Negli ultimi anni, fotografare il degrado e l’abbandono urbano di Detroit è diventato originale quanto aprire un blog o andare al cinema. Tuttavia, restano ancora cose da scoprire tra le rovine del ventesimo secolo, e sono quello che hanno mostrato Arianna Arcara e Luca Santese, freschi dell’editing di Found Photos in Detroit, una raccolta di foto degli anni Settanta e Ottanta trovate per caso nelle strade della vecchia Motor City.
È all’esterno, davanti agli edifici e ai magazzini che un tempo accoglievano amministrazioni, commissariati, ospedali e tribunali, che i due autori hanno radunato i documenti presentati: fotografie individuali, ritratti di famiglia, verbali di multe, estratti di inchieste criminali. Dopo svariati viaggi a Detroit, Arianna e Luca hanno messo insieme parecchie migliaia di questi documenti, un tempo appartenuti a coloro che vivevano lì prima che la città diventasse, per la maggior parte, un immenso mucchio di immondizia.
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Il 90 percento delle foto ritrovate e pubblicate nel libro ritrae i ragazzi dei quartieri periferici, prevalentemente neri. Queste foto sono rimaste all’aria aperta dai venti ai quaranta anni, il che spiega il loro stato; se vi domandate se qualcuno ci ha vomitato o pisciato sopra, sappiate che probabilmente è così. Oltre a dare informazioni sulla vita nel ghetto prima che esistesse il rap odierno, Found Photos in Detroit mostra immagini di incidenti automobilistici, ragazzi sfigurati dagli sbirri, scene del crimine e delinquenti con i capelli afro che popolavano i commissariati della città. È una delle cose più belle finite in un libro negli ultimi anni: prima di partire per un viaggio in cui lavoreranno a un nuovo progetto, Arianna e Luca ci hanno permesso di pubblicarne un estratto.
