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Una squadra di soli rifugiati competerà alle Olimpiadi di Rio

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Secondo quanto dichiarato dal presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) Thomas Bach, ai prossimi Giochi Olimpici potrebbe partecipare anche una squadra composta completamente da rifugiati.

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Il team, che verrà chiamato Squadra dei degli Atleti Olimpici Rifugiati (ROA), verrà composto attingendo da una rosa di 43 atleti già identificati dal CIO e supportati economicamente per gli allenamenti, secondo criteri di scelta che vanno dal livello agonistico, allo status di rifugiato riconosciuto dalle Nazioni Unite, alla storia personale.

“Non abbiamo obiettivi,” ha spiegato Bach quando gli è stato chiesto quanti atleti avrebbero fatto parte della squadra. “Dipende molto dalle qualificazioni: potrebbe essere composta da un numero di atleti va da 5 a 10, più o meno.”

Secondo un membro del board esecutivo del CIO, la squadra alloggerà con gli altri team e marcerà a fianco del paese ospitante, il Brasile, durante la cerimonia d’apertura. Uniformi, allenatori e altri membri dello staff verranno assegnati dal CIO, e – in caso di vittoria di medaglia – verrà suonato l’inno olimpico, e sollevata la bandiera dei Giochi.

“Vogliamo mandare un messaggio di speranza a tutti i rifugiati del mondo,” ha spiegato Bach. “Il team verrà trattato come tutti quelli che partecipano alle olimpiadi, e godrà degli stessi privilegi come gli altri.”

Gli atleti scelti per il team, e gli sport nei quali competeranno, saranno resi pubblici al prossimo meeting del board esecutivo del CIO, a giugno. I Giochi avranno luogo dal 5 al 21 agosto, e sono attualmente minacciati da diversi problemi, non ultimo la paura nei confronti del virus Zika. 

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