Come si fa a gestire l’enciclopedia online sulle droghe più grande al mondo

kesica kokaina

PsychonautWiki è l’enciclopedia online sulle droghe che documenta in termini accademici e chiari ogni sostanza allucinogena e i suoi effetti sul corpo umano.

Non si tratta del primo tentativo in assoluto di creare un’enciclopedia sulle droghe online, ma è sicuramente quello che ha avuto più successo. Oggi, il sito conta circa mezzo milioni di visitatori al mese, e un quarto di queste visite provengono dal dark web. Alla guida di questo ambizioso progetto c’è un giovane ingegnere informatico di 23 anni, Kenan Sulayman. L’ho intervistato via Skype per farmi raccontare cosa significa lanciare e gestire un database così ampio sulle droghe.

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VICE: Ciao Kenan, da dove è nata l’idea di creare PsychonautWiki?
Kenan: Sono sempre stato attirato da tutto ciò che andava un po’ (a volte molto) oltre i limiti imposti, già da piccolo. Questa propensione mi ha fatto spesso finire nei guai. Sono stato cacciato da più di una scuola, e in generale sono sempre stato considerato un emarginato. Ma una delle cose che mi ha sempre appassionato è la programmazione di software, mi piace l’idea di scrivere cose e di vedere il progetto prendere vita. Così, ho imparato molto su Tor [un browser che ti permette di navigare in forma anonima].

Come sei passato da Tor e il dark web alla creazione del tuo sito?
Ho iniziato dal blog di Josie Kins, Disregard Everything I Say. Kins e i suoi lettori hanno provato a creare una panoramica completa di tutti gli effetti che le droghe psichedeliche possono avere sul corpo umano. Il progetto, poi, ha superato il blog per dimensioni, e così l’autrice ha deciso di creare la sua Wikipedia psichedelica, che da Encyclopedia Psychonautica, si è ben presto trasformato in PsychonautWiki.

Chi è Josie e perché ora sei tu a gestire il progetto, se lei è la vera fondatrice?
È una storia lunga. Josie è una donna transgender inglese che ho incontrato all’inizio del 2016, mentre lavorava all’enciclopedia con un’americana di nome Jenny. Si erano incontrate attraverso il blog, e poco dopo Josie si era trasferita a Durham [in Carolina del Nord] per stare con Jenny.

All’inizio ero un semplice collaboratore, ma poi ho capito che il lavoro mi appassionava più di tanto, e ho deciso che le avrei aiutate a crescere. Per me è diventato una specie di hobby a tempo pieno. Ho cercato di rendere il tutto il più professionale possibile: ho coinvolto altri volontari e insieme abbiamo stilato delle linee guida per la creazione degli articoli. Per esempio, non usiamo mai la parola “droghe,” perché ha una connotazione negativa in moltissime lingue. Io ho portato la mia esperienza di ingegnere informatico per ampliare il progetto a livello tecnico.

Una cosa che mi preoccupava era il rapporto malsano che molti dei nostri collaboratori avevano con le droghe. Prima che io iniziassi, alcuni autori erano morti di overdose, ma sembrava che questo non interessasse a nessuno. Facevano uso e abuso di tutto, tra cui anche 3-MeO-PCP—un tipo di ketamina che ti rende psicotico. C’era un ragazzo, poi, che aveva collaborato per tanto tempo con li sito ma poi era uscito di testa e aveva aggredito un’anziana. Oggi ho saputo che è in prigione.

Deve essere dura gestire un sito quando i tuoi dipendenti danno di matto e attaccano gli anziani senza motivo.
E non è tutto. Un altro dei nostri amministratori faceva uso delle stesse sostanze ed è diventato paranoico. Ha iniziato a credere che tutti i collaboratori del sito fossero controllati dagli alieni, e così ha trasformato l’homepage in una specie di tempio per queste creature extraterrestri. Per me, è stato l’ennesimo segnale che l’organizzazione doveva diventare più strutturata e professionale.

Come sei riuscito a trasformarlo in un normale sito web?
Con tanta, tanta pazienza. Ci è voluto tempo per farmi conoscere dalle persone. Ho preso il controllo di tutte le responsabilità tecniche e ho iniziato a fare piccoli aggiustamenti. Ed è così che mi sono guadagnato la loro fiducia. All’inizio è stato abbastanza spiacevole, non ero abituato a queste persone che si comportavano in modo strano, spesso folle; a volte, mi sembrava di essere il loro terapeuta. Da quel momento mi sono preso sempre più responsabilità, e poi, verso la fine del 2016, ci siamo incontrati tutti a Durham e ci siamo fatti un bel po’ di droghe insieme. Sembrava un rito di iniziazione, che ci permesso di conoscerci e avvicinarci. È stato lì che ho conosciuto meglio Josie e Jenny. Purtroppo, però, in quell’occasione ho capito che le cose tra loro non andavano troppo bene.

Cosa intendi?
Preferisco non entrare nei dettagli, ma ti dico solo che Jenny è morta nel 2017 dopo aver preso un mix di benzodiazepine e antipsicotici. Quello è stato un segnale chiaro. Da quel momento in poi, Josie non è più stata in grado di lavorare. Così, nel 2017, ho preso in mano io il sito. Se non l’avessi fatto, il progetto sarebbe crollato. Oggi, dopo 20mila edit, siamo ancora in piedi.

Cosa è cambiato da quando hai preso la guida del sito?
Ho cercato di introdurre una struttura più solida, con un gruppo centrale di autori. Devi contribuire attivamente per rimanere in questo gruppo, e soprattutto non devi aggredire la gente. PsychonautWiki dev’essere un posto dove la gente si sente al sicuro. Ho cercato di migliorare la qualità degli articoli. Per esempio, molte delle descrizioni sembravano scritte da uno che si era appena fatto di quella stessa roba. Così ho introdotto la regola per cui non era consentito scrivere sotto l’effetto delle sostanze allucinogene, o di qualsiasi altro tipo di droga.

Come ti sei assicurato che questa regola venisse rispettata?
Semplicemente controllando sempre la qualità dei contenuti online. Molti articoli erano scritti in modo irresponsabile. A volte, ad esempio, l’unica raccomandazione che si faceva nel testo a proposito dell’eroina era “assicurati di avere roba pulita e aghi puliti.” Ma se la metti così, l’utente può davvero pensare che basti pulire la roba per farsi di eroina in sicurezza.

Una delle cose più importanti che abbiamo introdotto sono delle note informative in cima ad alcune pagine. Lo facciamo per indicare agli utenti che devono prestare molta attenzione con determinate sostanze, o determinati mix e quantità. Non giudichiamo nessuno, ma cerchiamo di attenerci il più possibile ai fatti. Penso che ognuno, poi, sia libero di fare i propri errori.