Questo articolo è parte della nostra serie I nuovi vicini, in cui giovani rifugiati stabilitisi in vari paesi d’Europa contribuiscono alla produzione editoriale di VICE attraverso le loro storie. Per saperne di più, leggi la lettera dell’editore.
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Reza ha 17 anni e viene dall’Afghanistan. Al momento vive in un centro per rifugiati a Stoccolma.
Come raccontato a Caisa Ederyd.
Sono arrivato qui dall’Afghanistan senza la mia famiglia più di un anno e mezzo fa. Dato che sono minorenne, al mio arrivo a Stoccolma mi è stato assegnato un god man. In svedese “god man” significa “persona gentile,” ma nel linguaggio giuridico questa espressione indica una sorta di tutore, un punto di riferimento per ragazzi come me. Il lavoro di una persona gentile consiste nell’aiutare i rifugiati non ancora maggiorenni a rapportarsi con la società e la burocrazia svedese.
La mia persona gentile è Marina. Ci vediamo due volte a settimana. Ha circa 70 anni ed effettivamente è la persona più gentile che io abbia mai incontrato. Il suo carattere non potrebbe rappresentare meglio il suo titolo professionale. Di solito, ci sono due motivi che spingono le persone a fare questo lavoro: c’è chi lo fa per soldi (il governo svedese ti dà 11.872 corone svedesi [circa 1.200 euro] l’anno) e chi invece vuole davvero aiutare gli altri. Marina è il tipo di persona che non è interessata ai soldi.
Incontrare persone che usano il loro tempo e le loro energie per aiutare degli sconosciuti è un’esperienza incredibile. Non saprei dire una cosa in particolare che Marina e suo marito hanno fatto per me, perché quello che più mi piace di loro è che non fingono di essere gentili con me, anzi, sono davvero felici di potermi aiutare. Questo è il motivo per cui faccio quello che posso per assicurarmi che sappiano quanto sia grato di averli incontrati. La mia famiglia vive in Iran, quindi Marina e suo marito sono diventati la mia seconda famiglia.
Da poco c’è stato il compleanno di Marina. Mi ha detto che in Svezia quando si invecchia non si fanno più grandi feste per il proprio compleanno e per questo lei ha preferito andare in vacanza. Ma dato che non so per quanto tempo potrò ancora stare qui (potrei dover lasciare il paese non appena avrò 18 anni), le ho detto che per me era importante poter festeggiare insieme questa occasione. Quindi Marina ha deciso di fare un’eccezione alla sua regola anti-compleanno e mi ha dato il permesso di prepararle una torta. Era la seconda che facevo nella mia vita e questa è la ricetta:
Ingredienti:
– Banane
– Sciroppo alla vaniglia
– Panna da montare
– Fragole surgelate
– Pan di Spagna pronto
– Marzapane
– Coloranti alimentari
In Afghanistan lavoravo come sarto. Il mio sogno era diventare uno stilista, prima o poi. Per fare questo lavoro bisogna essere precisi e avere molta pazienza, due qualità che servono anche a chi vuole preparare una torta.
Iniziate montando con delicatezza la panna per dieci minuti. Intanto, riscaldate le fragole surgelate nel microonde. Quando la panna montata sarà diventata leggera e soffice aggiungete lo sciroppo alla vaniglia per rendere il composto più dolce e consistente.
Sbucciate le banane, poi schiacciatele con una forchetta. A prima vista il risultato di questo passaggio sembrerà disgustoso, ma insieme alla panna e alla vaniglia avrà un gusto fantastico.
Ora dovete trasformare questa roba in una vera torta. Io ho comprato un base per torte già pronta, ma potete anche prepararla con le vostre mani se siete dei maghi in cucina. Questa però è la seconda torta che preparo in tutta la mia vita, quindi ho pensato che sarebbe stato meglio non trasformare tutta la torta in una roba giallastra come quella che ho usato per farcirla. In più non ho un forno a disposizione.
Spalmate con delicatezza la crema alla vaniglia sul primo strato di torta, poi le banane schiacciate e appoggiate sopra un secondo strato di pan di Spagna.
Mischiate sciroppo alla vaniglia, banane e panna montata restanti insieme alle fragole e spalmate il composto sul secondo strato di pan di Spagna. Nel mio caso, le fragole non erano abbastanza morbide e quindi lo strato è diventato un po’ troppo spesso.
Dopo aver aggiunto anche l’ultimo strato della torta vi accorgerete che non saper schiacciare delle fragole non è poi un gran problema (anche se farà sembrare la vostra torta una specie di hamburger alla crema). La parte più difficile è non far strabordare la farcitura; bisogna avere pazienza e rimetterla dentro piano piano.
A questo punto ricoprite tutta la torta di crema, cercando di rendere questa copertura il più regolare possibile. A me era avanzata anche un po’ di farcitura alle fragole, quindi ho aggiunto anche quella.
A questo punto potreste aver bisogno dell’aiuto di un amico. Io ho comprato il marzapane già pronto al supermercato, ma anche in questo caso se siete dei maghi delle torte potete prepararlo voi stessi. Lo strato di marzapane va appoggiato delicatamente sulla torta. Se non fate questo passaggio per bene, la vostra torta non sembrerà neanche una torta e l’esperimento non sarà riuscito. Io ho chiesto al mio amico e interprete Arash di aiutarmi; grande Arash!
Ora che il marzapane ricopre la torta manca solo il tocco finale. Avevo comprato alcuni fiorellini di marzapane, che ho messo sulla parte superiore e ai lati del dolce. Per finire, ho scritto un messaggio per Marina con un queste penne colorate commestibili.
Scegliere cosa scrivere sulla torta e che colore usare non è stato facile, ma alla fine mi sono deciso per le parole [Buon Compleanno, Marina] e [Sei la migliore] in rosso e verde. Quello che ho scritto è la verità, perché Marina è davvero la migliore.
Quella che vedete è la torta finita. Se devo essere sincero il risultato non mi soddisfa completamente—non avevo gli utensili di cui avevo bisogno, ma pensavo comunque che sarebbe stata più carina. L’aspetto finale in una torta è fondamentale tanto quanto nell’abbigliamento. Di solito guardo qualche tutorial su YouTube che mi mostra come disegnare un modello per un certo capo, ma non ho mai guardato un tutorial per fare una torta, quindi ho dovuto improvvisare e seguire i consigli di Arash. Forse, se avessi preparato anche pan di Spagna e marzapane, sarebbe diventata più bella.
Avevo paura che a Marina non sarebbe piaciuta, ma Arash mi ha fatto ragionare. Lui dice che le torte fanno felici chiunque, e credo abbia ragione. Comunque, anche la torta più perfetta del mondo non sarebbe stata abbastanza per dimostrare a Marina quanto sono grato a lei e a suo marito per tutto ciò che hanno fatto per me.
Firma la petizione dell’UNHCR per chiedere ai governi di garantire un futuro solido a tutti i rifugiati.
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