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Grazie a Scarabeo ho finalmente capito come funziona la blockchain

Non so assolutamente niente di blockchain, quei “registri distribuiti” che dovrebbero rivoluzionare qualsiasi cosa, dalla finanza al mercato immobiliare. Dopo aver passato infinite conversazioni a feste aziendali annuendo ai discorsi della gente, penso però di aver almeno intuito che hanno a che fare con le criptovalute o — boh — un qualche programma fedeltà?

Così, qualche settimana fa, ho deciso di andare a un seminario intitolato “Understanding Blockchains with Scrabble” [“Comprendere le blockchain giocando a Scarabeo”], durante conferenza 2018 Our Networks, a Toronto, Ontario. Non avevo grandi speranze — considerato che non ho mai finito neanche una partita intera a Scarabeo. Ho provato a giocarci una volta sola, non ho vinto immediatamente, quindi l’ho bollato come il gioco del demonio e addio.

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Rinunciando con gioia a vedere la finale dei Mondiali 2018 la domenica, altre sette persone sono venute con me all’evento, determinate a imparare di più sulle blockchain. Guidata dagli ingegneri informatici Sarah Friend e David Wolever, la seduta ha affrontato le basi della blockchain, spiegandole con “Scrabits,” una versione modificata da loro due del classico da tavola Scarabeo.

Nonostante fossi quello che ne sapeva meno lì in mezzo, sono uscito sentendomi finalmente a mio agio con questa tecnologia. Friend e Wolever hanno avvertito che il gioco è una versione semplificata di come funzionano davvero le blockchain (Scrabits ignora, per esempio, la possibilità di un tipo di sabotaggio noto come attacco del 51 percento). Ma è comunque utilissimo per imparare le basi. Ecco le regole del gioco:

La teoria

Una blockchain è un registro digitale di transazioni che è mantenuto da una comunità globale di persone che formano una vasta rete di pesi e contrappesi, per cui non serve un’autorità centrale di fiducia per tenere traccia di tutto. Le valute digitali come Bitcoin sono una delle applicazioni più popolari di questa tecnologia, ma c’è anche la gestione di catene produttive o persino il mercato immobiliare e molto altro. In Scrabits, il tabellone di Scarabeo è la blockchain.

Le regole di Scrabits (e delle blockchain) sono impostate, mi ha spiegato Friend, come “un modo per un gruppo di persone che non si fidano una dell’altra di essere d’accordo sullo stato della loro rete.” Wolever si è intromesso per aggiungere: “Che in genere è una rete finanziaria.”

Scrabits non è un gioco competitivo di per sé, ma incoraggia i giocatori a lavorare insieme su diversi aspetti di ciò che fa funzionare una blockchain. I punti di Scarabeo sono convertiti in “Scrabits” (in pratica, bitcoin) che i giocatori accumulano quando mettono giù una parola, che è l’equivalente dentro al gioco di estrarre il blocco di dati di una transazione Bitcoin.

Le operazioni di mining di criptovalute reali avvengono in fattorie di server sparse nel mondo e funzionanti 24 ore su 24, che macinano numeri, risolvono un blocco di transazioni Bitcoin e le aggiungono alla blockchain. È una competizione globale e simultanea, che coinvolge la forza bruta e la fortuna, e i miner ricevono bitcoin freschi come ricompensa per aver risolto un blocco.

I giocatori di Scrabits si comportano come miner che formano nuove parole (blocchi) per ricevere punti (ricompense). A differenza di Scarabeo, non ci sono turni — chiunque adocchi una parola può formarla. I giocatori possono anche inviarsi Scrabits a vicenda in transazioni che sono considerate valide solo dopo che un miner completa una parola.

“Estrarre è come fare una gara di velocità a indovinelli,” ha detto Wolever, e più persone cercano di farlo, più tempo ci vorrà perché ognuno di loro riesca ad avere successo. Questo perché la difficoltà di calcolo del trovare l’hash corretto successivo viene incrementata o diminuita da quando in fretta o lentamente vengono risolti i blocchi; in Scrabits, la difficoltà della blockchain è tradotta in carte che i giocatori possono dispiegare per accelerare o rallentare la partita.

Come preparare il gioco

Ogni giocatore inizia con:

1) un’input di transazione iniziale di 50 Scrabits (50 punti) con una manciata di lettere a caso — ovvero un “hash.” In una blockchain, a ogni transazione è dato un hash come forma di ID che permette alle persone di trovarla sul registro pubblico.

2) carte per transazioni vuote, per un secondo momento. Tutte le transazioni valide devono dichiarare il nome del mittente, il numero di Scrabits inviati, il nome del destinatario e la firma del mittente.

3) tre carte difficoltà. All’inizio, il tabellone accetta parole che siano lunghe quattro o più lettere, ma se la metà dei giocatori cambia la velocità del gioco mettendo giù le carte che hanno quello scopo, il tabellone accetta solo parole che hanno cinque o più lettere.

Nel mezzo del tavolo, i giocatori condividono un tabellone Scrabits (la blockchain) e un mucchietto di mattoncini (che sta per il mempool, il backlog delle transazioni della blockchain che non sono ancora state estratte in un blocco). In Scrabits il mempool ha sempre sei mattoncini, che i giocatori possono usare per completare le proprie parole. I giocatori possono vedere le lettere sui mattoncini del mempool, e quando questi sono stati utilizzati, ne vengono selezionati a caso degli altri dalla busta di lettere di Scarabeo.

Come giocare

I giocatori mirano a guadagnare punti chiamati Scrabits formando tante parole quante possono sul tabellone, il più velocemente possibile. Ogni parola completata sul tabellone fa guadagnare Scrabits, l’equivalente delle ricompense date ai miner.

Diciamo per esempio che Satoshi Nakamoto (lo pseudonimo con cui è noto il creatore di Bitcoin) inizia il gioco formando la parola “RUIN” (usando tre mattoncini dal mempool e uno dalla propria riserva). Si contano i punti normali di Scarabeo (in questo caso, 1, 1, 1, 1) e grazie al punteggio a doppia parola, arriva a 58 punti totali. Questo crea una transazione.

Nakamoto decide poi l’output di questa transazione — potrebbe riempire una carta di transazione, che gli porterebbe otto Scrabits; o dare quattro Scrabits a un amico, e quattro tenerseli; o potrebbe acquisire altri mattoncini, prendendosi otto carte transazione da uno Scrabit l’una (perché ogni carta si porta dietro un mattoncino). Se hai otto carte transazione completate davanti a te, significa che hai otto mattoncini. Man mano che li usi, dai via anche le carte transazione.

È analogo, in certa misura, a come funzionano le transazioni sulla blockchain; se invii mezzo bitcoin a qualcuno ma hai solo un bitcoin intero come input, viene creato un indirizzo di “cambio” da cui ti torna la metà avanzata.

Ogni giocatore compie questa operazione più o meno in concomitanza, il che rende Scrabits un bel caos per tutti — ma per puro amore del gioco (e a differenza di quel che succede con le vere blockchian), le persone con cui avevo iniziato la mia partita a Scrabits erano felici di mettere in pausa il gioco mentre un giocatore formava la propria parola e avviava le transazioni.

Come vincere

Man mano che vengono estratte le parole, il gruzzolo di Scrabits cresce e i giocatori diventano più ricchi. I giocatori potrebbero mettersi a contare i punti per vedere chi ne ha fatti di più o di meno una volta che il tabellone è ricoperto di parole e loro non hanno più mattoncini, ma al mio gruppo non importava granché. A Scrabits vincono tutti — specialmente quelli di noi che non avevano idea di cosa fosse una blockchain prima d’ora, o non avrebbero mai pensato che la parola “QUARK” (10, 1, 1, 1, 5) sarebbe mai stata utile nella vita.

Questo articolo è apparso originariamente su Motherboard US