Come movimentare il sesso, perché vengo solo in quella posizione e altre domande

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“Si fa ma non si dice” è stato il leitmotiv della mia educazione sessuale e, credo, di quella di tutta la mia generazione. La masturbazione? Si fa ma non si dice. Il petting? Si fa ma non si dice. Il sesso orale? Si fa ma non si dice. E questo non detto non vale solo con gli amici, ma anche con le persone con cui si sta. Eppure parlare di sesso, lungi dall’essere un’arida recensione delle rispettive performance, è un’abitudine fondamentale che permette di esprimere i propri desideri, dare priorità alle proprie necessità e in ultimo migliorare le capacità di comunicazione  e ascolto.

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Ho parlato con tre esperte di come migliorare la comunicazione sessuale (in una coppia, principalmente, ma non necessariamente) e ho sottoposto loro alcune domande arrivate dai lettori di VICE. Con qualche necessaria premessa su quando e dove iniziare a parlarne: “Io le chiamo kitchen table conversations, le conversazioni da fare al tavolo della cucina, o in qualunque posto della casa. Ma mai in camera da letto,” spiega Laurie Mintz, terapeuta e psicologa sessuale e autrice del bestseller mondiale Becoming Cliterate. “Parlare di sesso dovrebbe essere facile come parlare di arredamento. Siamo noi che l’abbiamo reso difficile.”

Perché è importante non parlare di sesso subito prima, durante o subito dopo? Gigi Engle è una educatrice sessuale dell’ACS e autrice di All The F*cking Mistakes: A Guide to Sex, Love, and Life: “Proporre qualcosa di nuovo, o spiegare che qualcosa non ti è piaciuto durante o subito dopo l’atto, può mettere l’altra persona sulla difensiva. Invece queste conversazioni devono svolgersi in un posto neutrale. A me piace parlarne in macchina perché non devi per forza guardarti. Rende più facile affrontare argomenti disagevoli.”

UOMINI ETERO E STIMOLAZIONE ANALE

Domanda di Anna*: Il mio ragazzo è convinto che la stimolazione anale non faccia per lui. Come posso parlargliene? 

Risposta: Gabrielle Kassel, queer sex educator, spiega che è una situazione più comune di quanto pensiamo, non solo in coppie etero: “Ci sono diversi motivi per cui un ragazzo può sentirsi a disagio all’idea di ricevere penetrazione anale. È perfettamente valido anche nei rapporti omosessuali non volere riceverla! Ma a volte questo disagio è solo una mancanza di educazione sessuale. La prima cosa che puoi fare è esporre al tuo partner alcuni fatti scientifici. Gli atti sessuali non hanno un orientamento sessuale, sono le persone ad averlo! La prostata è un cluster anatomico, a circa 5 cm dentro l’ano delle persone con un pene, la cui stimolazione è piacevole per tutti. L’orientamento sessuale non è un pre-requisito per apprezzare la stimolazione prostatica. E affrontiamo anche un altro dubbio comune: la cacca. Non sta nel canale anale, ma più in alto, nel colon. Non c’è motivo di preoccuparsi. Infine, non pensate che la prima volta debba per forza fare male. Con un’adeguata preparazione al sesso anale si può anche non provare dolore.” Tra i toy della collaborazione tra VICE e MySecretCase, per esempio, c’è un butt plug perfetto per chi vuole approcciarsi a questo tipo di penetrazione.

RAGAZZI CHE HANNO ‘PAURA’ DEI SEX TOY

Domanda di Sabrina*: Come convinco il mio ragazzo che i toy non sono un modo per rimpiazzarlo?

Risposta: Sul suo Instagram Gigi Engle condivide quotidianamente meme sui vibratori. “I sex toy sono il più grande tabù nelle coppie. Da terapeuta sessuale, posso assicurarvi che molte persone ne hanno ancora paura,” sospira. “L’idea di avere bisogno di uno strumento per aiutare un partner a raggiungere il piacere può sembrare un affronto alle proprie abilità sessuali. Ma non è vero! I sex toy non sono una minaccia. Non sono un rimpiazzo.”

Per buona parte delle donne o delle persone con un clitoride, prosegue Gigi, la stimolazione clitoridea è essenziale per avere un orgasmo. Spesso per chiudere il gap orgasmico durante il sesso penetrativo (a parità di rapporti, i peni ne hanno di più) vibratori clitoridei o anelli vibranti possono essere d’aiuto.

PEGGING E DOPPIA PENETRAZIONE

Domanda di Sarah: Come introduco alla mia ragazza l’idea del pegging? Domanda di Marco: Alle ragazze fa impressione un ragazzo che chiede di usare su di lui lo strap on?

“Ovviamente non si può convincere l’altra persona a fare qualcosa che non vuole fare,” premette Gabrielle Kassel. “Però puoi spiegarle perché vorresti provarlo e condividere informazioni sul perché può essere fisiologicamente piacevole.” Senza sentirsi strani o sbagliati solo perché si ha una curiosità sessuale che esce dai binari di quello che riteniamo ‘accettabile’, a causa della nostra educazione, o semplicemente della mancanza di conservazioni sull’argomento: “Quando si parla di sesso siamo tutti weirdo, strani. Il sesso è una cosa divertente. Imbarazzante. In una parola: una cosa umana,” dice Gigi Engle.

“L’unico modo in cui può migliorare è se ne parliamo, proviamo, facciamo un casino e riproviamo ancora. Se fossimo onesti sul fatto che nessuno sa davvero cosa sta facendo sarebbe più facile affrontare conversazioni difficili. Abbiamo una scarsa educazione sessuale, ne parliamo poco con le persone e abbiamo a disposizione solo il porno. Come diavolo potremmo sapere come migliorare il sesso?”.

Domanda di Valentina*: La mia ragazza ed io vorremmo provare la doppia penetrazione. Consigli?

Risposta: “La doppia penetrazione può essere incredibilmente piacevole per chi ama una sensazione di pienezza, ha fantasie di essere dominato e/o trova i tabù eccitanti,” dice Gabrielle Kassel. “Per la prima volta consiglierei prima di tutto di capire quanto estensivo può essere il termine ‘doppia penetrazione’. Può voler dire indossare un butt plug mentre l’altra persona ti penetra con un dildo; indossare una ball gag mentre si viene penetrati; essere penetrati analmente e vaginalmente [tra i toy della collaborazione tra VICE e MySecretCase c’è quello multifunzione, NdR]. Prima provate a capire quello che vi piace.”

ORGASMO E POSIZIONI

Domanda di Marie*: Vengo solo stando in una certa posizione (cowgirl), che però non è quella che piace al mio ragazzo. Come possiamo fare per accontentare entrambi? 

Risposta: Spiega Laurie Mintz: “Prima di tutto bisogna capire che nessun incontro deve essere finalizzato all’orgasmo. Potete fare a turno, ad esempio: una volta vengo io, una volta tu; oppure prima facciamo quello che piace a te, poi quello che piace a me. Ma non dimentichiamoci mai che il nostro orgasmo si può allenare: se venite solo con una certa stimolazione o una certa posizione, potete esercitarvi in altri modi.”

Aggiunge Gabrielle Kassel: “A meno che il modo in cui hai un orgasmo non metta a rischio le altre persone, be’, non c’è niente di sbagliato. Se il tuo partner lo pensa, lo fa per ignoranza. Se hai le energie e le risorse necessarie educalo: fagli capire perché ti piace. A volte questo può significare spiegargli quanti nervi ci sono in una parte specifica, che quella parte ha bisogno di una stimolazione costante, eccetera. Sfrutta il cosiddetto metodo del doppio Oreo: comincia con un complimento, farcisci con la parte scomoda, chiedi al tuo partner i pensieri poi finisci con un altro complimento.”

Senza dimenticare, come ci ricorda Laurie Mintz, che il sesso è anche compromesso e “se il compromesso non si trova, a volte bisogna arrendersi. Una volta mi è capitata in terapia una coppia omosessuale. Uno dei due odiava il sesso anale e l’altro lo amava. Hanno provato a trovare un compromesso, ma non ci sono riusciti. Si sono lasciati.” 

‘COSA’ DIRE DURANTE IL SESSO

Domanda di Matteo*: Nel sesso non riesco a parlare e finiamo a farlo sempre in silenzio. Come si possono movimentare le cose?

Risposta: Molte persone amano il dirty talk—che non si improvvisa, ma è qualcosa su cui bisogna necessariamente accordarsi prima. Rido ancora pensando a una mia amica che una volta ha fatto sesso con un ragazzo che dal nulla ha iniziato a urlarle “Te lo faccio arrivare in gola, hai capito? IN GOLA” mentre lei lo fissava perplessa.

Laurie Mintz consiglia altri metodi per riempire quei silenzi che possono risultare imbarazzanti e in cui sentiamo il letto cigolare o gli uccellini becchettare le briciole in terrazza: “I gemiti sono universalmente considerati sexy. Così come respirare forte: alcuni studi mostrano che contribuiscono anche ad aumentare il proprio piacere. Per sciogliere la tensione e iniziare a parlare si può anche cominciare con le direzioni: dei semplicissimi veloce o lento, forte o piano, destra o sinistra aiutano. Infine, esistono vibratori che vanno a ritmo di musica: questa è un’altra ottima idea da provare!”

La variabilità sessuale nelle coppie è potenzialmente infinita. Come dice Gigi Engle: “Chi siamo sessualmente cambia con il tempo così come cambiamo in ogni aspetto della nostra vita. Cresciamo e sviluppiamo diversi desideri, diverse fantasie, diversi livelli di libido… dobbiamo fare check-in regolari con i nostri partner. Se non parliamo lasciamo desideri insoddisfatti e facciamo crescere il risentimento. Il vero problema non è la nostra vita sessuale, è non prestare la dovuta attenzione alla nostra vita sessuale. Se pensi che parlare di sesso rovini la ‘magia’… forse la magia di cui parli non c’è [e va ancora costruita].”

Conclude Gabrielle Kassel: “Affrontare il disagio di alcune conversazioni fa vedere all’altra persona che sei aperto a essere emotivamente vulnerabile, e può essere una spinta. La comunicazione è la componente numero uno per del sesso migliore. Esatto: non una posizione specifica o una tecnica. È la comunicazione l’ingrediente essenziale.”

*I nomi sono stati cambiati su richiesta.

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