Succede a tutti: un foruncolo strano sul sedere, un bozzo sulla gamba, o su qualunque altra parte del corpo. La prima cosa che fai a questo punto è una ricerca su Google. Un’ora dopo, riemergi da una voragine di tecnicismi medici online convinto di avere una rara forma di cancro e che ti restino solo pochi mesi di vita.
“Prima di internet, dovevamo andare almeno fino in biblioteca,” dice Jay Parkinson, fondatore e CEO di Sherpaa, un’agenzia che si occupa di salute online e risponde a migliaia di domande ogni settimana. Ora possiamo buttarci di testa nel panico senza nemmeno uscire di casa.
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Abbiamo chiesto a Parkinson e a Neal Barnard, fondatore e presidente del Physicians Committee for Responsible Medicine, di rivelarci quali sono le situazioni che scatenano le paure più irrazionali nel cuore dei disinformati di tutto il mondo.
“Mangiare la soia fa venire il cancro.”
È una paura che dura da quasi un secolo, da quando un gruppo di scienziati ha scoperto che la soia contiene strutture chimiche simili a quelle degli estrogeni. Si chiamano isoflavoni, e nelle menti ipocondriache di tutto il mondo sono subito diventati una cosa sola con gli ormoni femminili. “Si pensava che se un uomo avesse mangiato soia, sarebbe diventato sterile, e una donna avrebbe avuto più probabilità di ammalarsi di cancro al seno.”
Ma veniamo a oggi. Dopo estese ricerche a riguardo, ora la scienza sa che sono paure infondate. In effetti, la soia fa molto bene. Due meta-analisi hanno dimostrato che il consumo di soia—di latte di soia, tofu, e germogli—è in rapporto inversamente proporzionale allo sviluppo di cancro al seno e alla prostata.
“Il vaccino antinfluenzale fa venire l’influenza.”
Ogni anno, si sentono persone lamentarsi dell’antinfluenzale. “Mi ha fatto venire l’influenza,” dicono. “Non funziona.”
Ma si sbagliano. “È impossibile prendere l’influenza dal vaccino,” dice Parkinson. E questo è perché la siringa non contiene il virus dell’influenza. Ne contiene pezzettini minuscoli, che il corpo riconosce come potenziali invasori, ma non sono in grado di causare vero danno.
Ora, puoi sentirti una merda dopo l’iniezione? Certo. Puoi sentirti un po’ dolorante o malconcio, o anche avere qualche linea di febbre. Ma questi sono solo gli effetti collaterali del vaccino, e non influenza, e sono molto deboli a confronto con la vera influenza. Ricordati: l’influenza è terribile, rispetto a un malessere di un giorno. E se davvero prendi l’influenza dopo aver fatto il vaccino, si tratta solo di una coincidenza, dice Parkinson. Il vaccino ci mette circa due settimane a fare effetto, perciò se ti ammali qualche giorno dopo l’inoculazione, probabilmente avevi già preso il virus.
“Mi si è incastrato l’assorbente interno, sto per morire.”
Anzitutto, un po’ di basi di anatomia: la vagina non è un buco nero senza fine che ingoia tamponi. Ha un inizio e una fine, perciò se scavi bene e non trovi l’assorbente, è perché l’assorbente non è lì.
E invece spesso le donne pensano che se hanno sensazioni strane, o se accidentalmente lasciano l’assorbente inserito per più delle ore raccomandate, sicuramente avranno una sindrome da shock tossico, l’infezione batterica associata agli assorbenti interni. Ma la sindrome da shock tossico è estremamente rara, dice Parkinson. Colpisce circa una persona su 100.000, ovvero lo 0,001 percento. E poi ci vogliono giorni perché si verifichi, perciò se hai messo un assorbente e provi qualunque tipo di fastidio, probabilmente non c’entra.
Detto questo, ecco un disclaimer necessario: non ignorate i sintomi ovvi—se vi sentite febbricitanti, avete rash tipo eritemi solari, cominciate a vomitare o ad avere la diarrea, non siate stupide. Andate dal dottore.
“Non riesco ad avere un’erezione, dovrò prendere Viagra tutta la vita.”
Il cazzo moscio di solito non è un problema permanente, dice Barnard. Spessa tra le cause ci sono ansia, stress, e cattiva salute dovuta a dieta sbilanciata, alcol, fumo. Se fumate, potrebbe essere che le arterie si siano strette e il flusso sanguigno non sia sufficiente per passare alla stazione eretta. In altre parole, in quel caso ci sono cose più gravi di cui dovreste preoccuparvi: per esempio l’insufficienza cardiaca.
Ma di solito il problema si risolve cambiando stile di vita, dice Barnard. Meditare, mangiare frutta e verdura, fare attività fisica, smettere di fumare sono tutte ottime soluzioni: insomma, fai le cose che avresti sempre dovuto fare, e magari potrai evitarti la pillola blu.
“Ho un mal di testa insopportabile, forse ho un tumore al cervello.”
La quantità di informazioni mediche che circolano online sta creando un fenomeno che Parkinson chiama “sindrome da matricola”. Questo significa che tramite l’autodiagnosi ogni piccolo prurito, fastidio o mal di testa si trasforma in una malattia grave.
È vero, il mal di testa è un sintomo comune del tumore al cervello. Perciò, se lo cerchi su Google, qualcosa troverai. Ma il più delle volte, un mal di testa è solo un mal di testa, dice Parkinson. Mettiamola così: tra l’80 al 90 percento della popolazione mondiale soffre di mal di testa a qualche punto della vita, ma solo il 12 persone su 100.000 ogni anno si ammalano di tumore al cervello.
Il mal di testa può significare molte cose, la maggior parte delle quali non sono gravi come il tumore al cervello. Se con un antidolorifico la situazione non migliora, però, lascia il dottor Google e consulta un dottore vero.
“Non bevo latte, perciò ho più probabilità di rompermi un osso.”
È arrivato il momento di dire che il mito del latte di mucca è una cazzata. Se è vero che tutti hanno bisogno di calcio, e di vitamina D per assorbirlo, i latticini non sono necessari, dice Barnard.
L’idea che il latte rafforzi le ossa è un po’ una cazzata. Uno studio condotto su 7.000 adolescenti non ha mostrato alcun collegamento tra le fratture e l’assunzione di latticini, e due ricerche su una popolazione più estesa hanno confermato la mancanza di correlazione. Insomma: i latticini non sono fondamentali per le ossa. Il latte è semplicemente una fonte di calcio. Una buona fonte di calcio, di sicuro, ma non l’unica. Se proprio sei fissato con il calcio, fai come le mucche: mangia l’erba. O piuttosto, l’equivalente umano: “Ovviamente non dico che gli esseri umani debbano mangiare erba, ma per assumere il calcio di cui hanno bisogno possono mangiare verdure, come broccoli e spinaci,” dice Barnard.
“Sono sicura di essere incinta perché il mio ragazzo è venuto vicino alla mia vagina.”
Necessaria informazione sullo sperma: nessun uomo ha spermatozoi così forti da potersi arrampicare fin dentro una vagina e inseminare un ovulo. E comunque, lo sperma sopravvive fuori dal corpo umano solo qualche minuto. “Ci sono tantissimi fraintendimenti sul modo in cui le donne rimangono incinte,” dice Parkinson, che è stupito dalla quantità di domande a cui lui e i membri del team si trovano a rispondere sul tema. Per essere chiari: ci vuole praticamente un calcio di rigore, per rimanere incinta.
Che ci crediate o no, il salto della quaglia è piuttosto sicuro. Secondo i dati di Planned Parenthood, solo nel quattro percento delle coppie che lo pratica correttamente (insomma, se l’uomo si leva prima di venire), si verifica una gravidanza. Ma a farlo sbagliato, il rischio di gravidanza sale al 27 percento. Quindi, non è un tema su cui scherzare, ma di sicuro non c’è motivo di andare in panico per un po’ di sperma sul pube. E per favore, decidetevi a passare a un metodo contraccettivo decente.
Immagine via Flickr. Questo articolo è tratto da Tonic.