Quando decidi di scrivere a qualche persona con molto seguito su OnlyFans, in realtà sono individui come Marc a risponderti. Proprietario di un’agenzia di comunicazione e fotografo di moda part time, Marc—il cui nome è stato cambiato perché ha sottoscritto un accordo di riservatezza con i clienti—ha trascorso gli ultimi 18 mesi a lavorare in questo settore.
Figure come la sua si occupano di inviarti le risposte personalizzate e i messaggi corredati con foto opportunamente preparate e prelevate appositamente da un hard disk. Anche se Marc è solo un singolo ingranaggio nella macchina di un’industria nuova, poco trasparente e in piena espansione, si tratta di un lavoro così redditizio da costituire tra il 60 e il 70 percento del giro d’affari dell’azienda francese di cui è titolare.
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OnlyFans è stato lanciato a novembre del 2016 da Tim Sokely, ma, almeno in Francia, è esploso davvero solo agli inizi del 2020 grazie ai vari lockdown. Oggi, il guadagno derivante da questo tipo di piattaforma è cresciuto a dismisura e diverse celebrità—incluse le persone protagoniste di vari reality e/o dell’industria del porno—stanno saltando sul carrozzone.
Tuttavia, proprio come in ogni altro settore in cui regnano le immagini e le apparenze, la baracca viene tenuta in piedi anche da tantissime persone dietro le quinte. Abbiamo parlato con Marc per capire cosa significhi fare questo tipo di mestiere.
VICE: In cosa consiste il tuo lavoro?
Marc: Gestisco le pagine Instagram e Facebook di diversi professionisti, in particolare dottori e dentisti. In più, mi occupo anche degli account OnlyFans e Patreon di vari influencer, tra i quattro e i sette alla volta. Pubblico i vari contenuti, in particolare le foto e i video, con un ritmo stabilito contrattualmente. Il livello di fama del cliente determina il numero di volte che posterò per quella persona in un giorno. Alcune hanno un contenuto al giorno, altre sei. Ma ogni persona riceve un sacco di messaggi, in particolar modo dagli uomini, e io rispondo al suo posto. Durante il weekend posso arrivare a ricevere anche 2.000 messaggi e passa.
Come hai cominciato?
Negli ultimi otto anni ho lavorato anche come fotografo, soprattutto nell’ambito della moda. Quando è partito OnlyFans, alcune delle persone per le quali ho fatto degli scatti mi hanno chiesto di poter utilizzare le mie foto sulla piattaforma. C’era già un legame chiaro e definito tra il mio lavoro quotidiano in agenzia e OnlyFans, quindi non ho potuto che dire di sì e ho cominciato a offrire i miei servizi.
Ho iniziato seriamente la mia attività il primo giorno di lockdown qui in Francia, il 17 marzo del 2020. Ero a casa e non avevo idea di cosa avrei fatto in futuro, quando una influencer mi ha chiesto se ero disponibile per lanciare un account OnlyFans a suo nome. Ci siamo posti l’obiettivo di arrivare a un certo numero di iscritti entro la fine del mese, e siamo arrivati ad averne dodici volte tanto.
Quali sono gli aspetti di questo lavoro che richiedono più attenzione?
Un buon 90 percento del mio tempo lo passo rispondendo ai messaggi su OnlyFans. Un sacco di richieste arrivano da uomini con gusti molto specifici e fantasie che ad esempio comprendono capelli, unghie o piedi. Alcune persone vogliono persino delle foto dove la persona che lavora come modella indossa dei guanti chirurgici o ha la faccia coperta. Io giro immediatamente le richieste e, se sono realizzabili, mi arrivano le foto entro un’ora.
È necessario mantenere il cliente felice e ricordarsi che stiamo pur sempre lavorando nel settore della pubblicità e della vendita di prodotti. I messaggi che ci scambiamo devono arrivare in fretta al dunque, a una proposta commerciale. Ma questi uomini ci sono abituati e sono lì proprio per fare un acquisto.
Come riesci a ricreare il tono e la personalità delle persone proprietarie degli account?
Cerco di conoscere le persone abbastanza in profondità così da non ritrovarmi a dire delle sciocchezze o cose che loro non direbbero mai. In più, guardo in continuazione i loro feed su Instagram e le stories, in maniera tale che quello che posto su OnlyFans coincida con il resto.
Mi è sempre piaciuto studiare le persone, provare a capire il modo in cui ragionano e stanno al mondo. Ogni persona stabilisce dei limiti, ed è proprio questo uno dei punti da cui cerco di partire. Chiedo a ognuna cosa si sente a proprio agio a fare o mostrare su OnlyFans. A seconda della risposta, cerco di assumere una voce più timida e riservata, oppure più estroversa. Cerco poi di modulare un poco la conversazione a seconda della persona e delle richieste, ma gli elementi fondamentali restano uguali in ogni occasione.
Non temi mai che qualche fan ti scopra?
Devo stare attento. Quello che faccio è in qualche misura ingannevole e in effetti ho un trucchetto per non farmi beccare. Appena un utente mi chiede se sono davvero la persona in questione, le chiedo di realizzare un breve video personalizzato dove dice, “Grazie per il tuo supporto, Mister X.”
Guadagni bene?
Per ogni contratto ho una commissione fissa di 2.500 euro al mese. Poi prendo il cinque percento ogni 5.000 euro di guadagno delle persone. Per cui, per esempio, se una persona proprietaria dell’account guadagna 15.000 euro un mese, io prendo il 15 percento; prendo invece il 20 percento su 20.000 euro e così via. Per le figure più importanti e con più seguito superiamo i 50.000 euro.
Secondo te riuscirebbero a gestire i loro profili senza di te?
Se dovessero occuparsene in prima persona, manderebbero al diavolo la gente il 99 percento del tempo. Io invece ho il distacco necessario, e posso rispondere chiedendo comunque rispetto ma indirizzando la conversazione verso l’accordo commerciale. Ogni influencer è ben contenta io lavori per lei e dubito proprio voglia leggere da sé quei messaggi.