Identità

I personaggi dei cartoni della tua infanzia che non sapevi fossero queer

A otto anni per impedirmi di passare tutti i sabati davanti alla televisione i miei genitori mi hanno convinta che vangare l’orto sarebbe stato divertente tanto quanto guardare Duck Tales. Ha funzionato.

In seguito ho imparato a piantare chiodi, fissare tende in giardino, cucinare strudel, imbiancare e praticare altre attività che mi hanno resa una giovane persona discretamente versatile—un idillio bucolico perfetto, finché non è arrivata: Lady Oscar.

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Lady Oscar è stata una rivelazione, e io ne ero completamente innamorata. Lo sguardo adorante con cui la guarda Maria Antonietta era difficilmente equivocabile anche se fino al giorno prima pensavi che piantare pini fosse il modo più divertente di impiegare il sabato. Ma se il suo personaggio è uno dei più citati quando si parla di cartoni e cultura queer, ce ne sono altri a cui si pensa raramente, anche se i nostri pomeriggi ne erano pieni.

Per una grande quantità di tempo la televisione italiana è stata così priva di personaggi omoessuali che raccontarlo a qualcuno che non è stato bambino fra gli anni Novanta e i Duemila sembra totalmente irreale. Ad ogni modo, ecco i cartoni con personaggi queer che potreste esservi persi.

URSULA – LA SIRENETTA

La cosa migliore della Sirenetta è “In fondo al mar”, giusto? Errore.

“In fondo al mar” è uno splendido motivetto sulle difficoltà della vita e la grande necessità di accontentarsi senza avere troppe ambizioni—se poi ti guardassi intorno/vedresti che il nostro mar/è pieno di meraviglie, che altro tu vuoi di più!—ma è una notizia che passa decisamente in secondo piano davanti al fatto che dovendo decidere che aspetto dare a Ursula, alla Disney hanno optato per questa faccia qui e questo corpo qui, che poi sono la faccia e il corpo della drag queen Divine.

Ovvero, la cosa meno Disney che possiate mai immaginare.

LE TONT – LA BELLA E LA BESTIA

So che è difficile staccare gli occhi da Belle, ma purtroppo non è di Belle che stiamo parlando e no, nemmeno del candelabro francese. L’amico di Gaston, l’unico, quello di cui probabilmente non ricordate il nome (Le Tont) perché come è giusto che sia eravate concentrate su Belle, è gay. Lui.

E se non era abbastanza chiaro nel lontano 1991, la Disney ha deciso di renderlo proprio evidente con la versione del 2017.

MULAN

Oggi diremmo che Mulan è femminista, ma nel 1998 Mulan era “semplicemente” un film molto meno noioso degli altri, nonché uno dei primi dove la principessa non aspetta paziente che succeda qualcosa che la tiri fuori dalla situazione in cui qualcuno ha deciso di metterla.

Saltando a piè pari questo processo Mulan si veste da uomo, salva la Cina e insegna ai bambini che “le femmine” possono comportarsi come “i maschi.” Sì, la teoria del gender.

JAFAR, SCAR E ADE

A un certo punto la Disney ha deciso che se c’era un cattivo in un film, quel cattivo doveva essere molto effemminato. E così sono nati Jafar, Scar e il cattivo di Hercules (Ade), praticamente interscambiabili nei loro modi, brame di potere e omosessualità latente.

Forse era solo scarsa fantasia nella stanza degli sceneggiatori, o forse stavano cercando di dirci qualcosa.

SAILOR MOON

Sailor Moon era così palesemente intriso di omosessualità che per nascondere la cosa agli impressionabili occhi dei bambini Mediaset l’ha preso e l’ha trasformata in un autentico casino, tanto che in certi punti la trama diventa così intricata da rotolare su se stessa più e più volte.

Questo perché molto prima dei Pokemon che fanno diventare epilettici c’era Sailor Moon che faceva diventare i bambini gay “disturbandone lo sviluppo sessuale” e femminilizzandoli in blocco.

A dieci anni pensavo di essere Sailor Uranus. Quest’anno ho sposato (leggasi: unioni civili) la mia ragazza.

RANMA ½

Qui in Lombardia Ranma ½ andava in onda su un’oscura emittente locale che non credo si sia molto preoccupata di influenzare i bambini, perché il risultato era un minestrone di personaggi così palesemente queer che se dovesse andare in onda adesso probabilmente diventerebbe una versione edulcorata di Settimo cielo.

VELMA – SCOOBY DOO

Occhiali, sarcastica, più intelligente della media e vestita meno bene della media. Daria prima di Daria e Willow prima di Willow: Velma.

BONUS TRACK: ELSA

Lesbica.

Davvero.

Fidatevi.