Música

Quest Pistols – Санта Лючия (Santa Lucia)

Il video si apre con un’invocazione a Santa Lucia (che se non lo sapete è sia la santa del 13 dicembre, data in cui nel cremasco i bambini ricevono i regali di Natale, sia quella che nell’iconografia religiosa se ne va in giro con gli occhi in un piatto). Dopo il prologo, i Quest Pistols decidono di regalarci un’ouverture italiana, che recita più o meno così: “Strane danze, dormire e magnare, Selvaggia adduzeti”.

Credo che l’intento del gruppo ucraino sia quello di consigliare un ritiro yoga-detox per donne in carriera che hanno bisogno di relax. Lo penso soprattutto in riferimento al “Selvaggia addolcisciti” e sappiamo tutti di quale selva stanno parlando. Superato “adduzeti,” il testo diventa un mistero, ma questo non importa perché anche gli occhi vogliono la loro (inside joke che piacerebbe molto a Santa Lucia che dicono si sia strappata i bulbi) ed ecco che ad accompagnare la canzone arriva un video in cui i modelli scartati da Toscani per l’ultimo shooting di Benetton ballano tentando di dimostrarci che i leggins sono comodi per ballare. Ma questo non è tutto e ad un certo punto, un punto molto subito, intorno ai primi 30 secondi, compare il figlio non riconosciuto di Keith Flint con Satana. In quel preciso istante ho sentito il bisogno di chiamare mia madre, poi il mio psicanalista e poi di abbracciare Benedetta che è seduta vicino a me. Scusami Benedetta.

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Dopo aver mollato la presa e dopo un breve intermezzo in cui se la ballano tutti riproponendo una slava versione della tectonik, dopo movimenti di bacino e di treccia di tubi come i dread che andavano di moda a Londra nei primi 2000, dopo gesti religiosi che nemmeno Madonna nella Isla Bonita, dopo un po’ di sentimento di FKA Twigs in versione un po’ più vacca dell’est, ecco l’ennesimo baratro.

Non mi aspettavo infatti che in un unico video musicale si sarebbero potuti trovare altri spunti per i miei incubi futuri, invece ecco che le cose peggiorano con l’arrivo dell’uomo nero: un rapper che—non essendo realmente nero—per volontà di affermazione o forse sentimento di brotherhood, decide di dipingersi tutta la faccia di nero e vestirsi da rapper con la felpa acrilica da lutto. Se non avesse detto a un certo punto “gatova” perdendo ogni tipo di credibilità e facendomi pensare alla Seredova, avrei dovuto riabbracciare Benedetta. Finito l’intermezzo black, ecco che ritorna il Demonio Prodigo circondato da due bei culi—mio padre lo dice sempre che quelle dell’Est hanno un bel culo.

Poco prima della fine, quando tutto sembra bloccato in una placida stasi, il cast scartato da Oliviero improvvisa un harlem shake. Consiglio di riguardare alcune volte il video soffermandosi di tanto in tanto su un personaggio a caso. Il mio preferito è quello che avrebbero potuto prendere nel cast di E morì con un falafel in mano. Per il resto i Quest Pistols mi hanno svoltato la giornata.

Lupita Palomera è sempre in giro per il mondo alla ricerca di hit belle. Seguila su Twitter: @Lupita_Palomera