SANTISSIMA MADONNA DELLE TUTINE IN LATTICE ROSSE! Britney è tornata ai fasti del passato con il suo video di “Work Bitch” e mi ha rinfrescato la memoria sul motivo per cui mi sono innamorata di questa zoccoletta dal primo momento. Britney Spears è stata la prima principessina pop della mia vita. Ai tempi studiavo in una scuola femminile cattolica e Britney è stata la pietra angolare del mio amore per la musica pop fin da quando ha devastato le classifiche facendo la parte della troietta timida, guarda un po’, in una scuola femminile cattolica.
Per merito suo ho iniziato a indossare la mia uniforme con una nuova consapevolezza, a sprecare tutti i soldi che guadagnavo come babysitter per comprare top succinti da abbinare alla gonnellina da brava ragazza e ovviamente ad andare fuori di testa quando ascoltavo i primi versi di quella canzone. Questi sono stati i miei riti di passaggio dall’infanzia alla pubertà.
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L’album superpop di Britney ha debuttato nel 1999 stabilendo un nuovo standard e diventando l’album più venduto da una teenager solista, e in quindici anni di carriera questa teenager apparentemente innocua ha collezionato oltre 100 milioni di vendite in tutto il mondo.
Nel punto di maggior splendore del suo impero, Britney sembrava talmente onnipotente che credevo potesse addirittura fare stop&play con il suo ciclo; a quei tempi era tutto un gioco di abbinamenti di outfit tra lei e il suo amore Justin e la sua delicata poetica rendeva frasi tipo “BUT I THOUGHT THE OLD LADY DROPPED IT INTO THE OCEAN IN THE END” parte della coscienza comune.
Ma tutto è andato a puttane quando Britney ha avuto uno dei tracolli più spettacolari che il mondo delle celebrità avesse mai visto. Ed è proprio per la sua capacità di rialzarsi dopo essersi rasata i capelli a caso, essere stata pizzicata senza mutande e aver cercato di fare a pezzi la macchina di un paparazzo con quell’ombrellino sono cose che hanno reso Britney Spears una delle popstar più vicine al popolo (chi non ha mai preso a calci la macchina di qualcuno?) e leggendarie della mia generazione.
Ricapitoliamo insieme i suoi momenti migliori.
IL PERIODO IN CUI ERA LA PIÙ GRANDE POPSTAR DEL MONDO
“…Baby One More Time”, “(You Drive Me) Crazy”, “Sometimes”, “Born to Make You Happy”, “Oops!… I Did It Again”, “Stronger”…
Devo continuare? Se non sapete di cosa sto parlando, ho solo bisogno di chiedervi COSA STAVATE FACENDO MENTRE PASSAVANO I VOSTRI ANNI DA TEENAGER? Sniffavate il deodorante di qualche ragazzo nella sua Ford Escort, vero? Mi fate incazzare.
All’inizio tiravo fuori questo video per dimostrare che–alla faccia dei suoi hater–Britney vince alla grande perché ha dei polmoni d’acciaio e abbastanza agilità vocale da tenere a bada le varie Mandy Moore e Jessiche Simpson di turno. Ma poi è diventato soprattutto un dolce souvenir dei bei tempi in cui l’approccio di Britney alla dizione era tenero e spensierato. E comunque, dopo di lei, ogni aspirante reginetta del pop DEVE pronunciare la parola “me” come “maaaaaayuh.”
QUESTA .GIF
LE VOLTE IN CUI HA MONOPOLIZZATO I VMA
Subito dopo aver ingaggiato The Neptunes per aiutarla a evolversi dallo stadio di caterpillar rosa e caramelloso a quello di farfalla sensuale e aggressiva, Britney ha fatto il suo prepotente ingresso ai VMA del 2001 armata soltanto di un pitone lungo tre metri e un po’ di olio per il corpo esibendosi in “Ima Slave 4U.” All’epoca non ho fatto caso al pitone perché ero troppo occupata a capire dove iniziasse esattamente il suo apparato riproduttivo e come mai guardarla mi faceva venire le farfalle nello stomaco. *———*
Dopo quell’esibizione selvaggia, quando è stato annunciato il suo ritorno nel 2003 tutti si chiedevano “con quale terrificante predatore si contorcerà questa volta?” Con Madonna, ovviamente!
Durante la loro interpretazione di “Like A Virgin” Britney ha lasciato tutti quanti di sasso quando si è girata verso Madonna e le ha buttato la lingua in bocca, al punto che il mondo si è dimenticato che sul palco c’era anche Christina Aguilera. Contemporaneamente, la scelta azzeccatissima è stata concentrarsi su un bel primo piano di Justin che stava chiaramente aspettando con impazienza che il cameraman si girasse di nuovo per poterlo colpire sulla nuca.
PS. QUESTO, Miley Cyrus, è il modo in cui si fanno i VMA.
PPS. Ah, Date un’occhiata all’espressione di Mary J sullo sfondo…
Ok, d’accordo, chiaramente ha smesso di importarle qualcosa di come cantava dal vivo già all’inizio della sua carriera, ma i giorni di gloria di Britney l’hanno vista contorcersi e fare acrobazie così complicate che viene da chiedersi se tutti i suoi doposcuola tra palestra e corsi di danza li abbia passati col Sergente Maggiore Hartman.
Presa da parrucche di dubbio gusto e extension incollate a casaccio, la nostra Britney sembrava in pieno baratro esistenziale quando ha cagato fuori il suo quinto album, Blackout, con la stessa delicatezza di una scorreggina bagnata. Il singolo principale “Gimme More” era accompagnato da un video che sembrava girato con un Blackberry in cui si vedeva la nostra pazza Bri nel pieno delle sue facoltà da stripperona, piena di tatuaggi trasferelli, che ancheggiava sinuosa intorno ai pali di un locale di bassa lega.
Ma dopo qualche ascolto ci si rendeva conto che, al di là delle situazioni da lap dance, in quell’album c’erano alcune delle migliori canzoni di Britney di tutti i tempi. Contro ogni pronostico Blackout ha ricevuto recensioni positive, ma la cosa più importante è che la frase “IT’S BRITNEY, BITCH” è stata incisa a chiare lettere nelle nostre piccole, non parruccate, testoline.
QUELLA VOLTA CHE MELISSA JOAN HART HA FATTO UN’OSPITATA NEL SUO VIDEO
Secondo voi si scambiano ancora gli auguri di Natale?
OGNI VOLTA CHE È STATA COLTA IN FLAGRANTE SENZA REGGISENO CON UN FRAPPUCCINO IN MANO
“Signorina Spears, ieri è arrivato il caffè tostato direttamente dal Nicaragua, le piacerebbe assaggiarne uno?”
“ANDATE AFFANCULO. STO ANDANDO A BERMI UN LITRO DI BRODA CARAMELLATA.”
[Rumore di auto che sgomma giù per il viale]
“…POTREBBE ALMENO METTERSI UN MAGLIONE, SIGNORINA SPEARS?”
QUANDO HA FINALMENTE SDOGANATO IL FATTO CHE NON GLIENE FREGA UN CAZZO DI NIENTE
Dopo aver speso la maggior parte della prima decade di carriera a sorridere attraverso denti lucidati con il brillantante mentre le piovevano chili di merda addosso peggio che a Eminem quando era vittima di bullismo, dopo che le sue tette sono state spulciate minuziosamente fin dall’età di 17 anni, dopo aver perso la custodia dei suoi figli, la nostra Britney è risorta come giudice a X Factor USA 2012. Qui ha potuto dar pieno sfogo alla sua indole più stronza, pur mantenendo quell’espressione così sottilmente morta dietro le palle degli occhi. La Britney che parlava con quella voce da bambina era ormai un lontano ricordo, ora c’era soltanto una donna che prendeva come affronto personale qualunque persona osasse salire sul palco senza essere in grado di indossare un body e cantara “Billie Jean” come si deve.
Nel 2003, con l’arrivo del suo quarto album In The Zone, sembrava che Britney fosse tornata sul suo trono in cima al mondo, cavalcando l’onda di una collaborazione con Madonna e facendo parlare di sé con “Toxic.” Ma, mentre il suo punto forte era sempre stato quel pop che ti fa sentire come se ti avessero picchiato con un lecca-lecca gigante, sembrava aver preso il pieno controllo creativo di un album per la prima volta, e non si sa per quale motivo ha deciso di strappare via il nostro cuore con la ballata essenziale “Everytime,” che doveva essere una delicatissima risposta a Justin PER RICORDARGLI QUANTO MERDA ERA STATO A SPUTTANARLA con il video di “Cry Me A River.” Era abbastanza angosciante ascoltare “Everytime” su un album apparentemente frivolo e ritrovarsi improvvisamente a piangere per la futilità della vita, ma poi il video è uscito e tutti pensavano tipo “yoooo, che scompensi affettivi ha la nostra Britney… Qualcuno le prescriva degli abbracci!” Benché inizialmente si fosse pensato di raffigurare Britney che va in overdose, il risultato finale era ugualmente disturbante, dato che si trattava della più-grande-popstar-sulla-faccia-del-pianeta: cominciava con lei che ammetteva quanto fosse stressante la sua relazione con i paparazzi e finiva riprendendola praticamente morta nella vasca da bagno. Tipo, wow, non sto piangendo, ho solo un po’ di allergia :’(
QUANDO DIANA SAWYER L’HA FATTA PIANGERE
Ben prima di essere internata in un reparto di igiene mentale o aver deciso di farsi un simpatico taglio di capelli improvvisato, Bri era stata intervistata da Diane Sawyer che molto delicatamente ha basato l’intervista su linee-guida tipo “LOL, hai passato un gran bell’anno di merda, eh?” mostrando le prime crepe che stavano iniziando ad affiorare sull’immagine pubblica di Britney. Ora, sapete, sorvolando sugli altri piccoli intoppi della vita di Britney (Kevin Federline e ogni altro uomo che l’ha scopata solo per un suo tornaconto, le droghe, i pettegolezzi sul fatto che svegliasse i suoi figli nel cuore della notte perché non aveva altro tempo per vederli durante il tour, tutte le volte in cui nessuno le ha sconsigliato i jeans doppi) è stata quest’intervista a segnare una linea di demarcazione tra lei e le altre starlet, perché ha mostrato che Britney non era infallibile. Qualche volta si vuole veder piangere la gente famosa quando è triste e non quando si meraviglino di quanto la vita sia grandiosa (nessun riferimento a Beyonce.)
Quindi, grazie davvero di tutto Britney, sei la nostra cavallona pazza preferita. ♡