Il Consiglio dei Ministri di ieri, durato una mezz’oretta, ha restituito i nomi di sei viceministri e 39 sottosegretari—ovvero le persone che collaboreranno a stretto contatto coi ministri, occupandosi di materie di loro competenza. Le cariche di viceministro e sottosegretario sono simili, l’unica sostanziale differenza è che il primo può partecipare ai vari Cdm (se invitato ufficialmente dal presidente del Consiglio, ma senza diritto di voto), il secondo no.
A tal proposito, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro ha dichiarato che nell’esecutivo sono entrare “persone competenti e di capacità” perché “questo è il governo del cambiamento.”
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Visto che ovviamente le persone designate sono un bel po’ (39 uomini e sei donne), abbiamo deciso di selezionarne alcune che potreste voler ricordare.
MASSIMO BITONCI, SOTTOSEGRETARIO ALL’ECONOMIA
Il nuovo sottosgretario all’Economia è Massimo Bitonci, un politico della Lega di lungo corso e uno dei più famosi sindaci-sceriffo del Veneto. È noto principalmente per essere stato sindaco di Cittadella e di Padova (dal 2014 al 2016, quando è stato sfiduciato) e la sua carriera politica si può riassumere in un parola: ordinanza. È noto per le ordinanze contro i kebabbari perché “non fanno parte della nostra tradizione e della nostra identità,” contro le riviste porno in edicola, contro i borsoni, contro le bici in centro.
Nel 2014 ha fatto approvare un nuovo regolamento di polizia urbana che secondo Il Corriere della Sera ha fatto di Padova “la città dei divieti”: divieto di “mostrarsi in pubblico in abiti che offendono il comune senso del pudore,” divieto di “cogliere fiori, salire sugli alberi, strappare foglie o rami, danneggiare in qualsiasi modo le piante in aree pubbliche.”
A parte questo, scorrendo la sua pagina Facebook Bitonci sembra più un esperto di “crimini degli immigrati” che di economia—rilanciando tutti i video di questo tipo che trova su internet.
MAURIZIO SANTANGELO, SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Vincenzo Maurizio Santangelo è uno dei nuovi sottosegretari alla presidenza del Consiglio. Eletto per la prima volta nel 2013 al Senato, oggi è al suo secondo mandato. Nella scorsa legislatura è stato capogruppo M5S a Palazzo Madama per tre mesi.
Soprattutto in quegli anni, tra le altre cose, Santangelo ha fatto notare il suo interesse per le ‘scie chimiche’ (postando una ‘foto sospetta’ su Facebook domandò, “Sicilia Cosa vi fa pensare questo cielo?”) e l’amore per la sua terra (Con un po di impegno l’Etna risolverebbe tanti problemi dell’Italia”).
VITO CRIMI, SOTTOSEGRETARIO PRESIDENZA DEL CONSIGLIO, DELEGA ALL’EDITORIA
Vito Crimi, il nuovo sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega all’Editoria, non ha bisogno di presentazioni: è un grillino della prima ora, durante la scorsa legislatura è stato senatore e si è fatto un nome per una serie di uscite abbastanza sopra le righe. Come quella volta che vedendo due tram fermi al semaforo uno dietro l’altro si era lamentato pubblicamente del fatto che stessero per fare un incidente correndo sullo stesso binario.
Ma probabilmente molti lo ricorderanno per la sua lotta contro i piedi sporchi. Nel luglio 2015, l’allora senatore Crimi aveva postato su Facebook la lettera di un amico preoccupato perché vedeva nei piedi sporchi del figlio una prova dell’inquinamento dell’aria: “Dopo le vacanze al mare siamo ritornati a casa a Ghedi. Premetto che prima di andare via la casa era in perfetto ordine (…) Ebbene dopo due settimane ecco quello che si è depositato sul pavimento di casa e raccolto dai piedini di mio figlio. Quello che mi spaventa è che non si tratta della normale polvere. E’ una polvere nera e sottile, più fine della fuliggine. Sembrano i piedi di uno spazzacamino. Peccato che questa volta le polveri sono contenute nell’aria che respiriamo e che finisce nei nostri polmoni.”
CARLO SIBILIA, SOTTOSEGRETARIO AGLI INTERNI
In questo caso serviva un intero post dedicato. Eccolo:
MANLIO DI STEFANO, SOTTOSEGRETARIO AGLI ESTERI
Definito come uno degli uomini più vicini ad Alessandro di Battista, Manlio Di Stefano era da tempo indicato come uno dei più papabili a ricoprire il massimo ruolo alla Farnesina. Alla fine è stato incasellato nella piramide del Governo Conte come sottosegretario agli Esteri.
Dopo aver partecipato ai V-Day del 2007 e del 2008, Di Stefano era presente al Teatro Smeraldo di Milano per il lancio ufficiale del Movimento 5 Stelle. Dopo non essere stato eletto alle amministrative di Milano, nel 2013 è stato eletto deputato. Attualmente è anche responsabile della piattaforma online del M5S, Rousseau.
Alcuni segni particolari di Di Stefano: non disdegna le figure di Putin e Assad, ha accusato il sindaco di Milano Sala di non essere stato eletto legittimamente.
LUCIANO BARRA CARACCIOLO, SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA PER GLI AFFARI EUROPEI
Il ministro degli Affari Europei è quel Paolo Savona il cui nome ha scatenato una crisi costituzionale e quasi fatto saltare il banco della formazione del governo M5S-Lega. Come compromesso, Savona è stato spostato agli Affari Europei dove sarà assistito da Luciano Barra Caracciolo.
Barra Caracciolo è un magistrato con un passato da consigliere giuridico nei governi Dini e Berlusconi. È molto attivo nei giri sovranisti: ha fatto conferenze con Fusaro organizzate dal Fronte Sovranista Italiano e il suo nome compare spesso assieme a quelli di Bagnai e Borghi. Ha un blog su blogspot, Orizzonte48, che sembra uscito dai siti di controinformazione complottista dei primi Duemila, dove posta muri di testo contro l’Euro, paragona l’UE alla Germania nazista, embedda tweet complottisti, cita Soros, cita Marx (fuori contesto e distorto) e rilancia teorie del complotto come quella di Hazard Circular, ovvero: