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Mykki Blanco ci racconta del suo arresto in Portogallo

Mykki Blanco, il perverso polimorfo, il personaggio in continua mutazione, il rapper preferito della comunità LGBT che, negli ultimi anni, è diventato sempre più celebre e figo (con produzioni della madonna, tipo quelle di Gatekeeper e Arca—tra le altre), è stato arrestato qualche giorno fa all’aeroporto di Lisbona mentre era diretto ad uno show in Portogallo. La notizia è stata diffusa dai media portoghesi e dalla pagina Facebook di Mykki. “Sono stato arrestato in Portogallo perché sono gay” sono le prime parole che ha scritto sulla sua pagina. Dopodiché, ha postato una foto di un poliziotto scrivendo “scommetto che da giovane era pure carino.” Invece il suo status successivo non era così ottimistico: “Chilling in the Portuguese Police Station #FUCKPIGS GLOBALLY! haha.”

L’arresto è nato da un alterco tra Mykki e il suo fotografo con un ufficiale di polizia alla stazione taxi dell’aeroporto. Sembra che Mykki fosse stato trattato abbastanza male dai taxisti e avesse chiesto aiuto al poliziotto in questione, che, anziché aiutarlo, gli ha tirato insulti omofobi. A quel punto Mykki ha mandato a fanculo il pulotto e via, dritto al fresco.

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Abbiamo sentito Mykki per farci raccontare quello che è successo e ci ha detto questo:

…Il litigio si è ingigantito perché stavo aspettando in coda fuori dall’aeroporto da un bel po’, e quando mi hanno detto che non potevo utilizzare la mia carta di credito ed ero costretto a pagare in contanti (cosa peraltro non vera, ho scoperto dopo), il taxista e il poliziotto sono stati tutt’altro che d’aiuto, erano impazienti, mi trattavano in maniera irrispettosa, a differenza di quanto facevano con gli altri turisti. Una donna portoghese in fila con me mi si è avvicinata e mi ha detto “non so perché stanno facendo così con te, in ogni caso dentro l’aeroporto puoi comprare un voucher del taxi così non hai bisogno di contanti per pagare.” Avrei dovuto starla ad ascoltare e andare a prendermi il voucher, ma chiaramente c’è una parte della mia personalità che vien fuori, soprattutto quando mi sento sotto pregiudizio. Volevo vedere se il mio ottimismo nei confronti del mondo fosse davvero messo alla prova da un atteggiamento così palesemente discriminatorio. Ovviamente avevo ragione. Ho chiesto all’ufficiale di polizia dove fosse l’ufficio per comprare i voucher e lui mi ha risposto di andarmene, come se gli stessi dando fastidio, e quando ho insistito, chiedendogli perché aiutasse gli altri e trattasse solo me in quel modo, mi ha urlato addosso “Go away bicha,” che significa quello che state pensando. Questo perché me ne stavo in fila per un taxi come tutti gli altri.”

Mykki ha scritto sulla sua pagina Facebook che l’arresto è avvenuto perché ha insultato un ufficiale di polizia, che in Portogallo è considerato un crimine. Ha dovuto pagare una cauzione di 600 euro.

“Più che ragionare su razzismo o omofobia (cose che hanno comunque giocato un ruolo importante nella faccenda) ho capito che un uomo di colore che alza la testa è ancora una cosa che alcune persone non sopportano,” racconta Blanco.

Abbiamo tentato di comunicare anche con il servizio di Sicurezza Pubblica portoghese per chiedere loro spiegazioni, anche se è abbastanza noto il fatto che non siano particolarmente comunicativi.

Mykki ha lasciato il Portogallo due giorni fa.

Siamo abbastanza disgustati da questa storia e speriamo sia evidente che c’è ancora tanto da combattere per ottenere rispetto e pari trattamento per ogni tipo di essere umano.