Música

Lady Gaga ha intervistato per noi Cakes Da Killa

Cakes da Killa​, il rapper più delizioso e divertente di New York, ha appena fatto uscire il suo album-killer HEDONISM. Caso vuole che la data di pubblicazione coincidesse con quella scelta da Lady Gaga per il suo JOANNE. Entrambi erano dischi molto attesi ed entrambi trattano tematiche importanti come il cuore spezzato, l’autoconservazione e un certo tipo di autodeterminazione. Quindi abbiamo fatto due più due e abbiamo messo in contatto la nostra Gaga* con il signor Cakes Da Killa in persona. E dunque eccoli qui che parlano di ragazzi, zinne e alcol. Qui sotto c’è il documento video della loro intervista, che abbiamo tradotto in italiano per chi ancora non parlasse il linguaggio di Gaga.

Gaga: Cakes?
Cakes: Hey Gags, com’è?

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Oh, Cakes, è un onore per me essere qui.
Sì, bello incontrarti finalmente!

Infatti, finalmente! Cakes, ascolta, quando ho sentito che il tuo album sarebbe uscito lo stesso giorno in cui usciva il mio, il 21 ottobre, ho pensato che fosse meglio simpatizzare con il nemico, quindi ho chiesto ai ragazzi di Noisey Italia—sai, io sono italiana—se potevo intervistarti. Ed eccomi qui, sono così felice di poterti parlare. Come va?
Mi sento bene, sai? All’inizio quando ho capito che i nostri album sarebbero usciti insieme ero un po’ nervoso, ma poi ho pensato che entrambi siamo molto forti nel nostro. 

Be’, Cakes, sei molto carino e generoso a dirmi queste cose. Sai, il mio album parla della morte di mia zia Joanne, e mi sembra di capire che anche il tuo album parli di morte… La morte dei tuoi hater, no?
Esatto, sì. 

Ascoltando il tuo disco ho pensato che se ti incontrassi una sera in discoteca mi metteresti un po’ in soggezione, che di solito è un sentimento che provo soltanto quando per errore mi vedo allo specchio! “New Phone (Who Dis)” parla di una separazione, ecco, io ne ho appena affrontata una, raccontami di questa traccia. 
Tu dici che quest’album parla della morte dei miei hater, nello specifico in realtà parla della morte di una certa predisposizione da parte mia, della difficoltà di aprirmi agli altri. Penso che parli dell’atto di prendere possesso finalmente di quello che sono. Ogni volta che qualcuno ti spezza il cuore, penso che la tecnica migliore sia ripartire dall’amore per se stessi. Molto Ru Paul!

Certo, se non sei tu ad amarti, come puoi amare qualcun altro? 
E se proprio non riesci ad amarti, prova con un cocktail più grande, no?

Esatto! In questo momento io però rappresento solo la Bud Lite. 
(Gaga mostra a Cakes una lattina di birra) soltanto che ora sono in Europa, quindi non è colpa mia! (Gaga tira fuori una bottiglia di tabasco).
Devo dirtelo, sono molto appassionato di questo trend dell’under-boob che hai messo in moto. 

Oh, grazie! Vorrei che mi mostrassi il tuo under-chiappa, Cakes! A proposito, ho bisogno del tuo aiuto. Una delle barre che preferisco del tuo album è
 “stomach getting flatter ass getting fatter.” Al momento indosso esclusivamente short molto corti e vorrei capire come mi devo comportare. 
Penso di avere una sorta di vantaggio etnico per quel tipo di curve… Ma alla fine gli italiani mangiano un sacco di pasta… 

E io sono italiana!
Forse dovresti darci un po’ più dentro con la pasta, col pollo, con le gallette di mais… Forse se stai pensando di andare nel Sud degli Stati Uniti, dato che sei nella tua fase country…

Vero! Ora sono una ragazza del sud, vedi? Metto un po’ di tabasco nella birra, va bene? 
(Gaga versa un po’ di Tabasco nella sua birra, beve e tossisce)
Non so se funziona proprio così… Forse dovresti affidarti a un dottore…

Foto di ERIC JOHNSON


Senti, tu sei un ragazzo del New Jersey e io sono una ragazza di New York. Come sai mi piacciono le cose spaventose—infatti sono in
 American Horror Story—qual è la cosa più spaventosa che ti è capitata a New York City?
Pagare l’affitto! A parte questo, forse la volta che una persona si è buttata sotto alla metro davanti a me. 

Oddio, era per caso la mia zia Joanne? 
Non credo proprio, ma in ogni caso Riposa in Pace Joanne. 

Mi piace sempre parlare di lei. Un’altra cosa che mi spaventa è quando mi paragonano un po’ troppo ad altre persone. A te sarà capitato di sentire il paragone con Mykki Blanco, che va bene, perché è un grande. Anche Madonna è una figa incredibile e in tanti mi paragonano a lei, ma mentre lei fa finta di avere un accento inglese, io fingo di avere un accento del sud, siamo completamente diverse, no? Come ti fa sentire questo paragone? 

Non so se sia un paragone che si limita a Mykki, più che altro sono sempre messo in quel gruppo [di rapper queer]. Penso che la mia musica parli per me, come quella di Mykki o quella di Le1f fa per loro. Preferisco comunque essere incluso in questa conversazione piuttosto che esserne lasciato fuori. Credo che anche tu possa capirlo. 

Certo, ma fate cose diversissime!
Penso che dipenda dal modo in cui succhiamo o non succhiamo i cazzi. 

Io adoro essere messa in quel gruppo! Parlando di attivismo queer, sappiamo tutti che io combatto attivamente per il matrimonio tra persone dello stesso sesso… Praticamente ho fatto nascere quel movimento dalla mia stessa vulva. Dato che sei un rapper gay, pensi di avere addosso troppa pressione in questo senso? Che ci si aspetti che tu faccia qualche dichiarazione o cose del genere? O è una cosa che ti viene naturale? 
Penso che la mia persona di per sé rappresenti una dichiarazione. Se sei un ragazzo gay che vive apertamente la propria sessualità, questo è già un atto politico. Per quanto mi riguarda, però, non è mia intenzione mettere le mani nella politica, cerco soltanto di rimanere fedele a me stesso. A volte mi devo parare dalle accuse di bacchettoni eterosessuali che mi accusano di voler trasmettere robe effeminate alle nuove generazioni e io gli rispondo che non me ne frega un cazzo delle loro nuove generazioni, mi interessa soltanto viaggiare e avere dei free drink quando vado a ballare!

Senti, io ho scritto il mio album nella parte posteriore di un pick-up. E tu? Dove hai scritto il tuo? Com’è andata? 
Ho scritto il disco mentre ero in Europa… Ecco perché i nostri album suonano così diversi. Tipo che tu stavi su una strada polverosa da qualche parte…

A Malibu! Però fingevo di essere in Texas.
Ecco io a Berlino, a Londra o in viaggio nei pressi di Monaco… 

Chi ispira di più i tuoi testi? I ragazzi europei o quelli statunitensi, di casa tua insomma?
I ragazzi americani, direi. Sono quelli che ti spezzano il cuore alla grande, molto utili per scrivere. 

Dicono che la vendetta è un piatto che va servito freddo, ma io dico che la vendetta è un piatto che va servito quando diventi una popstar, no? 
Esatto, la vendetta è quella cosa che ti fa scrivere dei bei testi e guadagnare dei bei soldi.  

E il ragazzo di “New Phone (Who Dis)” sa che quel testo parla di lui?
Sì, mi ha proprio chiamato e mi ha detto che sono stato poco rispettoso… [Ride]

Be’, chissà che poco rispetto ha avuto lui per farti scrivere quella canzone…
Gay sarà, sarà!

In una piccola città come New York, qual è il modo migliore di evitare un ex? 
Il modo migliore per evitare un ex è sicuramente renderti conto innanzitutto che prima o poi ti ricapiterà fra i piedi. Il mondo gay è così piccolo, non puoi evitare certi incontri scomodi, il modo migliore è affrontarli a testa alta… Oppure imparare a nascondersi!

Mi piace il nascondino! Fa bene alla carnagione! E insomma Cakes, LO SHOWBUSINESS! Che te ne pare? Hai sempre dichiarato di fare rap per divertirti, ma ora sei FAMOSO! Com’è? Come ti fa sentire? 
Sto seguendo le tue orme, Gaga! Il modo in cui ti sei fatta conoscere è tutto tuo, sei sempre stata te stessa, e io provo a fare lo stesso—sono semplicemente io, un ragazzo del New Jersey!

Questo è il modo migliore di affrontare le cose. Ascolta, un elemento che abbiamo in comune è che entrambi siamo molto legati alla nostra famiglia. Io sono la cocca di papà, tu sei il cocco di mamma… E tua madre è bellissima!
Oddio, grazie mille!

Come ti hanno supportato i tuoi, in questo percorso?
La cosa più bella che i miei hanno fatto per me è stata evitare di soffocarmi o mettermi i bastoni tra le ruote e lasciarmi fare tutte le minchiate che mi passavano per la testa. Penso che questo sia il modo migliore in cui un genitore può educare i figli: lasciare loro la libertà di esprimersi. So che tu invece hai avuto un po’ di restrizioni da parte di tuo padre, che lui non voleva che ti tatuassi, roba così, ma alla fine si torna sempre alla famiglia, perché è il nucleo. Senti, ho io una domanda per te, di che colore dovrei tingermi i capelli? Forse vorrei farmeli rosa… 

Be’, Cakes, sai che io sono una bionda pura, ma tu sei un dolcetto quindi il rosa va bene come glassa!
Vero, hai ragione!

Ti lascerò il numero dei miei amici parrucchieri di New York, ok? Non puoi andare a caso quando si tratta di decolorazioni. 
Potresti ritrovarti pelato, vero. 

Parlando di gente pelata… Le elezioni sono un tema ancora più caliente del mio sottotetta. Per quanto mi riguarda, sto dalla parte di Hillary Clinton. Posso tirare a indovinare che sei d’accordo con me? 
No. 

Ah, sei del team Bernie? 
No, sono più del team “non so che cazzo sta succedendo, è forse una gag del Saturday Night Live?”

Oddio! Io sono stata al SNL, mi ha visto? Hey che cos’è quella? 
[Cakes ha una bottiglia in mano]. Sono una ragazza Patron​. 

Quella è la bottiglia che hai rubato al concerto di Peaches? 
No! Quella bottiglia è andata da un bel po’, bella mia. Non posso tenermi tutto. Quindi tu voti Hillary? Sei dei suoi? 

Certo, sono una ragazza Hillary! Non vedo l’ora che cancelli il sessismo! 
Ah, funziona così?

Sì, nell’esatto istante in cui diventa presidente, il sessismo finisce. Basta! Certo che funziona così, Cakes! Certo, mi mancheranno un po’ i fischi degli uomini per strada. 
E come pensi che si comporterà con il razzismo? 

Scusa, ma quello non l’aveva cancellato Obama?
Mi sa che non mi era arrivata questa notizia. 

Be’, ora tutti sanno che black lives matter, no? Non so, forse ho passato troppo tempo chiusa in macchina a Malibu, le uniche cause che mi interessano sono quelle che mi coinvolgono di persona. 
Dovresti invitarmi lì, un giorno.  

Oh, impazziresti per la mia Mustang! Hey, perché ti stai mettendo le stelline in faccia? Che fai oggi? 
Penso che andrò a ballare, Nicopanda mi ha appena regalato una tuta nuova, quindi…

Nico! Il mio paparino! È con lui che ho iniziato. Se inizi a collaborare con Formichetti, diventerai più famoso di me e allora sarò costretta a rovinarti. Ma ci pensiamo alla prossima intervista. Senti, Cakes, prima di salutarci, dimmi cosa vorresti far sapere a chi ci legge, a parte che tutti devono comprare il tuo album (dopo aver comprato il mio). Ci puoi dare qualche indizio su cosa farai nel futuro immediato? Essere una popstar o una rapstar significa anche stare sempre un passo avanti. 
Vero. Be’, al momento sto lavorando alla versione deluxe del mio album. [Hedonism] ha dieci tracce belle forti, ma la gente ne vuole di più! Poi sto facendo un sacco di shooting fotografici e sto girando qualche video, e ad Halloween esce il mio prossimo singolo—quindi evita di mollarne giù uno anche tu per Halloween, zoccoletta!

Mi sa che l’unica cosa che mollerò è una gran cacata perché sono costipata da settimane, vedi cosa succede ad alimentarsi soltanto con la Bud Lite?
Be’ ma a me sembri in ottima forma, invece. Adoro che sei tornata un po’ alle tue radici. 

Intendi ai miei disordini alimentari? Sono felice che tu l’abbia notato! Ora che sono una ragazza di campagna, mi sono data alle metanfetamine. Grazie mille di questa chiacchierata, Cakes! Ora tutti in Italia si compreranno il tuo album. Ah, ma è vero che sarai presto da queste parti? 
Sì, non vedo l’ora! Mi troverò un piccolo ragazzo italiano…

Eh sì, perché le dimensioni sono quelle…
Vedremo di che sanno le salsicce lì da voi.

Sono salate! Salatissime!
Stammi bene Gaga!

Baciotti <3 !


Hedonism, il primo LP di Cakes Da Killa, è uscito lo scorso 21 Ottobre. Potete ordinarlo qui​.  

Cakes sarà a Roma, al Quirinetta, il prossimo 3 dicembre​, ma ci sono altre sorprese in serbo per i prossimi mesi, quindi state in campana. 

*Lady Gaga era in realtà la nostra Tea Hacic-Vlahovic​, performer, scrittrice e occasionalmente Germanotta.