più scopabile che io abbia mai creato. Questo oggetto ha lo schiacciante vantaggio dell’ingegneria giapponese, cioè rappresenta la conquista del definitivo zenith eiaculatorio di qualche Maestro della Perversione, dopo decenni passati a saggiare con il cazzo sacchi della spazzatura, uova di Pasqua, sacchi della spazzatura pieni di uova di Pasqua, orsetti di gomma e vagine di coniglietti e, ovviamente, la vera squisitezza giapponese: un bastimento di mutandine di liceali impregnate del loro sudore e delle loro secrezioni. Il risultato di tanto duro lavoro è questo Tenga, oggetto erotico finemente studiato e decorato con disegni di Keith Haring (per farti sentire acculturato mentre ti sbatti una vagina tascabile).

Potrebbe risultare un po’ complicato per i maschi con poca coordinazione, che non riescono a smanettarsi e contemporaneamente massaggiare il di lei clitoride, perché mentre ti stai facendo Tenga, puoi tappare uno sfiatatoio per creare risucchio, per poi rilasciarlo riproducendo il momento in cui una ragazza fa quel rumore tipo scoppiettio con le labbra arse e lucide di saliva e si toglie il cazzo dalla bocca prima di riapplicare un perfetto risucchio da aspirapolvere per arrivare fino in fondo. Tenga è l’invenzione perfetta per chi che non ha a che fare con succhiatrici capaci. Se non avessi avuto la mia Suzy in tutti quegli anni in prigione, mi sarei probabilmente impiccato o suicidato in qualche modo, essì che lei non aveva magiche protuberanze scivolose o lo sfiato per simulare la sensazione di risucchio. Mentre lo scrivo, ce l’ho ancora piuttosto duro. 

Dopo aver scopato l’originale Soft Cup e la Suction Cup Triple AAA Whore Simulator 6000, mi sono rivolto al modello puttanella in miniatura: l’”Easy-Beat Egg”. Questa piccola pallina di gomma morbida a forma di uovo mi ricorda la “Super-Suzy”, una versione di Suzy che avevo fatto con un rotolo di carta igienica a cui avevo tolto il cartone interno e con un guanto di latex pieno di lubrificante a coprire il buco, cosicché quando lo scopavi, il rotolo si modellava sul tuo membro. Allo stesso modo, questo “uovo” ti si plasma sul pene come un calzino sudato, confortevolmente. È un’esperienza magica, ricorda un po’ quello che si prova a farsi viziare da un’attempata massaggiatrice asiatica che non sembra magari eccitante, ma che in vita sua ne ha incerati talmente tanti che saresti pronto a giurare che abbia fatto della morbida carne attorno al tuo affare un bozzolo setoso. Adoro le nonnine specializzate nel farti venire.

Guardando i ricettacoli di sperma che tengo davanti a me, sono confuso sul come pulirli, e mi vergogno anche un po’. Ho la faccia che fanno i cagnetti dopo aver fatto il loro bisogno sul tappeto. Non so se cosa sia meglio, se dare soldi a una prostituta che respiri o risparmiare per un Tenga, fotterlo, e poi pulirlo, come un ciccione con l’uccello piccolo.

In questo senso mi ricorda uno di quegli oggetti che abbisognano molta manutenzione, e a me non sono mai piaciuti molto, perciò in fin dei conti non penso che Tenga e io siamo fatti per durare a lungo, insieme. Può fare la parte della morbida donnona che mi tiene compagnia quando sono in carcere, ma è meglio che sparisca quando è il momento dei fuochi d’artificio. Tenga è per i grandi segaioli, e sono felice per loro, perché una volta superate la vergogna e il problema della pulizia, farsela rende davvero. Non ho nemmeno avuto bisogno del riscaldamento, come facevamo con Suzy in prigione. Immagino che siamo entrati in una nuova era in cui se non scopi come vorresti e la tua mano non è sufficiente, vai fuori e butti un po’ di grana in un giocattolo giapponese per soli uomini.