Le autorità canadesi hanno riferito che almeno 130 cittadini sono coinvolti in attività estremiste all’estero. Trenta si troverebbero in Siria. A Calgary, cinque giovani provenienti da una stessa moschea si sarebbero uniti allo Stato Islamico, portando così i media canadesi a etichettare la città come un focolaio del terrorismo.
Lo scorso anno, in risposta a due attacchi di cosiddetti “lupi solitari”, il governo canadese ha introdotto una controversa legislazione antiterrorismo che alcuni temono possa soltanto contribuire all’emarginazione della popolazione musulmana del Canada. Suroosh Alvi, cofondatore di VICE, è stato a Calgary per indagare sulle accuse di radicalizzazione che colpiscono i giovani musulmani della città.