La guida di VICE all’essere gay


Foto di Jamie Lee Curtis Taete

L’essere gay è stato inventato da due uomini della città di Sodoma nel 254 a. C. Da allora, migliaia di maschi godono dei piaceri del sesso con altri maschi. Ma per quanto sia divertente e normale, altrettante persone non la pensano così. Molti infatti credono che collocare un uccello nelle immediate vicinanze di un sedere o una bocca maschili equivalga a strofinarlo sullo spazzolino di Dio. Proprio per questo motivo, “l’essere gay” rimane uno dei temi più controversi ed evitati durante gli eventi religiosi o in presenza di imbecilli. Qui di seguito trovate una guida a tutto ciò che avete sempre voluto sapere sulla questione ma non avete mai osato chiedere.

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Oh, signore lesbiche: sappiamo che anche voi siete gay, ma questa è una guida per maschi. Pazientate, presto ne avrete una tutta per voi.


A – ANAL

Sembra che il 15 percento dei gay non pratichi sesso anale. Se fate parte di quel 15 percento e state leggendo, sappiate che DOVRESTE PROVARE! Finché non provate un orgasmo al vostro interno, non potete dire di averne provati. Certo, le prime volte non sarà piacevole, farà un po’ male, ma che cavolo, ne vale la pena!
Attenzione, però, un avvertimento: se vi calate nella tana del coniglio più e più volte, alla fine troverete anche il coniglio. In questo caso, però, il “coniglio” è “cacca”.


B – BAR, LOCALI, DISCOTECHE

La scena gay fa schifo al cazzo. Ma se volete fare almeno un po’ di sesso, dovete parteciparvi. Penserete che debba pur esistere un gay bar al caso vostro, con tutti i locali per bear, per daddy, per gay punk, per sissy-bounce, per cowboy messicani gay, discoteche gay dove si balla la quadriglia, gay bar per feticisti dei capelli rossi che esistono (sono tutti locali gay in cui sono stato davvero, peraltro). E invece no. Non importa dove andrete, vi ritrovereste comunque ad ascoltare lo stesso remix di “We Found Love” quattro volte in un’ora. E cazzo se vi annoierete. 



C – COMING OUT

Conosco una ragazza che ha fatto coming out in un bar tra amici, alcuni avventori hanno sentito fortuitamente, l’hanno detto a tutti quelli che erano lì e degli sconosciuti le hanno offerto da bere tutta la notte! Bello, eh! Un altro tipo che conosco ha fatto coming out con la sua famiglia, e suo fratello gli ha legato le braccia dietro la schiena e l’ha buttato in un fiume… Meno bello, eh?! Immagino che, molte volte, la maggior parte delle storie sul coming out sia compresa tra questi due estremi. Non molti padri esultano quando il figlio porta a casa un fidanzato, ma non sono tanti nemmeno quelli che lo tirano sotto con la macchina. 

Comunque, la cosa più importante da dire sul coming out è che è meglio FARLO. Lo so, a volte è piuttosto eccitante avere un segreto da nascondere a tutti (come foste Alex Mack o Batman), ma ogni giorno che si passa a nascondere la propria identità si diventa un po’ più schizzati. Quindi dichiaratevi o mettetevi l’anima in pace col diventare Jeffrey Dahmer Reloaded. 

PS: Mi spiace farvelo notare. Ma lo sanno già tutti. Anche vostra madre. È piuttosto lampante, sapete. 

PPS: Se i vostri genitori sono dei coglioni e non accettano la vostra sessualità, che vadano a farsi fottere. Ci vorranno tre anni perché scendano a patti con la cosa (cinque, se sono vecchi), ma poi saranno a posto.


D – DROGHE

La meth era la droga gay per eccellenza. Un tempo, le drag queen si strafacevano e poi andavano a feste di merda con musica di merda e ingollavano una manciata di Viagra e facevano un sacco di sesso non protetto e si beccavano l’HIV. La meth è tremenda. Non prendetela. L’ecstasy e l’erba e gli acidi e la ketamina sono ok, immagino, ma solo se promettete di smetterla con la meth. E anche con il mefedrone, o non so come si chiami quella nuova merda che si pippano anche i vecchi. Le droghe con la M sono cattive. Statene alla larga.

Il popper invece è ok. Quei cosi sono in grado di trasformarvi in gay al quadrato. Fanno rilassare ogni vostro muscolo, gola e ano su tutti, rendendo i giochetti sessuali molto più semplici. Aumentano a tal punto l’eccitazione che potreste aver voglia di riempirvi ogni buco con gli attributi disponibili in un raggio di dieci km e nonostante quello non sentirvi soddisfatti. 


E – ETERO

Allora, facciamo due conti: solo l’uno o il due percento della popolazione mondiale è gay, e sono certo che tutti voi vi siete già resi conto che gli uomini etero sono molto più attraenti. Ci scommetto quanto volete, vi innamorerete degli amici di vostro fratello. E degli amici di vostro padre. E di quelli che incontrerete per strada. E del vostro vicino di scrivania in ufficio (ehi, ciao a te!).
Il cinema gay sembra suggerire che sia possibile sedurre gli etero, ma non è così, e voi finirete a sprecare il 25 percento del vostro tempo mettendovi in imbarazzo di fronte a loro. A volte, quando c’è la possibilità di dover interagire con uno di loro, è persino raccomandabile mettere da parte l’idea di ubriacarsi. Non finirà bene, lo sappiamo tutti.


F – FROCIO

Ehi, drittoni! Etero, dico a voi! Questa parola non potete dirla. Noi sì. E la diciamo, diciamo “Ehi frocio, come stai,” oppure “Posso mettere questa maglietta del tour di Céline Dion o è troppo da frocio?” ma voi no. Perché? Perché è qualcosa che si sente ancora nei cortili delle scuole e negli spogliatoi e negli stadi e in altri posti dove si ritrovano i coglioni. Lo so che le vostre personalità del web preferite hanno detto che potete usarla, ma non sono loro che decidono queste cose. Quindi, smettetela di usare la parola “froci”, froci. 


G – GRINDR E ALTRI SOCIAL NETWORK

Gli omosessuali non hanno mai trovato una tecnologia che non riuscissero in qualche modo ad adattare alla loro necessità di scopare. Mentre gli etero usano i loro smartphone per giocare a MS Paint Pictionary online, i gay li sfruttano per entrare in contatto all’istante con qualsiasi omosessuale arrapato nel raggio di 150 km. I gay hanno sempre vagabondato per provarci; per strada, alle piscine, ai negozi porno, ai bagni pubblici, nei bagni turchi dei più esclusivi impianti del mondo. Ora, tutto ciò si è spostato sul telefono. 

Volete sapere come sono i gay arrapati? Iscrivetevi a Grindr… Vedrete, ci sono MIGLIAIA, letteralmente MIGLIAIA di uomini che cercano di buttarvelo. Certo, tutti noi odiamo questo modo di fare, ma quel ding smorzato che annuncia l’arrivo di un nuovo messaggio è ufficialmente il nuovo richiamo all’unirsi in chiave gay, almeno finché non arriverà una nuova tecnologia e scopriremo come renderla sexy (spero davvero, davvero tanto che siano quelle chiamate con ologrammi, come in Star Wars).


H – HIV/ AIDS

L’AIDS è una cosa triste e che fa paura, è ciò che di peggio vi possa succedere e ci penserete continuamente perché diventerete paranoici ai limiti della follia. Avete il raffreddore? È AIDS. Vi alzate con il torcicollo? AIDS. Vi trovate a 30 metri da un pene che non sta in un paio di mutande? AIDS. Vi fate fare gli esami completi delle malattie sessualmente trasmissibili (a proposito, dovreste) e siete negativi? Be’, e quei tre mesi di incubazione del virus, eh? È certo, avete l’AIDS. 

I – INTIMO

Possiamo per favore decidere una volta per tutte di non indossare mai più quegli slip con frasi o marche stupide riportate lungo l’elastico? L’intimo elaborato/sexy/costoso è il peggio che possa esistere. E già che siamo in tema, nuova regola dell’abbigliamento gay: se un capo non ha maniche, non deve e dico NON DEVE avere un cappuccio. Nessuna eccezione. Grazie.


L – LESBICHE

Sì, sono nostre sorelle nella lotta, ma a parte il fatto che a entrambi vengono negati i diritti, i gay e le lesbiche non hanno assolutamente nulla in comune. Zero. Nisba. Be’, a entrambi piacciono Beth Ditto e il porno, ma non socializziamo tra di noi. Comunque, in una cittadina in cui ci sia solo un gay bar, dovrete farci il callo. Il che va bene, ma solo perché lo sappiate, se date qualche importanza alle vostre sorelle lesbiche, c’è qualcosa che non va. 


M – MATRIMONIO 

In tanti posti è ancora proibito. Ma perché mai dovreste volervi sposare? Non le guardate le sitcom? Il matrimonio fa schifo. Fa talmente schifo che divorziano tutti (e il divorzio è l’unica cosa che fa ancora più schifo del matrimonio). Sì, ok, be’… però non sarebbe male avere la possibilità di scegliere, vero?


N – NICKI MINAJ E ICONE GAY

Ai media piace tanto parlare di Madonna e Diana Ross e spiegare perché piacciono ai gay e perché i gay piacciono a loro, ma non sarebbe meglio ascoltarne la musica e basta?
Io, per esempio, adoro mettere in cuffia “Timebomb” di Kylie Minogue e immaginare di andare in giro poco vestito mentre tutti mi fissano e la buoncostume cerca di prendermi, allora prendo la pistola e gli sparo, poi rubo il microfono di un inviato della TV e canto tutto il ritornello a reti unificate. 450 milioni di persone incollate agli schermi, e i gay di tutto il mondo si dicono “Wow, abbiamo un leader!”


O – OSCENITÀ

La cosa fantastica dell’essere gay è che a nessuno importa un bel niente se fate le puttanelle. Inoltre, il 95 percento degli uomini gay ha fantasie assurde. Nell’ultimo mese, ho avuto a che fare con:

– un tizio che mi ha chiesto di venire nel preservativo per una settimana e conservarne il contenuto perché lui potesse berlo;

– un altro che mi ha mandato una lunga lista di cose cattive che la gente diceva di lui al tempo della scuola chiedendomi di scrivergliele con violenza sul suo corpo nudo mentre gli sputavo addosso;

– un altro ancora che mi ha implorato di portarlo nei campi, spogliarlo, prenderlo a calci il più forte possibile (nei limiti della sua integrità fisica, ovviamente) e poi lasciarlo lì.

Ma che cazzo, se credete di potercela fare senza ridere o vomitare, dateci dentro! A meno che le persone con cui state non vogliano che ridiate o vomitiate – in quel caso, dateci dentro comunque! Potreste persino incontrare qualcuno che vi piace davvero.


P – PROSPETTIVE FUTURE

Ci sono dei video su YouTube in cui le persone famose se ne stanno lì a dire agli adolescenti gay vittime di bullismo di non suicidarsi, perché un giorno, nel vago, grigio futuro, le cose miglioreranno (e poi vi chiedono di comprare il loro nuovo cd/dvd/libro). Quello che dicono è la verità! Ve lo prometto, le cose andranno sempre meglio. Ma anche peggio. La vita non è tutta festini porno e concerti di Beyoncé. Quello che questi video tralasciano è il fascismo della verruca anale, il fidanzato che vi molla per uno più giovane, la costante preoccupazione per i propri muscoli e le prese in giro perché si indossano le scarpe sbagliate. La scena gay è dura! Sì, ci sono un sacco di cose meravigliose nell’essere gay (festini porno e concerti di Beyoncé, per lo più) ma può anche andare male. Non ve lo dirà nessuno, ma è vero.


Q – QUEEN

Se rientrate nella tipologia del gay queen, la vostra vita potrebbe essere un po’ più complicata rispetto a quella di altri gay. E non solo perché sarete immediatamente identificabili dai bigotti: anche gli altri gay potrebbero prendervi di mira. Capite, i gay amano odiarsi a vicenda. Ci sarà sempre qualcuno che pensa che siete troppo gay, o troppo poco gay, o grezzi perché vi piace Zac Efron, o segretamente omofobi perché non conoscete tutte le parole di “Vogue” di Madonna. Credo che il lato queen si manifesti come risposta alle prese in giro della gioventù, come quella puntata di ogni serie tv in cui il protagonista conosce i genitori del bullo della scuola (dei grandissimi stronzi) e pronuncia il fatidico “Ora si spiegano tante cose”.

Tuttavia, se siete doppiamente queen, è probabile che risultiate divertentissimi e decine di ragazze faranno a gara per diventare vostre amiche. Evviva! 


R – RIFLESSO FARINGEO

Ci vuole un po’ di allenamento, ma passa anche quello.



S – STEREOTIPI

Lo stereotipo più classico vuole i gay delle checche effeminate, con la vocina e una terribile ossessione per la moda. Ovvero, in generale, un’autentica scocciatura. Ma in un certo senso è anche liberatorio. Vedete, la maggior parte dei gay ha davvero cattivo gusto. Quindi, se vi piace una qualsiasi canzone di Katy Perry o credete che Miss FBI sia un grandissimo film (cosa tra l’altro vera), potete semplicemente fare coming out e nessuno avrà niente da ribattere. La gente se lo aspetta, in un certo senso. Non dovete fingere che non vi piaccia, che è come si comportano gli etero.

Ebbene sì, cari etero: voi fingete. Perché quello di cui stiamo parlando è intrattenimento artificialmente creato e potenziato fino a diventare il più universalmente possibile appetibile. Siete liberi di non ascoltare quella musica o guardare quei film. Ma non dite che li odiate. Piuttosto, divertitevi a sistemare le vostre stanzette con dieci minuti di traccia di Aphex Twin in sottofondo.


T – TRANS

Non è una questione necessariamente collegata all’essere gay, lo so. Ma fate entrambi parte della famiglia LGBTECCETERA, e i trans sono i più sfortunati della cricca (il 41 percento di loro ha tentato il suicidio, sono quattro volte più sensibili a una condizione di “estrema povertà” e il 78 percento afferma di subire molestie con cadenza regolare), quindi siate gentili con loro, ok?


U – UGUAGLIANZA

Non la vedrete mai! Pensateci; ci sono così tanti posti in cui i gay sono visti con tanto amore quanto una merda sulla federa di un cuscino: il Medio Oriente, l’Africa, metà Europa, un bel pezzo d’America, il 99 percento del Sud America, l’80 percento dell’Asia…

Ovviamente ci sono stati dei progressi, ma anche se fossimo ottimisti, e se presumessimo che i tipi medievali che ancora odiano gli “strani” verranno sconfitti da nuovi, favolosi uomini liberali, ci vorrà talmente tanto tempo che, per quando i nuovi presidi della libertà saranno pacificati, tutti i posti che ora sono favolosi e liberali sulla terra saranno ricaduti nel dispotismo religioso e nell’omofobia. Bella merda, eh?


V – VECCHI

Cary gay attempati, è bello e normale che vi piacciano i più giovani. Ad alcuni giovani piacciono i più vecchi, quindi è perfetto. Ma per piacere, non fate gli strani. Non voglio dover sostenere pallosissime conversazioni con uomini sulla sessantina ogni volta che metto piede in un locale gay.



Z – ZODIACO

Non parliamo dei Cavalieri dello Zodiaco—su cui utenti di Yahoo Answers, YouTube e forum hanno già detto la loro—ma di astrologia. A giudicare dalle centinaia di oroscopi pensati per i gay, se siete arrivati alla fine di questo alfabeto e ancora non sapete che pesci pigliare, potete sempre rivolgervi alle stelle.

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