Il consumo di sostanze è spesso considerato una componente normale nella vita degli adolescenti e dei giovani. Ma a volte oltrepassa il limite della sperimentazione. Secondo l’ufficio preposto (la Substance Abuse and Mental Health Services Administration) il cinque percento degli adolescenti americani—ovvero 1,3 milioni di persone tra i 12 i 17 anni—hanno sofferto di abuso di sostanze patologico, mentre il primato per il consumo di droghe appartiene alla fascia 18-20 anni. Secondo un’altra ricerca, le morti per overdose nella fascia 12-25 anni sono più che duplicate in 18 stati a partire dal 2001.
Nonostante queste cifre, solo il 10 percento degli adolescenti dichiarano di aver ricevuto cure per l’abuso di sostanze. Com’è finire in disintossicazione prima ancora di avere l’età per comprare da bere? L’abbiamo chiesto a chi ci è stato.
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SAMMY, 31 ANNI
Quanti anni avevi quando sei finito in rehab?
Vent’anni. Ci sono stato per un po’. Sono rimasto sobrio per 18-20 mesi, ma poi ho avuto una brutta ricaduta.
Perché hai cominciato a fare uso di sostanze così presto?
I miei genitori mi hanno cacciato di casa quando ho compiuto 15 anni perché sono transgender… Così ho cominciato a vivere per strada, ed è cominciato tutto. Tutte le persone intorno a me si facevano, di una cosa o un’altra. [Un uomo che si faceva chiamare] Heroin Bob mi ha preso sotto la sua ala, mi ha insegnato a vivere per strada, ma non mi ha mai spinto a drogarmi. Non mi sono mai fatto con lui, ma poi ho cominciato a viaggiare. Ho fatto l’autostop da Olympia [nello stato di Washington] a San Francisco e ho cominciato a fumare meth a Castro e sperimentare con tutti i tipi di droga—acidi, cocaina, ecstasy. Sono tornato a Olympia a 16 anni, ed ero un consumatore abituale di droghe pesanti e un eroinomane.
Quali sono le difficoltà di disintossicarti a un’età in cui non puoi nemmeno bere, per legge?
È stata dura anche perché io non avevo perso niente, rispetto a quello che avevano perso gli altri. Non avevo avuto denunce per guida in stato di ebbrezza perché non ho mai avuto la patente, non ho mai perso il lavoro—non ne ho mai avuto uno—né una casa, né un matrimonio. Ho fatto molta fatica ad ammettere a me stesso di essere un alcolizzato, perché non ho mai bevuto nei bar né mi hanno mai ritirato la patente. È stata dura in generale ammettere molte cose e non cercare di giustificarle come “sperimentazione giovanile”.
Com’è farsi degli amici da sobrio?
Onestamente? Non sono molto bravo. Sono stato in una comunità di recupero, ma gli altri erano molto più vecchi di me. Un gruppo di donne lesbiche ha cercato di farmi conoscere altri giovani. Penso sia stato più difficile anche perché ero queer e trans e le persone come me che vedevo nei bar, e avevano la mia età, erano completamente devastate. Quindi mi sono isolato. È stato solo quando stavo per ricaderci che ho ricominciato a uscire nei locali con amici che bevevano. Poco dopo ho ricominciato a bere con loro, e di nuovo le cose mi sono sfuggite di mano molto in fretta. Insomma ho scoperto che i bar non sono un posto sicuro, per me.
JUSTINE, 26 ANNI
Quanti anni avevi quando sei entrata in disintossicazione?
Venti.
Ci sei andata di tua spontanea volontà o ti hanno costretto famiglia/servizi sociali?
Metà lo volevo io, metà mi ha costretto la mia famiglia. Avevo una denuncia pendente, mi serviva aiuto. Ma una volta che l’ho chiesto, il percorso da seguire è stato lungo e l’ho portato a termine solo perché anche la mia famiglia era coinvolta. Non penso che io da sola ce l’avrei fatta.
Cosa hai fatto per il tuo 21esimo compleanno [la maggiore età negli Stati Uniti]?
Ho mangiato torta al cioccolato. È stato bello.
Com’è farsi amici senza alcol e senza droga?
La grande maggioranza dei miei amici non bevono e non si drogano. È difficile per me ora essere amica di persone che fanno uso di sostanze. Abbiamo vite diverse, non abbiamo molto in comune.
MORGAN, 22 ANNI
Quanti anni avevi quando sei entrata in disintossicazione?
Avevo 20 anni. Era da quando avevo 18 anni che cercavo di disintossicarmi da sola, ma non aveva mai funzionato.
Cosa prendevi?
Xanax, alcol, oppiacei.
Quali sono state le maggiori difficoltà che hai incontrato?
È stata dura accettare di dovermi disintossicare da tutte le sostanze, soprattutto essendo così giovane. Mi era chiaro che ero dipendente dalla droga, ma continuavo a pensare che avrei potuto moderare il mio consumo di alcol. Mi sembrava che fosse ok bere così tanto, ero solo una ragazzina che si godeva la vita. Ma ho cominciato a fare qualche ricerca, e ogni volta che bevevo facevo del male a me stessa e agli altri e nutrivo un circolo vizioso di vergogna, disprezzo per me stessa e vuoto. Nonostante questo, è stata dura accettare che dovevo disintossicarmi.
Com’è andata poi?
Ho finito le cure un mese prima del mio 21esimo compleanno, e a quel punto non avevo molti amici. Una ragazza con cui uscivo al liceo, e che si era disintossicata anni prima di me, mi ha organizzato una festicciola a casa sua, una cosa carina. Sono venute persone che non bevevano, mi è piaciuto.
MICHAEL, 26 ANNI
Quanti anni avevi quando sei finito in rehab?
La prima volta che mi sono disintossicato sono andato in una struttura chiusa e poi in rehab per 30 giorni. Avevo 18 anni.
Ha funzionato?
I 30 giorni in cui ero fisicamente sobrio mi sentivo sempre a disagio, pensavo ossessivamente, e poi il giorno che uscivo dal rehab bevevo e mi drogavo di nuovo. Ho finito per disintossicarmi per davvero solo a 21 anni; ho passato il mio 21esimo compleanno in rehab.
Perché hai cominciato a farti così presto?
La prima volta che ho bevuto ho sentito qualcosa, come se da ubriaco o da fatto potessi raggiungere il mio vero potenziale—anche se capisco che non sia quello che tutti associamo con il consumo di sostanze tra teenager. Mi ubriacavo fino a perdere il controllo e mi drogavo al punto di fare cose stupide, ma ero sicuro di me, ero al mio posto. Le sostanze che preferivo erano gli oppiacei e l’alcol, ma quando non ne trovavo non avevo problemi a prendere altro.
I tuoi amici come hanno reagito quando sei andato in rehab?
Non l’hanno mai presa sul serio. La vedevano come una pausa di 30 giorni dopo la quale sarei uscito e tornato nello stesso loop di prima. Onestamente, nemmeno io speravo in un risultato diverso.
KATIE, 32 ANNI
Quanti anni avevi quando sei entrata in disintossicazione?
La prima volta avevo 17 anni. Era un programma aperto, poi invece mi hanno mandato in una clinica dove vivevo anche, qualche mese dopo, e poi in un collegio che si basava sui 12 passi. Era gestito dall’Alcolisti Anonimi, ma non c’erano terapeuti.
Di cosa ti facevi?
Erba—solo erba. Ad oggi, non ho mai preso altro.
Hai mai davvero creduto che saresti riuscita a disintossicarti?
Quando ho lasciato quel collegio, ero sicura che se non fossi rimasta sobria sarei morta o finita in carcere. Quindi ho fatto del mio meglio, ero convinta che sarei rimasta pulita, che fosse l’unica strada per me. Andavo tutti i giorni agli incontri, facevo lavori socialmente utili, e aiutavo altre persone con problemi di dipendenze. E così ho continuato per i tre anni e mezzo successivi, al college. Ora ho ripreso a fumare, ho intrapreso la mia strada personale per un equilibrio.
Come hai fatto al college senza nemmeno bere?
Dopo il collegio, mi avevano tenuto alla larga dalle grandi università pubbliche ed ero finita a un’università battista con una politica di tolleranza zero e dormitori separati. Trovarmi in un ambiente di ragazzi cristiani conservatori ha fatto sì che non avessi più bisogno di andare agli incontri—era “figo” dire che eri straight edge, quindi non ho dovuto spiegare poi molto. Ho deciso di raccontare la mia storia solo alle persone con cui ero più amica, e solo se c’era l’occasione. È stato imbarazzante dover spiegare il rapporto con il mio tutor alla mia compagna di stanza—ci vedevamo ogni giorno e lei non capiva perché io avessi sviluppato una tale dipendenza da lui. Ma alla fine penso che abbia capito.
BOB, 33 ANNI
Quanti anni avevi quando sei andato in rehab per la prima volta?
Sedici. Poi per 11 anni sono rimasto pulito; ho avuto una ricaduta nel 2011 ma ora sono di nuovo in disintossicazione.
Quali sono le cose peggiori della disintossicazione, quando sei così giovane?
Di sicuro la cosa peggiore di tutte, e la più scioccante, è stata essere strappato da un ambiente in cui ero circondato da ragazzi della mia età e portato in uno dove tutti avevano almeno 15 anni più di me ed esperienze di vita ben peggiori dei ragazzini dei quartieri residenziali che conoscevo.
Perché hai cominciato a bere così presto?
Ho cominciato a bere quando avevo 12 anni. Mio padre disse che potevo bere un bicchiere di vino al matrimonio di mio zio. Dopo quel bicchiere, sono riuscito a sgattaiolare di nuovo al tavolo e finirne diversi altri. Ricordo che mi piacque tantissimo come mi faceva sentire. A 12 anni era difficile mettere le mani su dell’alcol, ma dopo quella prima volta decisi che l’avrei fatto a ogni occasione.
JAMIE, 23 ANNI
Quanti anni avevi quando sei entrata in disintossicazione la prima volta?
Avevo 15 anni quando sono entrata nella prima clinica. La prima di cinque.
Di cosa ti facevi?
Crystal meth, eroina e crack.
Quali sono state le sfide più difficili da affrontare, per te?
Erba e alcol erano “la norma”, ma presto mi sono resa conto che volevo/avevo bisogno di altro, e in poco tempo ero fuori controllo. I miei amici e le mie sorelle non capivano. Bevevamo qualcosa e loro pensavano che mi sarebbe bastato, e anche io pensavo che mi sarebbe bastato. Ma poi sparivo per interi weekend. All’improvviso ero completamente disconnessa dalle mie amiche e dalle mie sorelle. Al liceo mi sentivo più a mio agio a pranzare con il mio consulente per gli abusi di sostanze che con i miei compagni.
Come fai a mantenerti pulita all’università?
È una lotta. I miei amici si fanno di anfetamine per studiare. A volte li invidio e devo essere molto dura con me stessa. Ma poi penso: è bello che io riesca a farlo senza—è tutta farina del mio sacco!
LARS, 23 ANNI
Quanti anni avevi quando hai cominciato la disintossicazione?
Sedici. Sono entrato in una clinica di Gladstone, in Oregon, per 28 giorni. Quando ne sono uscito però, sono ricaduto nella dipendenza in breve tempo (forse in una settimana?). Tre mesi dopo ero di nuovo in rehab. Questa volta era una spedizione di terapia nella natura, consistente in tre settimane di trekking in silenzio, quattro di “avventure” (canoa/surf/equitazione) e sei mesi in una specie di scuola nella natura. In Oregon. Mi hanno dovuto portare di peso fuori da camera mia.
A 19 anni sono anche entrato in un programma aperto per dipendenti dall’eroina. Il programma prevedeva somministrazione di suboxone e terapia settimanale, individuale e di gruppo.
Come mai hai cominciato a drogarti così presto?
Ho cominciato a bere alcol a 13 anni, ho fumato erba per la prima volta a 12. Stavo sempre con i ragazzi più grandi, e volevo più di ogni cosa essere accettato. Di certo è stata colpa della pressione che percepivo in questo senso. Forse anche essere gay c’entra qualcosa. Ho fatto coming out molto presto, a 14 anni, e anche se le persone intorno a me mi accettavano, io avevo un fortissimo conflitto interiore e non mi sentivo a mio agio con me stesso. Immagino che droghe e alcol mi servissero per sopprimere quel malessere. All’eroina mi ha introdotto un ragazzo più grande che è poi diventato il mio ragazzo. Ero molto arrabbiato con i miei genitori, che avevano deciso di mandarmi in rehab così giovane, e per questo decisi di distruggermi ancora un po’. Volevo provare droghe diverse, e lui me le ha offerte. E questo è quanto.
Com’è stare in rehab quando tecnicamente non potresti nemmeno bere?
Oh, la mia relazione con alcol e droghe era interessante, di sicuro. Ogni volta che c’era dell’alcol in giro, ne bevevo più che potevo, più veloce che potevo, perché non sapevo quando avrei potuto riaverne. Non avevo ancora l’età per comprarlo da solo, e il fatto che mi fosse vietato non faceva che aumentare il mio desiderio… Era molto facile per me giustificarmi con l’età, come se fosse qualcosa destinato a passare. Mi dicevo cose come, “Non è possibile che io abbia un problema—non ho nemmeno l’età per comprare da bere!” o “È solo perché sono giovane e sto scoprendo la vita, ma quando sarò grande non sarà un problema.”
Pensavi davvero che saresti rimasto pulito, dopo le cure?
Anche se ora sono pulito, non sono rimasto pulito dopo le cure. Quando penso in termini di “passare la vita pulito,” mi viene l’ansia e non mi aiuta certo a non farmi oggi stesso. Il programma in cui sono ora mi insegna a concentrarmi sul presente, “solo per oggi.” Devo rimanere sobrio solo per oggi. Chi sa, magari domani mi faccio un drink? Però oggi no.
Questo articolo è tratto da Tonic.