Da un lato della cucina cucinava per gli amici. Nello stesso momento, da un altro, stava gestendo al portatile un impero multi-milionario della droga.
“Tecnicamente stavo ancora lavorando mentre preparavo la cena,” mi ricorda al nostro incontro l’uomo che sostiene di essere Dread Pirate Roberts 2, il creatore del secondo negozio online di droga Silk Road. Questa serata tra amici è stato uno dei pochi momenti in cui la vita personale di DPR2 e la sua attività illegale sono andate molto vicine a collidere l’una con l’altra.
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“Il portatile era aperto in cucina. Nessuno dei miei amici è molto tecnologico, non hanno capito”, spiega DPR2. “io, però, sapevo bene cosa stavo facendo.”
In alcuni documenti del tribunale un agente speciale dell’FBI descrive Silk Road 2.0 come “uno dei più grandi, sofisticati e popolari negozi criminali online, a oggi.” Secondo le stime del governo a un certo punto stava “generando profitti per circa 8 milioni di dollari americani al mese.”
Apparentemente il sito era mosso, almeno in parte, dalla rivendicazione ideologica di una maggior libertà. DPR2 interpreta spesso un personaggio smisurato e i suoi messaggi sul forum del sito sono spesso pieni di enfasi circa Silk Road 2.0 e la sua missione.
Poco dopo il lancio del sito, sulla scia della chiusura del Silk Road originale per mano dell’FBI, nell’ottobre 2013, disse che la notizia avrebbe “fatto il giro del mondo.”
“Non è la fine dei nostri problemi, ma spero continueremo tutti a combattere con lo stesso vigore, lo stesso coraggio e la stessa dedizione che abbiamo mostrato in queste ultime settimane.”
“Dead Pirate Roberts è immortale, ora, e se sarete devoti a quell’ideale, e i nostri nemici non riusciranno a fermarci, allora quell’ideale potrebbe anche diventare qualcos’altro,” continuava. “Possono anche aver affondato una nave, ma hanno svegliato il kraken.”
Quel personaggio tracimava nella vita quotidiana del DPR2, e evitare di finire dietro le sbarre significava nascondere segreti da amici e famiglia. Eppure DPR2 aveva un punto debole.
Silk Road girava su Tor e accettava unicamente pagamenti in bitcoin. Il sito garantiva ai suoi utenti e agli amministratori un certo anonimato e in effetti ha funzionato per un anno in un’apparente impunità. Migliaia di spacciatori hanno utilizzato i suoi scaffali digitali per vendere eroina, metanfetamina, psichdelici e ogni genere di droga. Il sito vendeva anche strumenti per l’hacking e documenti falsi.
Sembrava proprio che Silk Road si fosse ripreso velocemente quanto era stato chiuso, dopo l’arresto di Ross Ulbricht, il creatore del sito originale e primo Dread Pirate Roberts, nome tratto da un personaggio del romanzo la storia fantastica.
“Questo nuovo sito—aperto neanche un mese dopo che i federali hanno chiuso l’originale—sottolinea l’inevitabile realtà del fatto che la tecnologia è dinamica e sempre in evoluzione e sono le leggi del governo a doversi adattare,” dichiarò all’epoca il senatore Tom Carper, presidente della commissione del senato per la sicurezza nazionale e gli affari del governo.
“Una volta che premi invio ti accorgi di aver appena dato il via a qualcosa per cui ti daranno la caccia, inevitabilmente.”
Poi, nel novembre 2014, Silk Road 2.0 è stato improvvisamente chiuso. Il sito viene sostituto dall’iconica notizia di sequestro dell’FBI nell’ambito dell’Operazione Onymous che ha colpito almeno due dozzine di altri siti illegali.
L’FBI si è fatta strada fino al server di Silk Road 2.0 con l’aiuto di alcuni ricercatori accademici di un’università finanziata dal governo. L’istituto di ingegneria dell’università Canegie Mellon, con fondi del Dipartimento della difesa, mise in atto un attacco sulla rete Tor capace di smascherare un hidden service. L’FBI ha poi usato un mandato per ottenre dall’istituto di ricerca gli indirizzi ip di siti e utenti ottenuti in questo modo.
Blake Benthail, l’amministratore che ha collaborato con DPR2, in veste di principale programmatore, a Silk Road 2.0 venne arrestato a San Francisco. (Per coincidenza la stessa città in cui venne arrestato Ulbricht, l’anno precedente.) DPR2, nel mentre, veniva descritto come uno dei signori della droga online latitanti.
Ho incontrato DPR2 quando Silk Road 2.0 era ancora online e generava centinaia di migliaia di dollari di profitti ogni giorno.
“Non dubito delle tue abilità in fatto di sicurezza o tu abbia un sincero desiderio di proteggere le persone che lavorano con te, ma in passato sono stato nei panni delle persone che ora mi danno la caccia e so di cosa sono capaci,” mi ha scritto DPR2 in un messaggio precedente all’incontro. “Nessuna misura di sicurezza possa prendere un giornalista li fermerà per più di poche ore.”
“Nota rapida,” ha aggiunto. “L’FBI sa perfettamente che ci stiamo organizzando per vederci.” Senza fornire nessuna prova a riguardo, comunque.
Arrivato il giorno del faccia a faccia mi trovavo in una strada trafficata, in città, ad aspettare la persona con cui mi ero scambiato decine di messaggi criptati. Niente telefono, ovviamente, o nessun altro dispositivo internet. Prima avevamo comunicato scambiandoci messaggi crittati con PGP—quindi ero in contatto con chiunque controllasse le chiavi di crittazione di DPR2 elencate nell’account dell’amministratore del sito.
Era in ritardo, ma poi è comparso dal nulla, come promesso.
“Hai sentito la gente cantare?” Ho chiesto, pronunciando la frase di sicurezza su cui ci eravamo accordati per verificare la nostra rispettiva identità.
“Cantare la canzone degli uomini arrabbiati,” mi ha risposto, completando la citazione del testo di Les Miserables, la sua voce appena udibile sopra il rumore del traffico. Gli ho fatto strada oltre un piccolo portone e ci siamo chiusi la porta alle spalle. Lui era vestito in modo molto generico, non sarebbe mai spiccato nella folla. Era davvero invisibile. Prima di iniziare ha parlare, DPR2 ha controllato che la stanza non nascondesse telecamere né microfoni, consapevole di avermi accordato un incontro mentre alcuni dei corpi di polizia meglio equipaggati e finanziati del mondo gli davano la caccia.
L’originale Silk Road aveva attirato l’attenzione dell’FBI, l’antidroga, il dipartimento di sicurezza nazionale e il senatore di New York Charles Schummer esortò personalmente le autorità federali a chiudere il sito.
Investigazioni parallele venivano condotte al fine di identificare il primo Dread Pirate Roberts. Una di queste, condotta dalla DEA, prevedeva l’elaborata messa in scena della tortura e omicidio di un impiegato di Silk Road. L’FBI per identificare la posizione del server di Silk Road ha portato avanti l’hacking legalmente molto discutibile di un computer straniero mentre alcuni agenti sotto copertura si infiltravano con successo nello staff del sito.
Era certo che la rinascita di Silk Road, di cui DPR2 era alla guida, avrebbe provocato reazioni simili.
DPR2 era nervoso, non parlava mai per primo e mi sembrava eccezionalmente educato. Comunque non perdeva occasione per scherzare e fare ironia sulla ridicola situazione in cui ci trovavamo: essere faccia a faccia con un giornalista, nel mezzo di una caccia all’uomo ai suoi danni. A un certo punto una sirema della polizia è passata vicino alla finestra, raggelandoci il sangue nelle vene.
“Sono sempre un passo dietro di me,” ha detto DPR2. Ricordava di aver camminato dietro a un agente di polizia totalmente ignaro di essere così vicino a un criminale.
Quando l’originale proprietario di Silk Road, Ross Ulbricht, è stato arrestato un piccolo gruppo di veterani del sito ha iniziato rapidamente a lavorare per sostituirlo. DPR2, che ha poi ereditato il nome del suo predecessore, era un rispettato membro della comiunità, tecnologicamente molto competente e aveva guidato questo rilancio.
Appena un mese dopo, dopo un periodo maniacale di ricostruzione insieme a un altro amministratore, il sito di Silk Road 2.0 era pronto.
“Avevo l’URL pronta per il lancio,” mi ha spiegato DPR2. “Penso di essere rimasto seduto a fissare lo schermo per almeno cinque minuti. Una volta che premi invio ti accorgi di aver appena dato il via a qualcosa per cui ti daranno la caccia, inevitabilmente”
“Dopo aver lanciato il sito ho iniziato a ridere istericamente, sarò andato avanti per 30 secondi,” ha aggiunto. “Così tante emozioni combinate.” Mi ha spiegato di aver provato ansia, eccitazione e sincero stupore per quello che aveva appena creato e liberato nel mondo.
Per sfottere le autorità la pagina di log-in del nuovo sito conteneva una versione modificata dell’avviso di sequestro che era stato messo al posto del primo Silk Road. La nuova pacina recitava così: QUESTO SITO NASCOSTO È RISORTO.
La sfida tecnica di mettere insieme un mercato online per la droga che fosse perfettamente funzionate in così poco tempo era certamente una delle attrattive del progetto. DPR2 hanno dovuto ricostruire il codice che il Silk Road originale aveva usato, proteggere il sito da attacchi DDoS per evitare che venisse sopraffatto dal traffico e assicurarsi che potesse gestire un grande afflusso di utenti.
L’originale Silk Road era emerso dall’underground, diffondendosi per passaparola, prima di essere portato all’attenzione pubblica da un articolo di Gawker alla fine del 2011, e Ulbricht aveva sviluppato e perfezionato il codice nel corso di anni. Il fondatore di Silk Road 2.0, invece annunciò il lancio mezzo stampa. Voleva iniziare col botto.
“Nessuno aveva mai provato a farlo su questa scala, figuriamoci a farlo in quattro settimane,” mi ha detto DPR2. “Un sacco di gente pensa che siamo seduti da qualche parte a scrivere codice in continazione, ma non è per niente vero.”
“Direi che il 70 percento del tempo l’ho passato a leggere—leggere idee su come si potesse fare meglio, come potessimo velocizzare il tutto, come potessimo renderlo il più sicuro e quali fossero le limitazioni tecniche”.
“A un certo punto devi mentire a qualcuno.”
Durante la costruzione del sito, e durante i sucessivi mesi di crescita esplosiva, DPR2 ha dovuto mantenere una rigidissima compartimentazione—ovvero, separare la sua vita normale, trascorsa con gli amici e con la famiglia, dalla sua industria illegale. Farlo ha significato anche dover scegliere tra lavorare al sito o uscire per andare a una festa di compleanno, mentendo agli amici sul vero perché delle sue assenze e riuscendo a inventare risposte sempre più elusive alle domande più classiche, di modo da non rilevare nulla su Silk Road 2.0.
“Devi diventare molto creativo nel descrivere le tue occupazioni mondane,” mi ha spiegato DPR2. Invece che inventare bugie oltremodo complicate, che avrebbero rischiato di ritorcersi contro di lui, ha cominciato a essere più vago, spiegando semplicemente di essere al lavoro su un progetto informatico, per esempio. I suoi amici più ferrati nel campo, però, erano più difficili da sviare. “A un certo punto devi mentire a quacluno. Devi depistare le persone,” ha spiegato. “Sai com’è, gestire un’operazione multi-milionaria di spaccio è una questione mantenere segreta, ecco.”
Le persone hanno cominciato a notare un cambiamento in lui durante il lancio di Silk Road 2.0, ha detto DPR2. Cionostante lui era quel tipo di persona che tende a scomparire per giorni o anche settimane quando era particolarmente coinvolto da un’idea o da un progetto. Ma l’influsso di lavoro che Silk Road 2.0 gli stava portando ha finito per esaurire DPR2, che di tanto in tanto sbottava contro la famiglia anche alle domande più banali. “Mi sentivo un completo stronzo nei loro confronti. Non sapevano nulla di ciò che stessi facendo, e non avevano fatto nulla di sbagliato,” ha detto.
Anche se tenere la bocca chiusa era la cosa migliore da fare per evitare di finire in prigione, DPR2 non era sempre contento di dover eludere le domande delle persone: Che stai facendo? Su cosa stai lavorando?
“È una condizione che ti porta a piazzarti un grosso punto di domanda sulla testa. Se non sto dicendo la verità, se sto nascondendo loro degli aspetti della mia vita, che tipo di persona sono?” ha detto DPR2. Secondo lui, il suo co-amministratore, soprannominato Defcon, era solito mentire riguardo al sito per costruirgli attorno un’aura quasi religiosa.
“Lo paragonava al modo in cui Gesù perdonava i nostri peccati, rendendoci tutti delle persone migliori,” ha detto DPR2.
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Ulbricht era apparentemente meno cauto nel mantenere i segreti. La sua ex-fidanzata Julia sapeva del sito, così come un suo amico costretto a testimoniare contro di lui. Questo amico, una sera da ubriaco ha confessato a sua volta ad un’altra persona quello che sapeva di Silk Road.
“Fare serata è sempre un po’ rischioso, potresti bere troppo e finire per confessare qualcosa,” ha detto DPR2 riguardo la propria esperienza. “Hai sempre un po’ questo tipo di paranoie.”
“La gente crede di sapere cosa significa mantenere un segreto,” eppure, secondo DPR2, pochi hanno idea di come si convivere con segreti così grossi. “Ti fa senti molto isolato: puoi dire solo certe cose ad un determinato gruppo di persone, altre cose solo ad un altro gruppo di persone, ma non c’è nessuno a cui puoi rivelare tutto. Sarebbe troppo rischioso.”
“Era l’unica cosa che mi pesava veramente,” ha ammesso l’informatico, “non c’era nessuno a cui potevo dire tutto.”
Se da un lato DPR2 era costretto a mentire agli amici di sempre, dall’altro si è ritrovato a stringere legami con persone che non ha mai incontrato di persona e che probabilmente non incontrerà mai.
“C’erano persone di cui mi fidavo. Potrei dire che erano amici, ma non vorrei usare questo termine,” ha confessato, “non era il genere di amicizia che si intende normalmente.”
Come mi ha spiegato DPR2, nel mondo reale spesso la gente giudica gli altri ancora prima che questi abbiano aperto bocca. Ma nel dark web, in cui la maggior parte delle persone agisce sotto pseudonimo, l’unico criterio sociale in base a cui valutare gli altri sono le azioni che compiono.
Prendiamo ad esempio Defcon che si è offerto di lavorare come programmatore per DPR2 attraverso un messaggio privato. DPR2 è rimasto subito incuriosito dalla calma che dimostrava, mentre gli altri erano in panico per la chiusura di Silk Road, così ha deciso di metterlo alla prova.
Nel giro di poche ore, Defcon aveva messo in piedi quello che sarebbe diventato il forum on-line di Silk Road 2.0, comprese tutta una serie di funzioni di sicurezza che gli altri spesso trascurano.
“Sapeva quello che stava facendo, l’ho capito subito,” mi ha rivelato l’amministratore.
Tuttavia anche Defcon ha commesso un errore: nn seguito è emerso che aveva registrato un server di Silk Road 2.0 con il suo indirizzo e-mail personale.
Altri personaggi incontrati da DPR2 non lo hanno semplicemente aiutato a costruire il sito, ma anche a danneggiarne altri.
All’interno della cosiddetta “Geek section” del forum di Silk Road 2.0, una sezione segreta popolata da un gruppetto di hacker, DPR2 aveva creato dei thread su cui discutere come migliorare la sicurezza del sito. Inoltre aveva assunto dei tester per mettere alla prova le difese di Silk Road 2.0.
Attraverso questo forum, DPR2 ha chiesto a vari hacker di attaccare i marketplace loro concorrenti sul dark web. Sia TorMarket che Sheep Marketplace sono stati bersaglio dei loro attacchi che includevano il furto di messaggi privati.
“Agorà sta per andare giù,” aveva scritto allo staff nel marzo 2014, riferendosi al principale concorrente di Silk Road 2.0, “consiglio vivamente a tutti di starne alla larga.”
“Non vogliamo che gli attacchi vengano associati a Silk Road,” scriveva in un altro post.
Oltre a lasciare parlare le proprie azioni per sé, la dark web consentiva agli utenti di essere più sinceri l’uno con l’altro di quanto avrebbero mai potuto essere nel mondo reale.
“Grazie all’anonimato, molti erano più oneste,” ha raccontato DPR2. Ad esempio, un esperto di sicurezza aveva confidato ad alcuni membri del forum di essere un pedofilo: il genere di confidenza che non si farebbe mai nel mondo esterno.
“Credo che il fatto di poterlo ammettere apertamente con qualcuno fosse un enorme sollievo per lui,” ha spiegato DPR2, aggiungendo che, pur non condividendo il suo stile di vita, era comunque “un tipo incredibilmente intelligente.”
“Quando le persone sono così oneste, entri in contatto con loro ad un livello più profondo, perché non mettono in gioco quello che sono veramente,” ha spiegato DPR2, “penso che il continuare a vederlo come una brava persona, pur avendo appreso della sua pedofilia, abbia cambiato in parte anche me a livello personale.”
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Nel dicembre 2013, diversi presunti membri dello staff di Silk Road 2.0 che avevano lavorato anche per il sito originale sono stati arrestati in tutto il mondo.
“Libertas” è stato preso in Irlanda, “SSBD” in Australia e “Inigo” negli Stati Uniti. DPR2 ha sostenuto di avere ricevuto una soffiata prima dell’operazione da parte di una fonte interna alle forze dell’ordine, tra cui l’European Cybercrime Centre che fa parte del Europol, anche non disponeva di dettagli così specifici da poter avvisare in tempo dei colleghi in particolare.
“Due vite parallele, una nettamente diversa dall’altra.”
“Quando più fonti da diversi paesi riferiscono che sta per venire messa in atto un’operazione di polizia, capisci che c’è in ballo qualcosa di grosso,” ha spiegato la mia fonte. (Un portavoce del Europol quando ho chiesto loro di commentare queste affermazioni, mi ha risposto via mail in questo modo:”Europol non ha motivo di sospettare che lo scenario che le è stato descritto corrisponda alla realtà.” Anche io in effetti non possiedo prove concrete del fatto che DPR2 fosse effettivamente in contatto con fonti interne all’agenzia.)
Durante quei giorni, DPR2 aveva comunicato ai membri dello staff ancora a piede libero: “in questo momento la situazione è caotica, non so ancora come comportarmi sul lungo termine. Per ora, i contatti di Libertas e Inigo vanno considerati come non sicuri, tutte le comunicazioni che ricevete da loro vanno inoltrate immediatamente a me.”
In seguito agli arresti, DPR2 è scomparso dai forum pubblici di Silk Road 2.0, portando vari membri della comunità a credere che fosse stato catturato dalle autorità.
“Sono passate più di 24 ore dall’ultima volta che lo abbiamo sentito,” annunciava Defcon dal forum. “Si trova certamente in grave pericolo.”
Invece, in quel momento DPR2 stava leggendo un racconto di Natale a una sua giovane parente.
“La sua unica preoccupazione, mentre io ero lì che mi tormentavo pensando alle conseguenze di quello che avevo fatto, era che Babbo Natale arrivasse in tempo con i regali il giorno dopo,” ha raccontato l’attivista.
“Il Natale è uno di quei momenti che mi ricordano perché ho sempre voluto portare avanti due vite parallele, una nettamente diversa dall’altra.”
DPR2 mi ha raccontato che questa la bambina stava combattendo una grave malattia e che doveva assolutamente farle visita al più presto. Allo stesso tempo, però, i problemi del sito richiedevano la sua attenzione immediata.
“Molti direbbero che in un situazione del genere non esiterebbero a correre dalla loro famiglia, ma non dimenticate che, se Silk Road 2.0 finiva nei casini, questo significava che centinaia di persone sbattute in galera per decine di anni,” mi ha spiegato DPR2, “come avrei potuto andare avanti ignorando una persona così importante e allo stesso tempo mettere in pericolo i miei collaboratori?”
Non è stata l’unica decisione difficile che DPR2 ha preso durante la sua carriera, ma questa in particolare, ha spiegato l’uomo, “mi ha tormentato come poche altre.”
Alla fine, l’attivista ha scelto un compromesso incredibilmente rischioso. Lavorare per il sito mentre si trovava dai suoi parenti.
“A ripensarci, proprio una scelta del cazzo dal punto di vista della sicurezza,” ha detto l’uomo. “Ma a volte l’emozione può farti prendere delle scelte avventate.”
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DPR2 ha detto che Silk Road 2.0 “non era stata messa in piedi come un business. Era composta da gente che credeva veramente in un’idea e che ha voluto sostenerla fino al punto in cui non molti avrebbero il coraggio di spingersi.”
Alcuni dei benefici apportati al mercato della droga sottolineati da DPR2 includono la riduzione del danno per i tossicodipendenti e la creazione di un commercio più sicuro.
“Si è trattato di un progetto estremo,” come spesso solo l’attivismo può esserlo, ha continuato DPR2, “tutto era fondato sul lavoro di persone le quali credono che i loro principi siano più importanti di quello che stabilisce la legge o chiunque altro.”
Naturalmente, anche se un mercato della droga viene creato nell’interesse degli utenti, esistono anche vari effetti collaterali significativi.
“Non posso negare che alcune persone sono morte a causa di prodotti che hanno comprato attraverso il sito,” ha ammesso DPR2. Durante il processo a Ross Ulbricht, il quale a quanto pare aveva creato Silk Road come una sorta di esperimento, i parenti di persone presumibilmente uccise dalle droghe che avevano acquistato dal forum, hanno fatto appello alla Corte.
“Ma cosa sarebbe successo se non avessi agito?” si è interrogato DPR2, “ci sarebbero più morti per overdose? Molti avrebbero continuato a comprare la droga per strada o qualcosa del genere?”
Queste droghe, a prescindere dal fatto che siano finite in mano a consumatori responsabili o a persone che ne sono rimaste danneggiate, hanno generato enormi incassi. Silk Road 2.0 è stato uno mercati della droga on-line più frequentati di tutti i tempi. Secondo alcune ricerche accademiche, nel suo momento di massimo splendore, intorno al febbraio 2014, il sito registrava un giro d’affari da circa 400.000 dollari al giorno (360 mila dollari), con i proprietari che guadagnavano dal 4 al 8 percento su ogni transazione.
“Dopo un paio d’ore passate a osservare il denaro che incassavamo—potevi vedere il conto salire di decine di migliaia di dollari nel giro di qualche transazione—tutto diventava come irreale. Dopo i primi diecimila dollari, il resto erano dei semplici numeri,” ha ammesso DPR2.
“Non avevo reali spese. Il server? Costava al massimo poche centinaia di dollari al mese.”
DPR2 ha affermato che, lavorando per Silk Road 2.0, ha guadagnato in tutto solo una cifra a quattro zeri.
Questo perché, secondo quanto sosteneva, ha donato centinaia di migliaia di dollari a varie organizzazioni e associazioni di beneficenza, incluso il Tor Project, l’associazione no-profit che mantiene il software Tor e altri enti che si occupano di tutt’altro, come quelli che aiutano i bambini bisognosi. (Tor Project non ha risposto alle nostre richieste di commentare queste dichiarazioni.)
Dato che molte di queste istituzioni non accettavano bitcoin, “abbiamo trovato dei proxy che facessero le donazioni per conto nostro,” mi ha spiegato DPR2. Nel 2013, ad esempio, aveva organizzato anche una raccolta fondi per le vittime del terremoto nelle Filippine.
Conoscendo meglio DPR2, ho cominciato a comprendere la vera motivazione che lo stava portando a fare tutto ciò. Quando ho affermato che il quid del suo progetto non fossero i soldi, l’ideologia, o la sfida tecnologica, ma invece il mero godimento nell’infrangere la legge, ha riso
“Ci sono determinati livelli di intrattenimento oltre i quali, una volta che li hai raggiunti—diventano come droghe, non puoi starci lontano quando ci arrivi,” ha detto con gli occhi che brillavano e un grosso sorriso disegnato sul suo volto. Mentre i suoi clienti erano soliti a raggiungere l’estasi alla seconda raglia di MDMA, DPR2 viveva di questa corsa, della sensazione di essere sempre un passo avanti agli altri e di non rispettare le regole nelle maniere più audaci possibili.
L’adrenalina di essere inseguito è “qualcosa che la maggior parte delle persone non proverà mai, proprio per la sua natura,” ha continuato DPR2. “Quante persone possono mandare affanculo il governo statunitense con il loro laptop? Non c’è nulla sulla Terra che riuscirei a paragonare a questa sensazione.”
Il fervente desiderio di stressare i propri limiti arriva dall’infanzia di DPR2, mi ha detto, ed è parte della sua “intera personalità.” La sua famiglia gli diceva spesso che determinate cose non erano adatte a lui, senza dare ulteriori spiegazioni.
“Per la maggior parte delle persone è fastidio, io dò di matto quando sento certe cose,” mi ha detto DPR2. “Alcune persone, come me, non riescono a stare assieme a persona calme e ubbidienti.