My First Time è un podcast di Broadly e uno spazio in cui verrà affrontato il concetto di “prima volta”, nel senso più e meno tradizionale del termine, attraverso le vive voci di chi queste prime volte le ha vissute. Potete ascoltarlo su iTunes o su Google Play.
Oggi è il turno di Nichi Hodgson, divulgatrice.
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Facevo la stagista per una rivista erotica ormai defunta, e alla festa di Natale dell’ufficio ho incontrato la dominatrice “ufficiale” della rivista. Mi ha chiesto di farle da assistente e dato che comunque non mi pagavano mi sono detta “dai, proviamo.”
All’epoca non sapevo cosa fosse il pegging—non l’avevo nemmeno mai visto nel porno. Ai tempi lo si chiamava “strap-on play” [il termine “pegging” sarebbe stato coniato da Dan Savage solo nel 2001]. Così lei ha dovuto insegnarmi tutto. Mi ha fatto vedere il suo equipaggiamento: un frustrino di pelle fatto su misura e diversi dildo di varie forme e colori.
L’ho guardata farlo a diverse persone e ho visto il piacere comparire sui loro volti. La visione di una donna bellissima vestita dai pelle nera con un frustino e un dildo è magnifica: chiunque dovrebbe provarla almeno una volta nella vita.
Una volta, un tizio ha richiesto una sessione di strap-on con la dominatrice. Il suo sogno era di farsi penetrare da due donne diverse, a turno. È iniziato con una sessione di spanking e poi la dominatrice gli ha detto di adorare il suo dildo. Dopo un po’, ha deciso di soddisfarlo e di penetrarlo.
L’ha fatto mettere a quattro zampe, ha preso un preservativo, usato un sacco di lubrificante e ha iniziato a penetrarlo con le dita. Poi l’ha penetrato con il dildo, prima piano e poi sempre più veloce e ritmato; nel frattempo lui si masturbava. Alla fine lui è venuto e poi, dopo averlo lasciato riposare un attimo, la dominatrice ha detto: “Jamie [era il nome falso che usavo all’epoca], è il momento di perdere la tua verginità.”
Mi ero comprata un dildo giusto la settimana prima, molto lungo e con una bella forma. Mi ricordo che guardarmi allo specchio mentre lo indossavo con lo strap on mi dava una bella sensazione. La dominatrice mi ci ha fatto mettere su un preservativo, l’ha lubrificato e poi mi ha fatto vedere cosa fare. Lui a questo punto era già pronto, quindi è stato facile. Me lo ricordo distintamente. È stato ipnotizzante.
Provare il pegging mi ha fatto cambiare il mio modo di pensare al sesso. Sono diventata più empatica nei confronti degli uomini. La penetrazione è, dal punto di vista fisico, un lavoro abbastanza faticoso. Quando ero più giovane non mi impegnavo particolarmente quando facevo sesso, in termini di movimenti e tutto. Inoltre, quando qualcuno ti apre il suo corpo si rende molto vulnerabile—hai un sacco di potere nei suoi confronti. Non avevo mai pensato al sesso da quel punto di vista, perché non mi ero mai sentita vulnerabile in quel modo.
Non ero eccitata, ma era psicologicamente interessante. Così ho continuato a fare la dominatrice, per lavoro. Spesso mi trovavo a dover deludere dei clienti che avevano visto il pegging nei porno hardcore e volevano che gli facessi male, ma se non sei abituato è meglio non provare a fare cose del genere. Quando inizi a sentire che il corpo dell’altra persona oppone resistenza, è meglio fermarsi. Così la realtà non è sempre all’altezza delle fantasie.
Invece mi è molto difficile praticare il pegging su qualcuno che amo. C’è uno scambio di energie molto forte—e per quasi tutti gli uomini, dopo, ci saranno anche dei sentimenti spiacevoli. Anche se quella di sottomettersi a una donna è una loro fantasia, hanno sempre la paura che facendosi penetrare perdano qualcosa. Dopo il pegging molti uomini si sentono traditi, incazzati o pentiti. Tutto questo è interessante, perché come donna dopo la penetrazione non mi sono mai sentita sminuita.
Per avere il completo controllo, lo strap-on deve diventare un’estensione del tuo corpo. È meglio averne diversi di diverse dimensioni, così da poterli usare in successione sul tuo partner per farlo abituare.
Molti hanno paura di essere sporchi e la cosa gli impedisce di lasciarsi andare e godersi il momento. Meglio allora farsi una bella doccia per rilassarsi piuttosto che clistere, perché può far rimanere dell’acqua nel corpo e creare solo più caos. Ah, e servirà un sacco di lubrificante.
Chiunque è in grado di fare pegging. Bisogna andare per gradi, pian piano, e soprattutto trovare la persona giusta, che sia veramente interessata. Penso che ci sia un numero sorprendente di uomini, là fuori, a cui interessa e che vorrebbero provarlo. E un sacco di donne ci guadagnerebbero in fiducia in se stesse, dal punto di vista sessuale.
Una volta che ho capito di poter dominare qualcuno in quel modo, le cose per me sono cambiate completamente. Il pegging mi ha aiutata a non aver paura della sessualità maschile. Ho visto quanto gli uomini possono essere vulnerabili, se si aprono abbastanza.
Questo articolo è apparso originariamente su Broadly.