Música

I DJ rap italiani si sono uniti per farci ballare in casa con ITALIAN MOB

playlist rap

La riduzione della socialità imposta dalle misure di contenimento del coronavirus ha mandato in crisi un po’ tutti: stare chiusi in casa 24 ore al giorno senza vedere nessuno tranne i nostri coinquilini o parenti non è certo facile. Chi della socialità ha fatto un lavoro, però, se la sta passando decisamente peggio.

La chiusura di bar e locali ha dato una botta incredibile non solo a chi li gestisce, ma a tutta l’industria musicale. Festival tra i più importanti del mondo sono stati cancellati, come Coachella e SXSW, e sono andati persi centinaia di milioni di euro. In tutto il mondo sono già nate diverse iniziative per dare una mano al settore: pensiamo al progetto StayON in Italia, alla scelta di Bandcamp di dare profitti dalle vendite agli artisti senza tenersi commissioni.

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La chiusura di bar e locali ha dato una botta incredibile non solo a chi li gestisce, ma a tutta l’industria musicale.

Nell’ultimo decennio, infatti, i concerti e i live sono diventati la maggiore fonte di guadagno per gli artisti e per tutti quelli che lavorano nel mondo della musica: come potrebbe essere altrimenti con le vendite dei dischi distrutte prima dai download illegali e poi dallo streaming? In questa situazione di emergenza, chi vive di musica sta mantenendo il contatto con il pubblico su internet. Uno dei progetti nati in questi giorni è Italian Mob, che ha riunito creativi e DJ di serate trap da tutta Italia in un’unica playlist collaborativa.

L’idea è partita da Alessandro “Sgamo” Nuzzo, che ha coordinato l’iniziativa: “È un gruppo di whatsapp in cui manteniamo i contatti a distanza con gli organizzatori di serate a tema trap in Italia. Giovani imprenditori che partendo in punta di piedi hanno in pochissimo rovinato la festa a chi credeva sarebbe bastato sbocciare una bottiglia in più tra un J Balvin e un pezzo di 50 Cent per proclamarsi paladini dell’hip-hop. Questi party sono stati il primo vero convertitore di quelli che erano i numeri virtuali di Spotify per quella che è la musica che ha cambiato per sempre il linguaggio dei giovani italiani di questa generazione.”

I nomi coinvolti sono stellari: MACE, Peppe Amore, Marvely e Rossella Essence, per citare i più celebri. Ma tutte le realtà coinvolte sono fondamentali: nella playlist troverete pezzi selezionati da Akeem of Zamunda, istituzione hip hop milanese, o dall’altrettanto importane serata romana Touch The Wood. Da 095Hotline, che porta a Catania le feste di Londra e LA. C’è Giad di HØT a Parma, dove la trap incontra i suoni del futuro. E ancora Often di Torino, Hellheaven11 di Napoli, Curtis Wolf di Roma, Flexin e OVRTM di Bologna, RRRiot, Nice Club, Bando, Prime e Atlanta di Milano, Magnolia 808 di Caserta, Nasty di Vicenza, Culture di Bolzano, BHHM e Views di Bari, Zona Trap di Cagliari, Yabsmoove di Firenze, Ultra Twist di Lucca, i ragazzi di Lecce di Sottosopra e i veneti di Darkout.

Il risultato è una playlist che unisce hit trap, elettronica e pazzie varie. Un posto in cui potete trovare Lil Uzi Vert, ma anche i 100 gecs. I Club Dogo, ma anche Basshunter. Roddy Ricch, ma anche Four Tet. 070 Shake, ma anche Caribou. Chief Keef, ma anche i Bring Me The Horizon. La trovate qua sopra, seguitela.

Ringraziamenti: Bernardo Fibrosi. Blast. Borgioli. Bruce. Boddu. Chiamu. Cipo. Dario Fresko. Deepinto. Deliuan. Dev. Diecieuro. Giad. Exo. Future Homeless. Halfhead. Beef. Hitmypalace. Karonte. Keef. Lord Orazi. Mace. Manueltime. Marco 4am. Marco G & Mr Kite. Marquis. Milangeles. Mista P. Peppe Amore. Per$i. Prest. Pu5h. Rossella Essence. Sartana. Sgamo. Sol Begino. Spike Lean. Stema. Xalaf. Zanzu.

Ringraziamento Speciale: Toni Zampa (095 Hotline)

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