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Recensione: Future & Juice WRLD – WRLD ON DRUGS

future juice wrld on drugs

“Sono in studio con Juice, abbiamo fatto abbastanza mine che possiamo uscire con un tape questa settimana”. È così che lavora Future, d’impeto. Una notte, una manciata di beat e lo sciroppo che serve per tirare le sette di mattina. Finché il cervello riesce a tirare fuori parole, finché c’è ancora lingua da spremere.

Un buon punto per cominciare a entrare in WRLD ON DRUGS è “7am Freestyle”, che rivela l’orario della sua nascita nel titolo. La voce di Juice non è cristallina come al solito. Se è lì in studio con un gigante come Future è proprio grazie a lei, che butta fuori dalla gola in dolci melodie con una naturalezza invidiabile. Ma la scorrevolezza di “All Girls Are The Same” o “Lucid Dreams” non è neanche un’opzione nella melma del primo mattino. “Oggi non ho mangiato ma mi sono preso un perc / E ho pregato Dio che non mi facesse stare male”, rantola Juice. È facile immaginare Future guardarlo, sorridente, come un professore di fronte a un alunno diligente.

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È proprio questa dialettica a rendere WRLD ON DRUGS un mixtape da non perdere in mezzo al marasma di uscite che definisce la scena hip-hop contemporanea. Future—l’unico trapper di Atlanta ad aver sempre scosso le fondamenta del suo palazzo di progetto in progetto, l’unico a essere riuscito a coniugare nei suoi flow opulenza e dolore senza cadere quasi mai nella mera autocelebrazione—aumenta di una dimensione la portata artistica di Juice, obbligandolo a mollare le sue storie d’amore tossico e a perdersi nella nebbia degli eccessi.

“Ho detto a quella bitch che non c’è way around it, tipo Future / E poi ho scoperto che ieri si stava facendo Future” rappa Juice su “No Issues”, cristallizzando il misto di reverenza e cameratismo nei confronti del suo anfitrione che trapela dal tape. Se fossero calciatori, Juice e Future sarebbero punte associative capaci di migliorarsi reciprocamente le performance: basti notare le simmetrie strutturali di “Jet Lag” e “No Issues”, l’apice corale del ritornello di “The World On Drugs”. Un’attenzione al dettaglio che non si interrompe nemmeno quando i due sono soli sulla traccia, come testimonia la ripresa che Future fa della dichiarazione “And all the love I got for Atlanta, I got the same for Chiraq” al termine delle due strofe di “Afterlife”.

A rendere memorabile WRLD ON DRUGS è l’evidenza del contesto in cui è stato creato. Juice e Future sono palesemente nella stessa stanza a scrivere insieme, mettersi alla prova, spingersi al limite. E così i featuring, solitamente pensati per diversificare i progetti, risultano i brani più deboli del lotto. Nicki Minaj, Gunna, Young Scooter e Yung Bans intervengono con strofe trascurabili, mentre Young Thug si difende con una buona dose di dadaismo esilarante (e la tengo in inglese: “I got 10 chains on me, ho, I ain’t got nothin’ against 2 Chainz”), Lil Wayne inietta romanticismo nella gelida “Oxy” (“Dormiamo tipo su un’isola da qualche parte alla Galapagos / Qua in alto siamo soli, teniamoci per mano, Geronimo”). Ecco, “Oxy”: ascoltarla significa esporsi alla qualità che distacca Future dal resto della marmaglia trap di Atlanta. Lungo il corso dell’intero brano la sua voce si fa un rantolo acuto, quasi fastidioso: un gesto che contiene tutta la sua voglia di continuare ad ampliare il suo spettro sonoro di progetto in progetto, come fa in maniera quasi continuativa ormai dai tempi di Beast Mode.

I mixtape collaborativi spesso restano nella memoria collettiva come divertissement, pastrocchi nati da nuove amicizie che vengono ascoltati per il peso dei nomi coinvolti più che per l’effettiva qualità del contenuto: pensiamo a Drip Harder di Lil Baby e Gunna, a Huncho Jack, Jack Huncho di Quavo e Travis Scott, allo stesso What A Time To Be Alive di Future e Drake. Sebbene abbia momenti di stanca—soprattutto i featuring, come dicevamo—WRLD ON DRUGS fa invece convivere irruenza e progettualità, mettendo in mostra le qualità dei suoi autori. Juice non sembra più un ragazzino ferito, libero di fare lo zarro come non ha mai potuto fare; Future riscopre la sua vena iper-melodica (“Astronauts”, “Fine China”, “Shorty”) e, come non succedeva dai tempi della doppietta FUTURE / HNDRXX, sembra divertirsi sulla traccia invece che usarla come un confessionale.

WRLD ON DRUGS è uscito venerdì 19 ottobre per Epic / Interscope.

Ascolta WRLD ON DRUGS su Spotify:

Tracklist:

1. Jet Lag (feat. Young Scooter)
2. Astronauts
3. Fine China
4. Red Bentley (feat. Young Thug)
5. Make It Back
6. Oxy
7. 7 AM Freestyle
8. Different (feat. Yung Bans)
9. Shorty
10. Realer N Realer
11. No Issue
12. WRLD On Drugs
13. Afterlife
14. Ain’t Livin Right (feat. Gunna)
15. Transformer (feat. Nicki Minaj)
16. Hard Work Pays Off

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