Presto diventeremo tutti ciechi, visto che siamo sempre incollati a televisori, monitor e telefoni. O almeno, se diamo retta ai media mainstream il nostro destino è segnato. “Gli smartphone ti rovinano gli occhi,” scrivono. “Ecco come ci stiamo fottendo la vista,” continuano. C’è anche una parola che descrive questa paranoia: “cybermalattia”.
La paura di rovinarsi gli occhi, causata dall’eccessiva esposizione a certi dispositivi c’è da molto prima dei computer. Frasi come “non leggere troppo, diventi cieco” le utilizzavano già i nostri nonni. I nostri genitori invece dicevano: “non guardare così tanta TV, altrimenti ti si abbassa la vista.” La preoccupazione che il lavoro al PC sia dannoso per gli occhi, invece, risale all’inizio degli anni Novanta, molto prima che in ogni casa ci fosse un computer.
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La maggior parte delle persone, comunque, ci vede ancora abbastanza bene. Questo significa che generazioni di genitori e nonni si sono preoccupati inutilmente degli occhi dei loro bambini? Non è così scontato: un paio di accorgimenti per i nostri occhi dobbiamo averli davvero. Per questo abbiamo raccolto sei miti sugli schermi — e cosa c’è davvero dietro.
1. Stare troppo a lungo davanti agli schermi ti fa perdere la vista
Ovviamente alcuni genitori vogliono solo mandare a letto i loro figli quando dicono: “non leggere così tanto, altrimenti diventi cieco.” Ma forse dietro c’è anche qualcosa di scientifico. Tendenzialmente, la vista è legata ai bulbi oculari. Se il tuo bulbo oculare è troppo lungo, ci vedi meglio da vicino, se è troppo corto, ci vedi di più da lontano. Si tratta di una questione genetica.
Un recente studio, comunque, mostra che molti giovani ricercatori di diversi paesi europei hanno problemi alla vista. Particolarmente colpita è la fascia dai 25 ai 29 anni, di cui il 47 percento ha bisogno degli occhiali. Per quanto riguarda la trasmissione genetica non c’è niente da spiegare, ma in questo caso c’è il sospetto che le persone più giovani vedano peggio perché stanno spesso davanti agli schermi. Ma di queste considerazioni non c’è ancora una prova.
Potrebbe anche essere che la carenza di vista sia legata alla lettura. Questo è quanto viene indagato in uno studio dell’Università di Mainz, secondo il quale ci sarebbe un legame tra un alto grado di istruzione e problemi alla vista. La società americana per la salute degli occhi, inoltre, ha scoperto che i bambini non perdono facilmente la vista se trascorrono più tempo all’aria aperta.
2. La luce degli schermi ti fa dormire male
Il nostro orologio biologico è regolato in modo che la sera siamo stanchi e la mattina siamo svegli. La parte blu dello spettro luminoso stimola la ghiandola pineale e sprigiona l’ormone serotonina, che fa svegliare. Al contrario, la mancanza di luce porta alla produzione di melatonina, che ci fa venire sonno. Schermi e lampade al LED, con la loro alta percentuale di luce blu, tendono a tenerci svegli.
In proposito ci sono diversi studi, per esempio quello del centro per la cronobiologia dell’Università di Basilea. I ricercatori hanno chiesto a un campione di persone di leggere ogni sera da un display. Alcuni hanno usato degli occhiali con un filtro per la luce blu, altri no. Risultato: tra quelli che hanno utilizzato il filtro, la quantità di melatonina in circolo era più alta e il sonno era migliore.
Per dormire davvero bene è caldamente consigliato leggere un libro in formato cartaceo, o al massimo su un ebook. Se proprio non possiamo fare a meno degli schermi, la sera dovremmo almeno cambiare il colore del display portandolo verso la parte rossa dello spettro. Alcuni smartphone di nuova generazione hannoun cosiddetto filtro da luce blu; altrimenti, ci sono anche delle app fatte apposta.
3. Chi sta troppo davanti allo schermo guadagna un bel mal di testa
È successo anche a me: per molti anni ho avuto spesso mal di testa, a volte stavo male per tutta la giornata ma nessun medico riusciva a capire perché. Alla fine ho scoperto che il problema erano i miei occhiali: l’ottico aveva scambiato la gradazione della lente destra con quella sinistra. Me ne sono accorto quando ho avuto bisogno di una nuova montatura, e da allora i mal di testa sono scomparsi.
Questo aneddoto, ovviamente, non ha alcun valore scientifico. Ma è piuttosto noto che ci sia un legame tra la vista e il male alla testa. Ad ogni modo non è chiaro quanto dipenda dagli occhi. Quando passiamo tanto tempo al PC e siamo un po’ stressati, il mal di testa può venire lo stesso. Il sentirsi comodi e a proprio agio sul posto di lavoro dipende anche dalla postura, dalla posizione del monitor e altri fattori. Sembra complicato, ma per fortuna ci sono dei tutorial.
4. Le radiazioni dello schermo sono dannose?
I produttori degli ingombranti tubi catodici nei vecchi monitor e televisori dovevano assicurarsi che i loro dispositivi non emettessero raggi X. I display a schermo piatto, invece, emettono campi elettromagnetici troppo deboli per influenzare le persone. Ma è ancora poco chiaro se l’alta percentuale di luce blu sia davvero innocua, e non soltanto per questioni che riguardano il sonno. Ci sono delle possibilità che possa danneggiare anche la retina.
Un istituto di ricerca francese ha compiuto un esperimento in proposito, mettendo dei ratti per 24 ore a contatto con lampade normali e con lampadine LED con luce blu particolarmente alta. Gli animali a contatto con i LED hanno avuto effettivamente ripercussioni sulla retina.
Non è chiaro se questo esperimento possa essere valido anche per gli esseri umani, e se gli schermi possano essere dannosi tanto quanto le lampade. Chriostoph Schlierz, del dipartimento di tecnologia della luce dell’Università di Ilmenau, è stato incaricato da un’associazione tedesca contro gli infortuni sul lavoro di misurare l’intensità delle radiazioni dei monitor. È giunto alla conclusione che anche quelli molto luminosi sono ben al di sotto dei limiti di legge. Quindi, da questo punto di vista, dovremmo stare tranquilli.
5. Lavorare al computer ci fa diventare gli occhi secchi
Se i tuoi occhi danno prurito o lacrimano, potrebbe essere a causa di un’allergia. Oppure potresti avere bisogno di più lacrime. Le cause possono esser molte, ma diversi studi indicano che il lavoro al computer è una di queste.
Averne la certezza è piuttosto difficile, perché non è ancora del tutto chiaro quale sia il nesso tra le due cose. Altre cause potrebbero essere la temperatura della stanza e la qualità dell’aria. Di sicuro quando guardiamo a lungo uno schermo sbattiamo le palpebre meno di frequente, perché gli occhi producono meno lacrime. La cosa peggiora ulteriormente quando si indossano le lenti a contatto. Una delle soluzioni può essere alzarsi dalla scrivania e indossare gli occhiali piuttosto che le lenti.
6. Bisognerebbe fare una pausa almeno ogni ora
Negli occhi c’è un muscolo che permette di mettere a fuoco da vicino e da lontano. Questo significa che quando guardi il display molto a lungo, questo muscolo si distende molto raramente. E non è sano, come per qualsiasi altro muscolo del corpo.
Spesso è sufficiente distogliere lo sguardo o chiudere gli occhi. Un consiglio può essere osservare la regola 20-20-20. Ovvero: ogni 20 minuti guardare qualcos’altro per 20 secondi che è a 20 piedi da te, circa 6 metri. I numeri non devono essere presi per forza sul serio, ma nel consiglio c’è qualcosa di vero. Esiste anche un regolamento ufficiale che prevede che i datori di lavoro debbano garantire delle pause ai propri dipendenti quando stanno al computer. Purtroppo le tempistiche non sono precisate.
Insomma: stai pure davanti allo schermo, ma concediti delle pause
In conclusione, non c’è ancora una risposta definitiva per chi si chiede quanto gli schermi possano danneggiare gli occhi. Ma è comunque una buona idea prendersi delle pause e usare dei filtri per la luce blu.
Se continui ad avere mal di testa o a vedere le lettere che saltellano sullo schermo che hai di fronte, dovresti farti naturalmente una visita oculistica. Per noi l’importante è che tu possa continuare a leggere Motherboard senza farti del male.
Questo articolo è apparso originariamente su Motherboard DE.