“Colpo grosso ad Amsterdam”: così titolavano i giornali il sette dicembre del 2002, quando due preziosissimi quadri del pittore olandese Vincent Van Gogh furono rubati dal museo che porta il suo nome nella capitale olandese.
Quattordici anni dopo, le opere “Una congregazione lascia la chiesa riformata di Neunen” e “Vista dalla spiaggia di Scheveningen” sono state ritrovate dalla Guardia di Finanza in un casolare di un clan della Camorra a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli.
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Si tratta di un’abitazione/dependance di Raffaele Imperiale, detto Lelluccio ‘o parente, un importante boss del traffico internazionale di droga.
Al momento secondo gli investigatori è latitante “di lusso” a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, dove si sarebbe dedicato a un lucrativo business immobiliare e a investimenti di diverso genere nel paese del Golfo Persico.
Il ritrovamento è avvenuto dell’ambito delle indagini dirette dalla Direzione distrettuale antimafia locale, che hanno portato a un sequestro patrimoniale del valore di decine di milioni di euro nei riguardi di un’associazione di stampo camorristico, impegnata nel traffico internazionale di cocaina.
Sono stati sottoposti a sequestro preventivo vari beni, per un valore di circa 20 milioni di euro, inclusi terreni, 49 immobili tra Campania e Lazio, aziende, e un piccolo aereo da diporto.
Gli investigatori sono riusciti a ritrovare i dipinti grazie alle dichiarazioni di un indagato, che ha indicato che i due quadri sarebbero stati acquistati da Imperiale con i profitti del traffico di droga.
Quello dell’acquisto di opere d’arte è uno tra i metodi con cui viene riciclato il denaro delle cosche: dato che un quadro rende milioni di euro sul mercato nero, diventa semplice liquidare grosse somme di denaro.
La stessa indagine che ha portato a questo sequestro aveva condotto a gennaio 2016 all’emissione di ordinanze di custodia cautelare proprio per Imperiale, che aveva assunto il ruolo di broker internazionale di droga sulle piazze del sud Italia, con contatti in Colombia e in Perù.
Secondo la Procura di Napoli, Imperiale e il suo socio Mario Cerrone sono i due broker della droga che hanno consentito al clan degli scissionisti di Scampia di effettuare una “rapida scalata al potere criminale in Campania, consentendo di assumere una sorta di monopolio nel rifornimento” di droga.
Il Museo di Van Gogh ha confermato in un comunicato stampa che le opere ritrovare a Castellammare di Stabia sono effettivamente le opere dell’artista olandese rubate nel 2002.
I due quadri, il cui valore è stimato intorno ai 100 milioni di euro, erano avvolti in teli di cotone e abilmente occultati all’interno dell’abitazione.
Il curatore che si è recato in Campania per ispezionare i dipinti ha concluso che le due opere “sono quelle vere.” I due quadri sembrano essere in buone condizioni, nonostante non siano più dotate delle loro cornici e presentino qualche danno. Non è chiaro quando verranno riportati in Olanda.
“Dopo tutti questi anni, non speri più a un ritrovamento,” ha detto Axel Rüger, Direttore del Museo Van Gogh. Rüger ha anche espresso gratitudine nei confronti degli investigatori e delle forze dell’ordine italiane per l’operazione che ha portato al recupero delle opere.
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