Da diverso tempo, i poliziotti e i federali degli Stati Uniti—e di altri paesi—hanno utilizzato in quasi completa segretezza, dei potenti dispositivi chiamati Stingrays, simulatori di celle telefoniche o IMSI catcher per monitorare e spiare i telefoni cellulari.
Negli ultimi anni, dopo lunghe lotte legali e diverse richieste di pubblicare documenti riservati, siamo riusciti a scoprire qualcosa di più sugli IMSI catcher e su quali agenzie li adoperano. Eppure, fino ad ora, disponiamo di poche immagini di questi strumenti. Online, è disponibile qualche foto ufficiale, la maggior parte delle quali provenienti da domande di brevetto, ma praticamente non ne abbiamo mai visto nessuno all’opera.
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A tal proposito, ecco una foto di una pila di IMSI catcher—che simulano il comportamento delle celle telefoniche facendo sì che i telefoni si connettano ad essi—sistemanti in quello potrebbe essere il retro di una auto o un furgone della polizia.
“Questo è coerente con quanto sappiamo su come questi dispositivi vengono generalmente utilizzati,” ha raccontato a Motherboard Nate Wessler, avvocato della American Civil Liberties Union (ACLU), dopo aver visto l’immagine trapelata. “Vengono sistemati all’interno di un veicolo della polizia, rendendo impossibile per chiunque si trovi nelle vicinanze capire che stanno setacciando la zona con un potente dispositivo di sorveglianza.”
I critici sostengono che gli IMSI catcher sono molto invasivi, in quanto costringono qualsiasi telefono cellulare che si trova nelle loro vicinanze—e non solo quello preso di mira—a connettersi a loro.
L’immagine, purtroppo, è a bassa risoluzione, ma consente di riconoscere almeno tre dei quattro dispositivi impilati come il modello Harpoon realizzato dalla Harris Corp. L’unica altra immagine disponibile raffigurante un Harpoon è stata pubblicata nel 2013 da Ars Technica.
L’Harpoon, secondo un opuscolo del 2008 pubblicato da Ars Technica nel 2013, è un amplificatore che “massimizza” le capacità del Stingray II e “migliora in modo significativo le prestazioni dei sistemi del Stingray single-channel e del KingFish”, altri prodotti di sorveglianza della Harris.
Un’altra delle foto trapelate mostra quello che sembra essere la parte posteriore del dispositivo con il suo numero di identificazione rilasciato dalla Federal Communications Commission (FCC) e un codice a barre da cui si evince che il dispositivo è di proprietà della Florida Department of Law Enforcement.
Un portavoce dell’agenzia ha rifiutato di commentare dato che il “FDLE non parla pubblicamente delle sue tecniche investigative.” Inoltre, la Harris non ha risposto alle nostre richieste di commento.
Un ex dipendente della Harris, che ha parlato con noi a condizione di mantenere l’anonimato, ha detto che le immagini sembrano autentiche, spiegandoci che probabilmente ogni dispositivo Harpoon visibile viene utilizzato come un modulo diverso con funzionalità differenti, ad esempio, per intercettare varie bande di frequenza. Ma si tratta sempre dello stesso sistema, secondo la nostra fonte.
Secondo un manuale diffuso attraverso un leak con l’immagine del Harpoon, e pubblicato da The Intercept a settembre, l’Harpoon può essere utilizzato insieme ad altri prodotti della Harris.
La Harris, che vende la maggior parte di questi strumenti spia ai poliziotti di tutti gli Stati Uniti, ha combattuto per mantenere segreti i dettagli della sua tecnologia, firmando severi accordi di non divulgazione con i suoi clienti. L’FBI ha persino impedito alla polizia locale di divulgare qualsiasi informazione sui dispositivi e ci sono stati alcuni casi in cui i pubblici ministeri hanno preferito pagare delle multe, piuttosto che rivelare come le autorità abbiano utilizzato degli Stingrays o prodotti simili nello loro indagini.
I sostenitori della privacy, come Wessler e i suoi colleghi presso l’ACLU, hanno lottato a lungo per ovviare all’alone di segretezza che circonda questi dispositivi. Sono andati persino contro il governo, chiedendo che la polizia disponga di un mandato prima di utilizzare i dispositivi, un processo che non era scontato fino a poco tempo fa.
“Non dovremmo attendere un leak […] solo per vedere una foto di questi dispositivi in azione.”
L’immagine fa parte di una cache di documenti presumibilmente provenienti dal Florida Department of Law Enforcement (FDLE) che sono stati passati a Motherboard. Nel 2014, l’American Civil Liberties Union ha rivelato che, dal 2008, il FDLE aveva speso 3 milioni di dollari in IMSI catcher.
Se è davvero un dispositivo del FDLE, la nuova immagine trapelata getta un po ‘di luce su come i poliziotti utilizzino effettivamente questi dispositivi per le strade degli Stati Uniti. Per questo motivo, Wessler ha lodato il leak, ma si è anche lamentato del fatto che i dipartimenti di polizia e l’FBI dovrebbe essere più trasparenti.
“Non dovremmo attendere un leak,” ha concluso, “solo per vedere una foto di questi dispositivi in azione.”